Lucia
Trama:
A Madrid è notte fonda, un temporale infuria sulla città. Su una collina, un uomo si guarda morire sulla croce a cui è stato incollato. Più tardi, mentre la pioggia lava via il sangue, la Scientifica è già al lavoro: quello non è un morto qualsiasi, quell’uomo è un agente della Guardia Civil. La tenente Lucia Guerrero – una guerriera coraggiosa e insofferente alle regole – arriva sul posto giusto in tempo per veder spirare il suo collega, Sergio Castillo Moreira.
Chi può aver commesso un delitto così atroce? A Salamanca, un gruppo di studenti del laboratorio di Criminologia guidato dal professor Salomón Borges scopre l’esistenza di un serial killer passato inosservato per decenni e che compie i suoi crimini in modo da farli assomigliare a dipinti rinascimentali o barocchi. O meglio, ai dipinti che a loro volta si ispiravano alle Metamorfosi di Ovidio, carichi di tutta la violenza, della gelosia e della sete di vendetta degli dèi greci e romani. L’«assassino della colla» e quello delle «metamorfosi» sono la stessa persona?
Recensione:
Con Lucia, lo scrittore francese Bernard Minier firma uno dei suoi thriller più ambiziosi e magnetici, capace di trascinare il lettore in un vortice oscuro dove mitologia, arte e orrore si fondono in un racconto avvincente e spiazzante.
Protagonista indiscussa è la tenente Lucia Guerrero: determinata, istintiva, indisciplinata, è una figura femminile carismatica e potentissima, capace di reggere il peso dell’intera narrazione. Il suo dolore, la sua rabbia e la sua sete di giustizia si intrecciano in un’energia che travolge tutto e tutti. Quando il suo collega Sergio Castillo Moreira viene crocifisso in cima a una collina durante un violento temporale, Lucia si ritrova al centro di un’indagine che sfida ogni logica.
Intanto, a Salamanca, un gruppo di giovani studenti di criminologia diretto dal professor Salomón Borges scopre la firma nascosta di un serial killer che da anni inscena i suoi delitti come se fossero quadri rinascimentali ispirati alle Metamorfosi di Ovidio.
Il cosiddetto “assassino delle Metamorfosi” è una trovata originale e disturbante. Bernard Minier gioca con il tema della trasformazione, tanto nel senso mitologico quanto in quello più intimo e psicologico: nessuno dei personaggi è mai davvero quello che sembra, e tutti in qualche modo sono costretti a mutare, a confrontarsi con il proprio lato oscuro.
Tra i punti di forza spicca senza dubbio la costruzione dell’atmosfera, tesa e cinematografica. Il ritmo è serrato, punteggiato da colpi di scena ben dosati. Ogni personaggio, persino i comprimari, è cesellato con cura, e lo stesso vale per i dialoghi, credibili e vibranti.
Certo, la trama è fitta, densa di dettagli e svolte, e in alcuni momenti può apparire fin troppo articolata. La narrazione tiene sempre alta l’attenzione del lettore, anche se a volte è un’impresa non perdere il filo tra mitologia, citazioni pittoriche e indizi sparsi. Ma è un piccolo prezzo da pagare per un’esperienza di lettura tanto coinvolgente.
L’ambientazione gioca un ruolo fondamentale in Lucia: la Spagna domina la scena, una Spagna notturna, elettrica, flagellata da piogge torrenziali e silenzi inquieti. Madrid, Salamanca e i territori tra le due città non sono semplici sfondi, ma diventano veri e propri personaggi, vivi e sinistri, che respirano insieme alla storia.
Il finale? Crudo e potente, da togliere il fiato. Minier non cerca soluzioni comode, non regala certezze: preferisce lasciare il lettore scosso, turbato, ma profondamente soddisfatto. E in attesa della prossima indagine della tenente Guerrero.
In conclusione, Lucia è un thriller colto, viscerale, originale. Una lettura che intrattiene, inquieta, affascina. Bernard Minier si conferma maestro del noir europeo, e con questo romanzo si spinge oltre ogni confine. Imperdibile.
Traduzione: Raffaella Patriarca
Editore: Baldini+Castoldi
Pagine: 480
Anno di pubblicazione: 2025
Autore:

Bernard Minier è nato a Béziers e vive a Parigi. I suoi libri, tra cui Il demone bianco (vincitore del Festival Polar de Cognac) e Nel cerchio (Piemme 2014), ne hanno fatto uno dei maestri del thriller francese. Dai romanzi con protagonista Martin Servaz è stata tratta una serie televisiva vincitrice del premio come migliore serie al Festival di La Rochelle 2016. Non spegnere la luce è stato pubblicato in Italia da La Nave di Teseo nel 2017, seguito nel 2018 da Notte (La Nave di Teseo).