,

The book of accidents – Il libro delle cose sconosciute di Chuck Wendig

Copertina di The book of accidents - Il libro delle cose sconosciute di Chuck Wendig
“Perché sembrava che qualcosa si fosse rotto? Come se un pezzo dell’ingranaggio fosse saltato via da qualche parte, e loro se ne sarebbero accorti solo quando fosse stato molto, troppo tardi? Il mondo era rotto? O lo era lui?”

The book of accidents – Il libro delle cose sconosciute

Recensione di Chantal Guzzetti

Tempo addietro, Nathan viveva in campagna con il padre violento. Non ha mai raccontato alla sua famiglia quello che successe in quella casa.

Tempo addietro, Maddie era una bambina che costruiva bambole nella sua cameretta quando vide qualcosa che non avrebbe dovuto vedere.

E ora sta cercando di ricordare quel trauma dimenticato attraverso la realizzazione di sculture terrificanti. Tempo addietro, qualcosa di sinistro, di affamato, si aggirava per le gallerie, per le montagne e le miniere di carbone della loro città natale.

Ora Nate e Maddie Graves sono sposati e, insieme al figlio Oliver, sono tornati dove tutto ebbe inizio. E quello che successe tanto tempo fa sta accadendo di nuovo… e sta accadendo a Oliver, il quale diventa il migliore amico di uno strano ragazzo, un ragazzo con dei segreti e un debole per la magia nera che lo posizionerà al centro di una battaglia tra il bene e il male nel tentativo di salvare l’anima della loro famiglia.

Ma i Graves hanno un’arma segreta che nessuno gli può sottrarre: l’amore che li lega e li rende più forti.

Recensione

La storia intricata de Il libro delle cose sconosciute, inizia con un prologo che riguarda Edmund Walker Reese.

Lo troviamo seduto sulla sedia elettrica dell’Istituto Correttivo Statale Blackledge, sta per essere giustiziato per aver ucciso diverse ragazze e, mentre si prepara alla morte, interroga le guardie su quante persone lo stanno per vedere friggere sulla vecchia Smokey.

Il suo pensiero fisso sono i numeri, non pensa ad altro, è la sua ossessione.

Si passa poi ad un secondo prologo, in cui Mike O’Hara, durante una battuta di caccia solitaria alla ricerca di fagiani, si imbatte in un ragazzino imbrattato di sangue che, mentre l’uomo cerca di soccorrerlo, fa magicamente comparire un piccone nelle sue mani e lo usa su di lui, senza pietà.

Una citazione tratta da Wikipedia introduce la parte prima de Il libro delle cose sconosciute:

“Nel disastro della miniera di Darr a Van Meter, Rostraver Township, nella contea di Westmoreland, Pennsylvania, vicino a Smithton, il 19 dicembre 1907 morirono 239 persone tra uomini e ragazzi. È il peggior disastro minerario della storia della Pennsylvania”.

Si passa poi alla famiglia Graves che, grazie a un lascito, si trasferisce nella casa del padre di Nate su insistenza della moglie Maddie.

Lui l’ha odiato suo padre, e lo odia anche quando ormai è in punto di morte, accettando di andare a vivere in quel luogo per lui maledetto soltanto perché Oliver, il loro figlio, ha bisogno di tranquillità.

È un ragazzo particolare, molto sensibile, troppo.

Assimila il malessere delle persone a tal punto da starci malissimo.

Da qui iniziano visioni, strani salti nel passato, incontri con persone particolari che sembra nascondano qualcosa…

Questo è il quadro generale in cui comincia la storia.

A metà strada tra un thriller e un horror, The book of accidents – Il libro delle cose sconosciute può vantare una buonissima capacità di espressione, anche se nelle descrizioni, talvolta, ci si perde un po’.

Tendendo molto verso l’orrorifico, si può dire che l’autore ha reso bene l’idea di molte scene abbastanza impressionanti.

La trama de Il libro delle cose sconosciute non è molto chiara.

