Una ragazza e una pistola di Mickey Spillane

Mickey Spillane: Una ragazza e una pistola, copertina

Una ragazza e una pistola

Recensione di @gothic.tales

L’investigatore privato Mike Hammer incontra in un diner una prostituta dai capelli rossi. Viene infastidita da un uomo che sembra conoscere e temere e Mike si occupa di lui senza troppi problemi. Non è interessato ai suoi servizi professionali, ma le offre un caffè giusto per parlare. È stanco, provato, vuole solo qualcuno con cui sfogarsi e lei lo ascolta volentieri. È appena stato pagato, è pieno di soldi e in un impeto di generosità le offre del denaro per comprare dei vestiti decenti e ottenere un lavoro fisso.
Niente di grave, tranne che il giorno dopo la Rossa viene trovata morta. Non sono affari di Hammer, ma tutta l’ingiustizia del mondo si cristallizza improvvisamente in questa morte senza senso. E poi comincia a rendersi conto che in quella vicenda, presumibilmente un incidente stradale, c’è qualcosa che non torna. A guardarci bene, comincia a sembrare sempre più un omicidio.
Ma non finisce qui. La sua personale indagine conduce Hammer in un mondo di vizi, corruzione e violenza…

Recensione

Mickey Spillane sa come costruire un hard boiled e portarlo all’estremo. Nel secondo libro dedicato al detective Hammer ritroviamo il cinico protagonista, già conosciuto in Ti ucciderò, alle prese con un caso molto più grande di lui. Le caratteristiche del genere ci sono tutte, come se fossero state spuntate da una lista dettagliata: un investigatore privato duro, sprezzante e decisamente macho che non si tira indietro di fronte all’utilizzo di metodi poco ortodossi, linguaggio gergale, una metropoli oscura e corrotta come New York, dark ladies bisognose di aiuto e tanta violenza.

Nel mondo di Hammer l’unico modo per catturare i cattivi è mettersi al loro livello, fino ad annullare il confine della moralità e a sfumarne i contorni, perché i buoni non sono solo eroi senza macchia e la dicotomia tra bene e male viaggia sul filo del rasoio. L’uso della prima persona singolare ci permette di vivere le situazioni dal punto di vista del protagonista e di captarne non solo i pensieri, ma anche le paure e le insicurezze. Se solitamente la scelta di questo tempo verbale aiuta a entrare in empatia con il personaggio, in questo caso specifico non deve essere stata una delle priorità dell’autore, che tratteggia un antieroe statico, immobile e pervaso da un forte machismo tossico ormai anacronistico. I dialoghi infarciti di linguaggio gergale tendono a diventare caricaturali, e le donne sono bellissime comparse dalle gambe chilometriche e dallo sguardo seducente, il cui ruolo è quello di chiedere aiuto e capitolare ai piedi del grande detective. Il caso che Hammer ha preso così a cuore però, contribuisce a portare alla luce organizzazioni segrete e spietate con le quali dobbiamo fare i conti ancora oggi, e che difficilmente riusciremo a estirpare.

Se da una parte ci troviamo di fronte a una storia piena di azione pura e scene adrenaliniche che sa senza dubbio intrattenere, dall’altra si sente la mancanza di un approfondimento psicologico che avrebbe portato un maggiore coinvolgimento e reso più attuali le vicende. Resta il fatto che questo è un romanzo originariamente pubblicato nel 1950, appartenente a un genere nato negli anni 20 e che quindi assorbe molto dal proibizionismo e dalla crisi del 29. Un romanzo che purtroppo sembra non essere invecchiato benissimo.

Traduzione: Luca Briasco
Editore: Fanucci Time Crime
Pagine: 272
Anno pubblicazione: 2022

Frank Michael Morrison Spillane (1918 – 2006), nato a Brooklyn, ha iniziato a scrivere mentre era al liceo.

Durante la Seconda guerra mondiale si arruolò nell’aeronautica militare e divenne pilota di caccia e istruttore.

È stato sposato tre volte, la terza con Jane Rodgers Johnson, e ha avuto quattro figli e due figliastri.

Scrisse il suo primo romanzo, Ti ucciderò (1947), al fine di raccogliere i soldi per comprare una casa per sé e per la prima moglie, Mary Ann Pearce.

Il romanzo ha venduto sei milioni e mezzo di copie solo negli Stati Uniti e ha introdotto il personaggio più famoso di Spillane, l’investigatore privato Mike Hammer.

I numerosi romanzi che seguirono divennero istantaneamente dei best seller.

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