Deepfake di Makis Malafekas

Deepfake
“Nel mondo realmente rovesciato, il vero è un momento del falso”

Deepfake

RECENSIONE DI : Ilenia Ruzza

TRAMA:

Michalis Krokos è uno scrittore di noir, conoscitore delle creature della notte di Atene, di cui osserva tra il critico e il rassegnato i cambiamenti. Sono passati quattro anni dalla pubblicazione del suo ultimo libro e ora cerca ispirazione, aggirandosi per la città e guardando in loop le immagini del processo di Johnny Depp. Un giorno lo contatta la procuratrice Sofia Charìtsi, per informarlo che Rebecca – sex-worker trans e cara amica di cui lui ha perso le tracce – è in pericolo perché forse ha visto qualcosa che non doveva e ora lo GNIE, uno dei più potenti gruppi dell’alt-right greca, la sta braccando.

Per salvarla, Michalis dovrebbe infiltrarsi nell’organizzazione, che al momento sta cercando un copywriter per articoli fake volti ad alimentare le proprie reti di influenza, e sottrarre dei documenti. Al tempo stesso, la procuratrice, ex compagna del leader dello GNIE, Alèxandros Tsechlentìdis, sta raccogliendo elementi per incastrarlo svelandone i traffici illeciti. Di fronte al lauto compenso e alla preoccupazione per Rebecca, Krokos accetta la missione sotto copertura, ancora inconsapevole di tutti i rischi che si troverà a correre in questa scatola cinese di ricatti e false verità. Condotto da un ritmo incalzante, tra scene rocambolesche, personaggi sopra le righe, e una buone dose di ironia e black humor, Deepfake utilizza una lingua vivida e pulsante.

RECENSIONE:

Makis Malafekas con Deepfake ci porta in una Atene poco conosciuta.

I temi del deepfake e del dark web si prestano molto bene alle tinte cupe del noir, genere in cui Makis Malafekas si esprime spesso. Con Deepfake l’autore ci presenta il protagonista Michalis Krokos, anch’egli scrittore di noir. Malafekas lo ritiene una sorta di alter ego, quella parte più cinica e più greca di sé che spesso, vivendo da anni all’estero, gli viene a mancare.

L’iniziale presenza di un video molto particolare fa pensare a una storia di revenge-porn. ma vira molto velocemente sul tema altrettanto attuale dell’uso dell’intelligenza artificiale per creare notizie false, appunto i cosiddetti deepfake, e dell’uso di questo tipo di (dis)informazione.

Viene portata alla luce la relazione forte tra questo tipo di disinformazione, che cambia sempre tutto, e il potere di certi soggetti che se ne approfittano e se ne avvantaggiano, e che molte volte sono i creatori e i maggior utilizzatori dei deepfake.

Malafekas ci fa conoscere una Atene molto diversa da quella solare dell’immaginario collettivo: notturna, con un’architettura moderna, molto cupa e oscura, quasi di una sorta di Gotham City.

Il genere noir mediterraneo, non politically correct, permette a Malafekas di entrare a gamba tesa in problematiche di un Paese che non è ancora uscito completamente dalla crisi che l’ha colpito, con una realtà fatta di difficoltà, di giovani che lasciano la loro terra e una quantità di suicidi quadruplicati. Insomma, il genere noir, in questo caso, viene vissuto come una sorta di denuncia sociale.

Nel romanzo vi sono anche diversi rimandi al difficile periodo del Covid e degli strascichi che ancora oggi ci ha lasciato.

Si evidenzia l’uso di font diversi, corsivo e maiuscolo in primis. Il maiuscolo sembra una sorta di alzata di voce interiore dei personaggi che lo usano.

Capitoli brevi, con scene concise e veloci, da sembrare delle vignette da fumetto. Troppo spesso le descrizioni sono esageratamente didascaliche e non permettono di entrare appieno nelle scene.

Il ritmo molto nervoso e confusionario rischia di confondere il lettore.

Lo stile volutamente veloce e secco dà un taglio alla prosa contemporanea greca pomposa ma non risulta sempre efficace.

Le scene adrenaliniche non mancano, ma anche queste non sempre sono al meglio della loro forma. Gli inseguimenti in macchina si snodano in un elenco infinito di vie e incroci, dando l’effetto di una guida turistica.

Forse la difficoltà di entrare appieno nel modo di scrivere dell’autore è dovuto al fatto che questo è il terzo libro che vede protagonista Krokos e che i primi due libri (anche se non necessariamente propedeutici alla storia) al momento non sono disponibili nella loro traduzione italiana.

EDITORE BALDINI+CASTOLDI

TRADUTTORE: Elisabetta Garieri

PAGINE 256

ANNO DI PUBBLICAZIONE 2025

AUTORE:

Makis Malafekas

Makis Malafekas è nato nel 1977 ad Atene. Dopo gli studi in Storia dell’arte e Antropologia sociale, ha tenuto seminari sul fumetto europeo alla Sorbona e ha lavorato all’Accademia di Belle Arti di Parigi. Ha scritto per vari periodici e quotidiani, greci e francesi, tra cui «Lifo» e «Libération». Deepfake è il suo terzo romanzo, best-seller ai primi posti delle classifiche in Grecia per molte settimane. I suoi libri hanno grande successo di pubblico e critica sia in Grecia sia in Francia. Vive e lavora tra Bruxelles e Atene.

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