La cameriera
Recensione di Giovanna Aprile
Molly Gray non è come tutti gli altri. Fatica a intrattenere rapporti sociali e interpreta a modo suo le intenzioni di chi le è vicino. La nonna, che l’aveva cresciuta, rielaborava il mondo per lei, codificandolo in semplici regole secondo le quali Molly poteva vivere, ma da quando la nonna è morta, la venticinquenne Molly ha dovuto affrontare da sola le complessità della vita. Lanciandosi con ancor più passione nel suo lavoro di cameriera d’albergo. Il carattere riservato, il suo amore ossessivo per la pulizia e l’ordine, la rendono una cameriera eccezionale. Si diverte a indossare la sua uniforme impeccabile ogni mattina, a rifornire il suo carrello di saponi e bottiglie in miniatura e a riportare le camere degli ospiti del lussuoso Regency Grand Hotel a uno stato di perfezione. Ma la vita ordinata di Molly viene sconvolta quando entrando nella suite del milionario Charles Black lo trova morto. Assassinato nel suo letto. Prima che Molly capisca cosa sta succedendo, il suo comportamento insolito insospettisce la polizia, che la considera la principale sospettata. Si ritrova presto intrappolata in una rete di inganni, che non ha idea di come districare. Fortunatamente per Molly gli amici che non ha mai saputo di avere la aiutano nelle indagini alla ricerca del vero assassino. Riusciranno a trovarlo prima che sia troppo tardi? Molly, però, non ha raccontato tutto ciò che ha visto quando ha trovato il cadavere, e l’ha fatto per una ragione ben precisa…
Recensione
Leggendo la trama di questo romanzo sono stata sicuramente tratta in inganno. Ho immaginato infatti di trovarmi davanti ad uno stile “Dowtown Abbey”, ma con una miscela di thriller e giallo. Invece, quello che ho letto mi ha completamente spiazzato.
Molly racconta in prima persona la sua vita al Recengy hotel, spiegando a noi lettori come la routine delle pulizie la faccia sentire viva e importante.
Ogni mattina quello che la fa alzare dal letto è la sua divisa da cameriera che l’aspetta insieme al carrello dei detergenti. Molly è una ragazza sicuramente particolare, non ha filtri, non riesce a leggere le espressioni facciali, o a capire se le persone stanno “ridendo con lei o di lei”.
Dice le cose in faccia, senza mezzi termini, senza giri di parole. Ed è proprio tutto questo che la porta a trovarsi nei guai.
Un giorno, Molly entrando in una stanza trova un ospite dell’hotel morto stecchito. Il suo senso del dovere e la sua incapacità di empatia la porteranno a diventare la maggiore indiziata di questo crimine.
Non solo, si ritroverà anche coinvolta in ulteriori crimini che si stanno svolgendo, portati avanti da persone che tentano di incastrarla.
Come vi avevo già anticipato, quello che ho avuto davanti non è un vero e proprio giallo.
Si, abbiamo un corpo, abbiamo forse, più moventi, ma quello che desidera sapere il lettore è: come si comporterà Molly?
È lei il vero fulcro, di questa narrazione, l’asticella che fa alzare il valore della lettura. Molly con le sue dinamiche sociali, che ci portano inevitabilmente a fare delle considerazioni a livello relazionale ed emotivo.
Quante volte, durante la lettura mi sono trovata a volerla difendere, ad abbracciarla, a supportarla. Molly rappresenta quelle persone oppresse, indifese che incontriamo nel nostro quotidiano. Ma ho visto in lei anche una forza di volontà è una caparbietà che mi ha spiazzata.
Un personaggio dalle mille sfaccettature che rende questa una delle letture più belle di quest’anno.
Traduzione: Licia Vighi
Editore: La Nave di Teseo
Pagine: 448
Anno pubblicazione: 2022
Nita Prose è canadese e vive a Toronto, lavora da sempre con i libri, è stata l’editor di importanti autori lavorando per diverse case editrici.
La cameriera è il suo romanzo d’esordio, è in corso di pubblicazione in oltre 35 paesi ed è stato al numero uno dei besteller del The New York Times e del Toronto Star