L’imprevedibilità del bene di Angelo Longoni

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L’imprevedibilità del bene

Franco Rocchi è un attore diventato una star televisiva interpretando il commissario Cardone.

Ora però il suo matrimonio è al capolinea e la nuova stagione è stata cancellata.

Anche il suo migliore amico, Daniele Lucci, regista della stessa serie, è disoccupato, ma almeno può gioire per l’esito della TAC che ciclicamente decreta l’assenza del cancro contro cui combatte da anni.

Ma il caso sta per cambiare ancora la loro vita. Nel tentativo di ricostruire la dinamica di un banale incidente nel quale è coinvolto il padre di Franco, i due subiscono un’imprevista aggressione, e vengono in possesso di una grossa somma di denaro, oltre a fotografie e video che testimoniano una rete di loschi traffici.

Contemporaneamente, in diverse parti del mondo, avvengono alcuni omicidi: uno stilista a Parigi, un industriale tedesco a l’Havana, un mediatore culturale a Milano, un cantante a Roma.

Daniele e Franco capiscono che c’è un filo che lega tutto, quando vengono contattati da un uomo misterioso che si offre di aiutarli.

Sullo sfondo di una Roma cupa e violenta, tra fughe rocambolesche, sparatorie e cambi d’identità, emerge un piano internazionale dai confini ambigui.

A cosa è disposto un uomo per difendere la propria famiglia?

E nella lotta spietata tra bene e male chi è davvero innocente?

RECENSIONE

Se siete in libreria e vorreste leggere questo libro, non fatevi spaventare dal “mattone” che avete in mano.

Sì, perché sono 564 pagine e quindi un po’ pesa.

In realtà è un libro scorrevole, quelli che leggi “tutto d’un fiato”, grazie anche ai capitoli brevi con una scrittura ritmata.

Quando poi mi sono resa conto che lo scrittore, Angelo Longoni, è anche e soprattutto un regista e sceneggiatore televisivo, ho immaginato che il taglio della sua scrittura scorrevole fosse un invito a leggere e figurarvi la serie TV dentro al libro!

Partiamo dai protagonisti di L’imprevedibilità del bene: Franco, attore sul viale del tramonto, piacione, egocentrico, bell’uomo, con un matrimonio fallito alle spalle, per colpa sua, che improvvisamente si trova anche disoccupato perché hanno cancellato la serie televisiva di cui era protagonista.

Poi c’è Daniele, regista, caro amico di Franco, malato di cancro che sta combattendo e sembra sia riuscito a vincere la battaglia; anche lui si ritrova disoccupato senza preavviso.

A prima vista sono due persone normali, va bè magari un pochino più VIP delle persone normali, ma con una vita e problemi che tutti hanno o possono avere; problemi di salute, amore, soldi.

Insomma persone quasi ordinarie che per uno scherzo del destino, vengono coinvolti, loro malgrado, in un turbinio di violenza e soldi quasi piovessero dal cielo.

Ecco, proprio quando pensi che sia un giorno qualunque, ti trovi catapultato in qualcosa più grande di te, di cui avresti fatto volentieri a meno, ma dove sei stato ‘obbligato’ a reagire; quando da persona normale, ti trasformi in ‘belva umana’ perché in gioco c’è la tua vita e quella delle persone che ami .

Rumore di ossa e poi schizzi su di me, l’orrore ha avuto compimento. Oggi abbiamo voltato molte pagine nelle nostre vite, saltato capitoli interi fino a ritrovarci in una storia parallela che non assomiglia minimamente alla nostra

E’ proprio questa l’imprevedibilità del bene, quando cerchi qualcosa ma ne trovi un’altra, perché il male in questo mondo ci sfiora, ci passiamo accanto senza vederlo, a volte perché non vogliamo riconoscerlo, ma è lì presente e vicino; poi in un attimo, banalmente, per caso, ti trovi a ‘toccare con mano’ il male vero, allora tutto diventa imprevedibile e da azioni ‘terribili’ può alla fine scaturire del bene : la serendipità.

Perché

ci sono due modi per affrontare il male: fingere di non vederlo o schierarsi con chi non lo accetta

Dopo aver messo in pericolo la propria vita ed esserne usciti apparentemente indenni, Franco e Daniele ricevono una proposta di collaborazione forzata da Don Mario, ex cappellano militare che si dedica, con ogni mezzo, alla cattura ed eliminazione di vari pedofili sparsi in giro per il mondo, cercando di spezzare l’incredibile rete di questi criminali, comprese le coperture di cui godono.

