Assassinio sull’isola di San Pietro
Recensione di: Michelangela Barba
TRAMA:
A Carloforte, Cristiano Galileo, orologiaio e gioielliere, è stato ritrovato senza vita nel suo negozio. Sembra un suicidio…eppure c’è qualcosa che non quadra. Speranza, la figlia, racconta che la sera prima della tragedia il padre aveva un misterioso incontro e sembrava stranamente felice. Mentre il questore insiste per archiviare il caso, il commissario Alvise Terranova è determinato a scavare più a fondo.
Per fortuna, la PM è dalla sua parte. Nel groviglio di indizi che affiorano, emerge il ritratto inquietante di un uomo con segreti tenebrosi: chi era davvero Cristiano Galileo e cosa celava nel suo passato? Con il suo innato talento nel cogliere i dettagli che sfuggono a tutti, Alvise dovrà trovare la chiave per risolvere il mistero. Ma anche la sua vita privata è un enigma: la relazione con Elisabetta è in piena tempesta e questa volta neanche il fiuto infallibile del commissario sembra bastare.
RECENSIONE:
Dopo “Omicidio a Carloforte” nel 2022 e “Delitto alla baia d’argento” nel 2023, in “Assassinio sull’isola di San Pietro” ritroviamo il commissario Alvise Terranova nella sua terza avventura, stavolta edita da Mondadori.
La morte di un orologiaio ci riporta indietro di quasi cinquant’anni, nella comunità degli italiani emigrati nella Svizzera francese, in un’epoca di ristrettezze e di viaggi – spesso senza ritorno – alla ricerca della fortuna, un’epoca che appartiene al passato recente eppure sembra ormai dimenticata, offuscata dai mutamenti sociali successivi.
Antonio Boggio, sempre legato alla sua Sardegna e ancor più in particolare alla sua Carloforte, ci regala un giallo dal sapore antico, un whodunit in piena regola in cui nulla è come sembra, sapientemente punteggiato di dialetto tabarchino (sul quale compare una interessante nota a conclusione del testo).
I chiaroscuri dei personaggi, irrisolti nella loro personale diatriba tra amore e dovere, tra avidità e dono, fanno da contraltare ai paesaggi del mite autunno delle zone temperate, dai colori vividi, che non possono non accendere il desiderio di una immediata vacanza al mare, anzi nel mare della Sardegna sudoccidentale, anzi proprio nell’arcipelago del Sulcis.
Atteso ritorno per chi aveva già avuto modo di conoscere e apprezzare il commissario Alvise Terranova, la sua passione per Tom Waits e la sua vita sentimentale fatta di alti e bassi, “Assassinio sull’isola di San Pietro” è godibile anche per chi non ha letto i precedenti capitoli della saga e può diventare l’occasione per decidere di scoprirli.
Da esordiente sconosciuto che è stato un “caso letterario” del 2022, Antonio Boggio ha saputo conquistare in soli tre anni un posto di tutto riguardo nel panorama del giallo italiano grazie a una caratterizzazione intrigante e dettagliata di personaggi e ambienti, giocata sui contrasti dell’animo umano, forse con un’ombra di malinconia.
“Assassinio sull’isola di San Pietro” completa una trilogia che ci auguriamo possa diventare presto – quantomeno – una quadrilogia e possa regalarci nuovi misteri con nuove lezioni di dialetto tabarchino e tanti squarci di mare sui quali fantasticare nelle sere di inverno.
Da non perdere.
Editore: Mondadori
Pagine: 258
Anno di pubblicazione: 2025
AUTORE:

Antonio Boggio è nato nel 1982, è cresciuto a Carloforte, nell’isola di San Pietro, una piccola isola a sudovest della Sardegna. Attualmente vive e lavora a Cagliari. Alcuni suoi racconti sono apparsi in antologie e riviste.
“Omicidio a Carloforte” è il suo romanzo di esordio, nel 2022, primo giallo di una serie con il Commissario Alvise Terranova di cui “Assassinio sull’isola di San Pietro” è il terzo capitolo.