Confessioni
TRAMA:
Moriguchi Yūko, giovane insegnante di scuola media, rivela alla classe l’intento di lasciare per sempre l’insegnamento. La figlia di appena quattro anni è annegata misteriosamente in piscina, ma in realtà Moriguchi ha scoperto che si tratta di un omicidio, commesso da due alunni! Nel corso della drammatica rivelazione, dichiara apertamente che i due assassini sono presenti in aula, facendo capire di chi si tratta e affermando che non ha in mente di denunciarli alla polizia. Come è possibile? Perché?
Attraverso tre drammatici diari, di cui sono rispettivamente autori i due giovani assassini, Shūya e Nao, e la madre di quest’ultimo, si apprende a poco a poco l’atroce verità. E l’insegnante, che si finge indulgente ma in realtà nutre sete di vendetta, ha intenzione di far soffrire i due studenti fino alla follia, ponendoli quotidianamente al cospetto del terrore della morte… /).
RECENSIONE:
Avvicinarsi a Confessioni di Kanae Minato è come entrare in un labirinto psicologico dove ogni svolta rivela un nuovo strato di complessità e tensione. Pubblicato in Giappone nel 2008 e riproposto in Italia nel 2011 da Giano e poi nel 2023 da Atmosphere Libri, questo thriller psicologico si distingue per la sua capacità di intrecciare una narrazione avvincente con una critica sociale acuta. Vincitore del Japan Booksellers Award e adattato in un film candidato agli Oscar, il romanzo si presenta come un’esplorazione disturbante dell’animo umano, perfetta per chi cerca una lettura che sia tanto intellettualmente stimolante quanto emotivamente coinvolgente.
La storia ruota attorno a Yūko Moriguchi, un’insegnante che, dopo la morte della figlia Manami, scopre che il decesso è stato causato da due suoi studenti, Shūya e Nao. Invece di denunciare i colpevoli, Yūko orchestra una vendetta sottile e psicologica, annunciata in un discorso agghiacciante alla classe. Il romanzo si sviluppa attraverso sei capitoli, ciascuno narrato da una voce diversa – come per esempio i diari dei due ragazzi o una lettera di una compagna di classe – creando un mosaico di prospettive che svelano gradualmente la verità.
I personaggi sono il cuore pulsante della storia: Yūko, con la sua freddezza calcolatrice, è tanto vittima quanto carnefice; Shūya, brillante ma sociopatico, incarna l’arroganza giovanile; Nao, fragile e influenzabile, è schiacciato dal senso di colpa.
Le ambientazioni, principalmente la scuola media e gli ambienti domestici, riflettono il senso di oppressione e isolamento della società giapponese, amplificando la tensione narrativa. La scuola, luogo di educazione, diventa paradossalmente il teatro di un crimine e di una vendetta, un contrasto che Kanae Minato sfrutta con maestria.
Tra i punti di forza di Confessioni spicca la struttura narrativa a più voci, che mantiene alta la suspense e invita il lettore a riconsiderare continuamente la moralità delle azioni dei protagonisti. Ogni capitolo aggiunge un tassello, trasformando vittime in carnefici e viceversa, in un gioco di prospettive. La prosa, tradotta con cura da Gianluca Coci, è incisiva e funzionale, capace di trasmettere l’intensità emotiva senza mai risultare ridondante. Kanae Minato eccelle nel tratteggiare la psicologia dei personaggi, specialmente degli adolescenti, mettendo in luce temi come il bullismo, l’hikikomori e la pressione sociale in Giappone.
La critica al sistema scolastico e giudiziario minorile è un altro elemento di forza, con riferimenti a casi reali di cronaca nera che aggiungono autenticità alla narrazione (per approfondimenti sulla società giapponese, vedi qui). Tuttavia, il romanzo non è esente da piccoli difetti. Alcuni passaggi, come i dialoghi di Shūya, possono sembrare troppo maturi per un adolescente, rischiando di spezzare il realismo poiché in effetti i suoi comportamenti riflettono, giustamente, quelli di un ragazzino delle scuole medie. Inoltre, la complessità della struttura narrativa potrebbe disorientare chi preferisce una lettura più lineare, anche se questo aspetto è ampiamente compensato dall’effetto sorpresa.
Il finale di Confessioni è un crescendo di tensione che culmina in un colpo di scena tanto inaspettato quanto coerente con la narrazione. Senza rivelare dettagli, si può dire che Kanae Minato chiude la storia con una mossa narrativa che lascia il lettore sbalordito, costretto a riflettere sul significato di giustizia e vendetta. Il finale non offre consolazione, ma amplifica l’impatto emotivo del romanzo, rendendo ogni personaggio complice di un dramma collettivo. Questo aspetto richiama altre opere dell’autrice, come Veleno, una raccolta di racconti che esplora simili temi di colpa e punizione, edito in Italia sempre da Atmosphere Libri.
In conclusione, Confessioni di Kanae Minato è un thriller psicologico che brilla per la sua originalità e profondità. La capacità di intrecciare una trama avvincente con una riflessione sulla società giapponese lo rende un’opera unica, capace di disturbare e affascinare. È un romanzo che non si limita a intrattenere, ma sfida il lettore a interrogarsi sui confini della moralità e sulle conseguenze delle azioni umane. Consigliato agli amanti del thriller psicologico e a chi cerca una lettura che lasci un segno duraturo. La sua intensità e il suo messaggio universale lo rendono un must per gli appassionati del genere.
Traduttore: Gianluca Coci
Editore: Atmosphere Libri
Pagine: 280
Anno di pubblicazione: 2023
AUTORE:

Kanae Minato, nata nel 1973 a Hiroshima, è una scrittrice giapponese nota come la “regina dell’iyamisu”, un mystery che esplora il lato oscuro dell’animo umano. Ex insegnante, ha debuttato con Confessioni, bestseller premiato e adattato in un film candidato agli Oscar.