L’autore ha voluto dare un doppio significato agli eventi; uno dei due non è chiaro e sfuma pian piano.

Tuttavia quello che emerge è il lato umano e umanistico del racconto, inserito anche in un contesto sociale assolutamente attuale e che riguarda i giovani di oggi e la loro lotta interiore.

I sentimenti sono il fulcro de Il libro delle cose sconosciute, che vede come protagonista Oliver, un ragazzino con un livello di empatia talmente forte da fuoriuscire, sotto forma dì vera e propria magia, allo scopo di curare il dolore altrui.

Per arrivare a questo l’autore ha creato una storia di violenze subite da ragazzini da parte dei genitori, forse un po’ troppo esasperata, ma adatta allo scopo.

Lo stesso Olly, infatti, a scuola subisce episodi di bullismo in continuazione.

In suo aiuto arriva però uno strano diciottenne, Jake.

Un ragazzino diverso dagli altri, con un occhio strambo e piuttosto sballato, che vive in una roulotte e che possiede un libro segreto che pare abbia dei poteri.

Oliver si lega in modo particolare a lui nel momento in cui Jake lo aiuta contro l’ennesimo attacco dei bulletti della scuola, si lascia ammaliare dai suoi modi e lo segue, forse sulla strada sbagliata…

I personaggi de Il libro delle cose sconosciute sono davvero ben rappresentati: la madre, un’artista un po’ sboccata; il padre, un ex poliziotto con un genitore violento e che odia.

Il loro vicino di casa, uno scrittore distrutto dai sensi di colpa che prova un ultimo gesto estremo per far tornare la moglie e la figlia; un ragazzino che fa il bullo perché oppresso dal padre, e così via.

Ma alcune di queste figure sembrano perdersi un po’ nel vuoto.

La madre di Oliver ha dei poteri, perché? Anche suo figlio li ha, perché?

C’è un personaggio, inoltre, che a un certo punto sparisce, non si capisce bene da dove arrivi e che fine faccia.

È lui il demonio della grotta? Ma, soprattutto, che fine ha fatto Nate?

Quest’ultimo viaggia attraverso i mondi paralleli, raggiunge uno scopo, ma non si evince molto altro.

Quest’opera tiene in sospeso fino alla fine con un ritmo crescente.

Tuttavia non dà esattamente tutte le risposte e, bisogna dirlo, la storia del libro, e di quello che pare che ci sia scritto dentro, non è assolutamente chiara.

Una trama così complessa, con una così bella idea e dal contenuto forte, richiedeva, forse, una stesura più lineare.

Tutto sommato, Il libro delle cose sconosciute contiene delle massime molto importanti e va ritenuto un testo adatto a lettori giovani, poco suscettibili, come un buon romanzo di formazione.

Citando l‘autore:

“Del Bufalo non bisogna buttare via niente. La vita è un animale e nessuna parte va sprecata”.

Lo stesso vale per questo libro che possiede qualche pecca: è una lettura che rischia di essere abbandonata, ma che sicuramente nasce da una forte idea di fondo e che ha molte parti valide e ben scritte.

Traduzione: Antonia Mattiello
Editore: Fanucci
Pagine: 512
Anno pubblicazione: 2024

Chuck Wendig è l’autore bestseller di Star Wars: Aftermath, della serie thriller Miriam Black, delle serie YA Atlanta Burns e Heartland, e di fumetti, giochi, film e tanto altro. Finalista al John W. Campbell Award come miglior esordiente, coautore di Collapsus, candidato agli Emmy, è anche noto per i suoi libri sulla scrittura.

Nominato al Bram Stoker Award e pubblicato da Fanucci nel 2023, I vagabondi è anche una serie tv, provocatoria e dal forte impatto sociale, con a capo della produzione Glen Mazzara, il produttore esecutivo di The Walking Dead.

The Book of Accidents – Il libro delle cose sconosciute, tra i finalisti del Locus Award 2022 come Best Horror, è pubblicato in Italia da Fanucci nel 2024.

Condividi questo articolo:

Potrebbero interessarti anche: