,

La morte si chiama Madame di Paolo Pinna Parpaglia

Copertina di La morte si chiama Madame di Paolo Pinna Parpaglia
Nonostante alcune forzature nella caratterizzazione dei personaggi, la trama non troppo intricata e la scrittura fluida tengono viva l'attenzione del lettore fino all'ultima pagina.

La morte si chiama Madame

Recensione di Giannicola Nicoletti

In una Assemini che non è mai stata tanto afosa, l’investigatore Antony Depin si risveglia dal coma. Vorrebbe ricominciare da dove aveva lasciato, ma due pallottole nel ventre e tre settimane di buio hanno messo a dura prova il suo corpo.

Convinto che un buon bourbon sia il migliore degli analgesici, si incammina verso il bar di Billy. Ad accoglierlo, però, non c’è il solito locale, bensì un negozio di paccottiglia cinese. Che fine ha fatto Billy? Le domande si accavallano veloci nella mente confusa di Depin.

Le pallottole non solo lo hanno quasi ucciso, ma gli hanno portato via tempo prezioso, un tempo in cui il mondo sembra essere andato avanti alla velocità della luce. I casi da risolvere si sono moltiplicati e, come se non bastasse, una tizia inquietante dalla voce melodiosa gli affida un’indagine: trovare un uomo misterioso entro Natale.

Con il fisico ancora in ripresa, l’investigatore dovrà indagare su un nuovo caso. Il fallimento non è contemplato: troverà quell’uomo. A costo di rimetterci la pelle, proprio come l’ultima volta.

Recensione

In La morte si chiama Madame di Paolo Pinna Parpaglia, ci immergiamo in una Assemini soffocante, nella quale l’investigatore Antony Depin si sveglia dal coma, dopo essere stato colpito da due pallottole.

Desideroso di riprendere il suo lavoro, Depin si trova ad affrontare un mondo completamente cambiato: il suo bar di fiducia è scomparso, sostituito da un negozio cinese che però, gli sarà comunque utile, se non fondamentale, per riprendersi più velocemente dalle ferite che subirà nel corso della vicenda.

La sua mente confusa si ritrova ad affrontare un nuovo caso, oltre ad altri di minore importanza, affidatogli da una donna misteriosa: trovare un uomo entro Natale.

Nonostante il fisico ancora debilitato, Depin si immerge nell’indagine con determinazione (ma solo a poche ore prima della scadenza), pur sapendo che il fallimento non è un’opzione.

La trama si sviluppa con sporadici colpi di scena e rivelazioni, riuscendo comunque a mantenere il lettore incollato alle pagine fino all’ultima parola.

La narrazione di Parpaglia si distingue per il suo stile coinvolgente e per l’abilità nel dipingere un quadro vivido e palpabile dell’ambiente in cui si svolge la storia.

Depin emerge come un protagonista complesso, con le sue debolezze e i suoi conflitti interiori (ma anche giusto e ligio al dovere), che lo rendono incredibilmente umano e realistico.

Tuttavia, in alcuni momenti, la narrazione potrebbe risultare forzata, soprattutto quando si cerca di enfatizzare la “durezza” fisica del protagonista o quando alcuni personaggi compiono azioni inspiegabili.

Nonostante questi piccoli difetti, La morte si chiama Madame rimane una lettura avvincente e spesso divertente, il che non guasta.

La trama non molto intricata e i personaggi ben sviluppati catturano l’attenzione del lettore fin dalle prime pagine, mentre la storia in sé e le varie vicissitudini tengono vivo l’interesse fino alla conclusione.

Un altro punto positivo è la brevità dei capitoli e del libro stesso, un aspetto che ho davvero apprezzato.

La narrazione è precisa e diretta, con una forma letteraria eccellente, dimostrando che una buona lettura non deve necessariamente superare le 500 pagine.

Troppo spesso infatti, molti autori (anche quelli più rinomati), si dilungano in descrizioni superflue o dettagli trascurabili solo per aumentare peso e spessore del libro (purtroppo nel senso letterale dei termini), risultando nella stragrande maggioranza dei casi, più dannosi che benefici.

In definitiva, La morte si chiama Madame di Paolo Pinna Parpaglia, è un libro che consiglio agli amanti del genere, capacissimo di regalare qualche ora di intrattenimento.

Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 270
Anno pubblicazione: 2023

Paolo Pinna Parpaglia è nato nel 1974 e vive a Cagliari.

Laureato in giurisprudenza, svolge la professione forense dal 2005.

La Newton Compton ha pubblicato le prime indagini dell’investigatore Antony Depin, Chi ha ucciso Desiré Bellanova? e La morte si chiama Madame, oltre ai romanzi Quasi colpevole, Quasi innocente, Vendetta privata, Inviato a giudizio e Il quarto testimone.

Condividi questo articolo:

Potrebbero interessarti anche: