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La superstite di Isabella Maldonado

La superstite

La superstite

Sembra una mattina come tante in Virginia e Nina sta facendo jogging nel parco.

Ma tutto cambia molto in fretta: due malintenzionati sbucano da un nascondiglio e la assalgono, convinti che una giovane donna sola e distratta sia una preda facile.

Un grosso errore. In pochi istanti Nina, agente speciale dell’FBI, li mette al tappeto e chiama la polizia.

Le sue mosse di autodifesa, precise e micidiali, vengono immortalate in un video che finisce sui social. Poche ore dopo, Nina Guerrera è la star del momento…

Un discreto problema, visto il suo lavoro, ma un enorme problema, considerato il suo passato.

Sì, perché da ormai undici anni Nina vive sotto mentite spoglie: sa che sulle sue tracce c’è un uomo, un inafferrabile assassino seriale, che la conosce fin troppo bene.

Perché Nina Guerrera è l’unica superstite della sua follia omicida. Lei è riuscita a fuggire e per l’uomo senza nome rintracciarla e rimediare all’errore è diventato un’ossessione. Oggi quell’uomo finalmente la osserva dentro uno schermo.

La riconosce. E sorride…

Isabella Maldonado trascina il lettore in un gioco letale tra cacciatore e preda, in cui i ruoli si scambiano di continuo, fino alle imprevedibili battute finali.

RECENSIONE

La superstite è un thriller brutale e crudo che ti accompagna ai limiti dell’oscurità creata dal male.

Non solo: è anche un thriller psicologico perché l’autrice è riuscita nell’intento di portare il lettore nella testa del serial killer.

La protagonista di questo thriller è Nina, una ragazza di sedici anni che è stata rapita, torturata e violentata da quello che in seguito verrà ribattezzato dalla stampa “l’Enigmista”, un serial killer.

Era in affido presso una famiglia, quindi senza nessuno che potesse aiutarla o proteggerla: una dei tanti ragazzi abbandonati da tutto e tutti.

O così pensava il suo aguzzino, che però non aveva fatto i conti con l’istinto di sopravvivenza.

Incredibilmente, è riuscita fuggire e, grazie all’aiuto di un agente dell’FBI, a ricominciare la sua vita e cambiare il suo cognome da “Esperanza”, che significa ‘speranza’, a Guerrera “guerriera”.

Dieci anni più tardi, Nina lavora per l’FBI e un pomeriggio, mentre fa running, due teppisti liceali Ryan e Zippo, tentano di assalirla; ma questa volta è preparata e addestrata, per loro sfortuna.

Nina mette Ryan al tappeto in tempo record, tuttavia Zippo riesce a scappare mentre filma la scena, che inevitabilmente finisce su internet e diventa virale.

È la rivincita della “ragazza guerriera”, latino-americana, bassa di statura ma pronta a difendersi; sfortunatamente, come accade per tutto ciò che si posta online, non si riesce a controllarne la diffusione.

Il filmato viene visto anche da “l’Enigmista”.

L’indomani Nina viene convocata d’urgenza dal suo capo: hanno trovato il corpo di una ragazza sedicenne, fisicamente simile a lei, scappata da una casa-famiglia, sul cui cadavere c’è un messaggio per Nina:

Dopo anni di ricerche, ormai pensavo di aver perso la speranza. Ma oggi tutto è cambiato. Ora dice di essere una Guerriera. Ma per me, sarà sempre … quella che è riuscita a scappare. FINO AD ORA

Parte da qui un crescendo di tensione tra Nina ed il serial killer; l’FBI ha disperatamente bisogno di ogni singolo dettaglio che lei può ricordare da quanto le aveva fatto, ma si preoccupano che possa bloccarsi, non essere oggettiva e forse le stanno chiedendo troppo.

Ho trovato molto interessante conoscere i meccanismi interni di come l’FBI forma una squadra per catturare i criminali, in questo caso un serial killer; naturalmente solo un agente dell’FBI può conoscere questo tipo di procedure, come lo era appunto la scrittrice Isabella Maldonado.

Sì, perché oltre ai due protagonisti/antagonisti, ci sono altri personaggi comprimari che hanno uno spazio rilevante nella storia.

Si forma una squadra di persone che hanno problemi anche notevoli ma che si aiutano reciprocamente; in questo ricorda molto la serie TV “Criminal Minds”.

Thriller adrenalinico, ricco di azione, un po’ come un gioco del “gatto e del topo”: quando sembra che il serial killer stia per essere catturato, ecco che in un modo o nell’altro riesce a scappare.

E allora ricomincia la caccia all’uomo.

È abbastanza facile per il lettore immedesimarsi in Nina e nella squadra dell’FBI, anche perché l’assassino ha una mente veramente contorta e le bestialità che fa passare alle vittime, l’autrice te le presenta senza sconti.

Quello che mi ha colpito in questo libro è la resilienza di Nina, la sua incredibile capacità di affrontare e superare gli eventi che le sono capitati, sia nella casa-famiglia che con l’assassino.

Non ha la fisicità dell’eroe, non è super intelligente, eppure ti muove un mondo di ammirazione questa ragazza.

Isabella Maldonado ha già pubblicato altri due romanzi negli Stati Uniti e si parla già di serie TV; non mi resta quindi che aspettare l’uscita delle prossime avventure in Italia.

Editore: Longanesi
Pagine: 368
Anno pubblicazione: 2023

AUTORE

Isabella Maldonado prima di impugnare una penna impugnava pistola e distintivo.

Si è diplomata all’Accademia Nazionale dell’FBI di Quantico ed è stata la prima donna latino-americana del suo dipartimento a ottenere il grado di capitano.

Durante gli anni nelle forze dell’ordine ha ricoperto ruoli diversi, tra cui ufficiale di pattuglia, negoziatrice di ostaggi e portavoce.

Ha ideato il personaggio di Nina Guerrera sulla base della sua esperienza decennale. Vive a Phoenix (Arizona) con la famiglia.

La superstite è il suo primo romanzo edito in Italia.

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