La pedofilia è il tema di fondo che “giustifica” le azioni violente di quelli che teoricamente sono i buoni ma  il tema qui è trattato con delicatezza, viene usato più che altro come spiegazione della trama, serve a sostenerla.

Certo è che Longoni ha fatto ricerche approfondite sull’argomento, perché i dati che snocciola durante il romanzo- L’imprevedibilità del bene – sono terribilmente accurati e spaventosamente enormi.

Ci sono anche richiami alle vicende successe recentemente, come il finanziere statunitense Epstein che sembra gestisse un ampio giro di pedofilia per persone “di alto livello”, tra cui ad esempio il Principe Andrea.

Si fa riferimento anche ad alti Prelati coinvolti in questi giri tremendi.

Ma la cosa più terrificante, secondo me, di cui si parla nel romanzo è il silenzio pressoché tombale della stampa globalizzata sull’argomento.

Ad esclusione di alcuni titoli sulle prime pagine al momento dell’arresto di Epstein, nonostante le inchieste siano proseguite, nessuno ne ha più scritto né parlato.

E questo è un silenzio veramente assordante, anche perché è un male che tocca l’innocenza dei bambini che deve essere preservata sempre, a qualunque costo.

Già, i bambini, che troppo spesso sono vessati, maltrattati e abusati proprio da chi dovrebbe prima di tutto difenderli, proteggerli, coloro che li hanno messi al mondo.

Quando capita che casi di pedofilia arrivino alle nostre orecchie è solo perché è già troppo tardi per fare qualcosa e, nel 95% dei casi, è proprio un parente del bambino colui che ne ha abusato.

Come nel libro di Nancy Tucker dal titolo “Non lasciarmi sola” in cui una bimba di otto anni viene maltrattata psicologicamente e fisicamente proprio dalla madre.

L’imprevedibilità del bene è un thriller psicologico, non d’azione come questo di Longoni, ma entrambi hanno avuto il coraggio di affrontare questa tematica degli abusi sui bambini; in tutti e due i romanzi quando ho finito il libro, ho avuto modo di riflettere su questo tema spinoso, di cui non si parla abbastanza.

Se non l’avete letto, ve lo consiglio, molto ben scritto e di forte impatto.

Il thriller continua poi in un crescendo di azioni, sparatorie, inseguimenti ed interrogatori non proprio usuali, mentre osserviamo Franco e Daniele come si evolvono, cambiano modo di pensare, agire, anche se nel profondo restano sostanzialmente gli stessi; li osserviamo compiere azioni impensabili che però, alla fine, almeno nel romanzo, porteranno all’ Imprevedibilità del bene.

Mi è piaciuto questo romanzo perché pur trattando un tema veramente possente, alquanto difficile e sicuramente poco popolare, non ha perso la leggerezza di una lettura piacevole, di un buon thriller ritmato, di un bel romanzo su un’amicizia vera, che resiste a situazioni che metterebbero alla prova anche i nervi d’acciaio di qualsiasi mercenario.

Insomma un libro da non perdere!

Editore: Giunti Editore
Pagine: 564
Anno pubblicazione: febbraio 2023

AUTORE

Angelo Longoni – Nato a Milano, diplomato alla ”Civica Scuola d’Arte drammatica-Piccolo Teatro di Milano”, dopo aver lavorato per alcuni anni come attore ha firmato testi e regie teatrali, televisive, cinematografiche e ha pubblicato romanzi e racconti.

È fondatore del CENDIC (Centro Nazionale Drammaturgia Italiana Contemporanea).

L’imprevedibilità del bene è il suo recente Thriller, pubblicato da Guanda editore

Ha tre figlie: Margherita, Stella e Beatrice ed è sposato con l’attrice e regista Eleonora Ivone.

Vive a Roma.

L’imprevedibilità del bene di Angelo Longoni
Concludendo
Thriller dal ritmo sostenuto che, come nella famosa pubblicità, si lascia bere, ops leggere, tutto d’un fiato!
Pro
Interessante la trama, con sottofondo di tematiche importanti, senza appesantire però il thriller
Contro
Avrei rivelato qualcosa in più sui burattinai che muovono le fila
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