Una mente assassina
TRAMA:
Quando la detective Kim Stone viene chiamata a casa di Samantha Brown, trova la giovane donna distesa sul letto con la gola tagliata e un coltello in mano. Senza segni di effrazione o lotta, Kim classifica la sua morte come un tragico suicidio. Ma una visita ai genitori di Samantha fa scattare in Kim dei segnali d’allarme: è sicura che non le stiano dicendo tutta la verità. Grazie a un dettaglio nascosto in una fotografia, la detective si rende conto di aver commesso un gigantesco errore.
Samantha non si è tolta la vita, è stata assassinata. Quando in un lago della zona viene trovato il corpo di un giovane, anche lui con la gola tagliata, Kim capisce che c’è un collegamento tra questa nuova vittima e Samantha. In comune hanno un soggiorno a Unity Farm, un ritiro per persone che vogliono abbracciare uno stile di vita alternativo. Sotto la facciata accogliente del luogo, la detective e la sua squadra scoprono una comunità sinistra che si nutre delle vulnerabilità emotive dei suoi adepti.
RECENSIONE:
“Una mente assassina” è l’undicesimo romanzo della serie che Angela Marsons dedicata a Kim Stone e alla sua squadra. Il libro può essere apprezzato anche senza aver letto i precedenti volumi, anche se si consiglia comunque di recuperarli per avere un quadro completo sulla personalità dei personaggi e per capire appieno alcune battute che fanno riferimento a vicissitudini passate.
La storia ruota attorno a un omicidio dai tratti particolarmente inquietanti. Quando Kim Stone si trova sulla scena del crimine di Samantha Brown, tutto le fa credere che si tratti di un suicidio. È solo dopo aver parlato con la famiglia della ragazza che a Kim viene il dubbio che si tratti di un omicidio. Per il detective la conferma avviene subito dopo il ritrovamento di un secondo cadavere che aveva dei legami con Sammy, appartenendo entrambe alla Unity Farm, una sorta di comunità new age.
Durante l’indagine, Kim e la sua squadra si trovano a ricostruire il passato di Sammy e la sua permanenza presso Unity Farm. In apparenza sembrava una comunità serena: persone che si considerano una grande famiglia e che vivono nella natura, lontano dalla tecnologia. In realtà si nascondono segreti e orrori indicibili. Per fare chiarezza su questa comunità, Kim decide di infiltrare un agente sotto copertura, con tutti i rischi che questo comporta.
La narrazione dal ritmo incalzante, ricca di colpi di scena, mantiene alta l’attenzione del lettore. In “Una mente assassina” i dialoghi sono incisivi e realistici e Marsons riesce a creare un’atmosfera di tensione crescente, mescolando l’investigazione alla suspense.
I personaggi sono ben strutturati, il lettore può vedere sia i loro punti di forza che le loro debolezze, entrando in empatia con loro. La stessa Kim Stone appare tanto determinata quanto vulnerabile. In parallelo all’investigazione principale, i personaggi affrontano traumi personali e la Marsons ci offre un’esplorazione della loro psicologia.
Angela Marsons espone temi come il trauma, la vendetta e la giustizia. Molti sono gli spunti di riflessione su come le esperienze passate possano influenzare le scelte del presente.
“La riforma del pensiero è un tipo di influenza e persuasione che somiglia al prendere peso. Succede in modo graduale e, proprio come il peso, più lento è il processo, più è difficile tornare indietro”.
La Marsons in questo romanzo ci permette inoltre di entrare all’interno del mondo delle sette. Questo tema molto importante viene descritto minuziosamente: la setta è un’organizzazione che promette appartenenza, identità e risposte a domande esistenziali. Attirano soprattutto persone in difficoltà promettendo loro conforto e comprensione. La vulnerabilità umana e le dinamiche di potere possono sfociare in tragedie.
La grande forza delle sette è infatti far perdere l’autonomia individuale del soggetto attraverso una manipolazione che viene ben descritta nel romanzo. La persona che si trova accolta da questo gruppo a cui poi donerà protezione assoluta sviluppa anche un senso di devozione in chi li ha accolti. Angela Marsons analizza il sottile confine tra la sanità mentale e la follia, permettendoci di riflettere su quanto sia facile cadere nell’illusione di accoglienza della setta.
“Tutte le sette asseriscono che i membri sono scelti, eletti. Alla fine, il gruppo si aspetta che i membri dedichino sempre più tempo, energie e denaro alla causa. Decide cosa devono indossare e mangiare, dove e quando devono lavorare, quando possono dormire e lavarsi, e accade lo stesso con ciò che credono o pensano”.
Questo tema importante coinvolge il lettore proprio perché le sette esistono nella realtà e spesso si pensa che siano mondi lontani e che solo le persone estremamente fragili possano farsi intrappolare e credere alle parole di chi gestisce questi gruppi. In “Una mente assassina” la Marsons permette al lettore di riflettere su quanto l’essere umano sia sempre alla ricerca di approvazione, comprensione, accettazione e bisogno di sentirsi riconosciuto e importante. Ed è proprio in un momento di sconforto che le parole di una persona carismatica e manipolatrice potrebbero farci illudere e convincerci che la setta sia un posto sicuro e una scelta di vita corretta.
“Una setta fa leva su tutti i sentimenti irrisolti, sfruttandoli, e alla fine le uniche persone per cui il nuovo adepto proverà interesse saranno quelle del gruppo. La sua nuova famiglia”.
In conclusione, “Una mente assassina” è un thriller eccellente che continua a consolidare la reputazione dell’autrice. La scrittura è fluida e coinvolgente e ogni capitolo termina con un cliffhanger che invoglia ad arrivare fino in fondo. Anche il finale risponde alle attese.
“Una mente assassina” è un must-read per gli amanti del thriller psicologico.
TRADUZIONE: Anna Ricci
EDITORE: Newton Compton Editori
PAGINE: 384
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2025
AUTORE:

Angela Marsons ha esordito con “Urla nel silenzio”, romanzo che ha scalato le classifiche anche in Italia. La serie di libri che vede protagonista la detective Kim Stone ha già venduto 6 milioni di copie, e comprende “Il gioco del male”, “La ragazza scomparsa”, “Una morte perfetta”, “Linea di sangue”, “Le verità sepolte” (Premio Bancarella 2020), “Quelli che uccidono”, “Vittime innocenti”, “Promessa mortale” , “La memoria dei morti”, “La mossa dell’assassino” “Una mente assassina” e il prequel “Il primo cadavere”. Angela Marsons vive nella Black Country, in Inghilterra, la stessa regione in cui sono ambientati i suoi thriller.