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Stelle nere di Maria Letizia Grossi

Stelle nere

Stelle nere

A Firenze è una fresca mattina di settembre quando sui sedili posteriori di un pullman di linea viene ritrovato il cadavere di una donna.

È senza borsa e senza documenti, ha un segno rosso sul collo, non mostra tracce di sangue.

Per la commissaria Valeria Bardi e il suo vice Belgrandi si tratta di un risveglio precoce e brusco: una vittima senza nome, un caso che inizia senza alcun indizio rilevante e, come se non bastasse, è venerdì ed è molto probabile che dovranno rinunciare ai loro programmi per il fine settimana.

Grazie all’autopsia però emerge una pista: un piccolo scapolare raffigurante San Marone cucito nel reggiseno, con all’interno un bigliettino scritto in arabo.

La Bardi, alle prese coi capricci della figlia ventenne e la malattia della madre ormai anziana, si mette subito al lavoro e finisce per bussare all’Istituto degli Innocenti in piazza Santissima Annunziata, prima, alla porta di un affascinante funzionario Unicef e, in seguito, a quella di una pittrice fiorentina.

Entrambi risultano coinvolti nella straziante guerra civile che sta colpendo gli abitanti del Qamar, Paese dal quale proviene la vittima.

Ma qual è il vero legame che unisce tutti questi personaggi? Valeria tenterà di scovare bugie e verità celate, per scoprire che in fondo il confine fra buoni e cattivi è, come sempre, troppo sottile.

La terza indagine della profiler più acuta d’Italia ci porterà sulla rotta dei migranti, dal deserto stellato del Medioriente a Firenze e Nizza. Un mondo in cui arte, passione e attrazione fanno da contraltare a dolore, malattia e violenza.

RECENSIONE

Un nuovo caso per la nostra commissaria Bardi che dovrà districarsi in un’indagine che arriva da lontano, dal Medio Oriente; una donna viene trovata assassinata all’interno di un pullman.

Senza documenti, senza alcun bagaglio, solo attraverso l’autopsia si scopre un piccolo scapolare cucito nel reggiseno, unico indizio per la nostra arguta commissaria.

Mentre tutta la squadra indaga sul caso della donna assassinata, sparisce una giornalista, amica di un’agente del team della commissaria stessa, che avvia le ricerche anche su questo caso.

Una coincidenza o i due casi sono legati tra loro?

È un caso in cui ciò che è legale non coincide con ciò che è giusto per le coscienze degli attori» disse la commissaria, seria in volto.

La trama è scorrevole e abbastanza intricata per rendere intrigante la lettura che vi coinvolgerà fin dall’inizio.

Sorretto da un’architettura ben precisa, in questo romanzo la scrittrice ci consegna una protagonista, la commissaria, disegnata come una persona testarda e appassionata al proprio lavoro ma anche molto umana, con una figlia ventenne capricciosa, e un’anziana madre malata.

Ben delineati e caratterizzati anche gli altri personaggi del libro.

Di ognuno emerge un profilo che indaga nel passato di ciascuno di loro, un passato spesso doloroso e ancora presente nelle loro esistenze, nei loro dolorosi ricordi, personaggi all’apparenza distanti e sconosciuti ma legati da un filo allo stesso destino.

Molto bello il passaggio dove uno dei protagonisti descrive con dovizia di particolari la volta celeste e il nome delle stelle, viste dalla posizione del deserto in cui si trova.

Sullo sfondo, c’è Firenze, una città d’arte che affascina chiunque ne percorra le strade, uno sfondo meraviglioso che conosceremo attraverso le parole e gli occhi della commissaria Bardi.

La scrittura è chiara, scorrevole e piacevole da seguire, il ritmo è serrato, anche se spesso alcune divagazioni per descrivere il lato più umano dei protagonisti, risultano poco inerenti ai fini dell’indagine.

Editore: Giunti Editore
Pagine: 264
Anno pubblicazione: 2023

AUTORE

Di origini campane, Maria Letizia Grossi, vive a Firenze dove si è laureata in Storia medievale.

Insegnante nelle Scuole Superiori per vent’anni, è membro della Società Italiana delle Letterate e dell’Associazione “Il Giardino dei Ciliegi”.

È autrice di articoli, racconti, saggi e traduzioni su riviste, tiene un corso di letteratura e scrittura creativa presso l’Associazione Fiesolana 2b.

Per Giunti ha pubblicato L’ordine imperfetto (2018) e Le streghe bruciano al rogo (2021).

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