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La sabbia non ricorda di Giorgio Scerbanenco

La sabbia non ricorda
“È l’istinto la forza dietro questa vicenda, sia che sfoci in azioni violente o in decisioni sbagliate.”

La sabbia non ricorda

Recensione di: Samantha Calligaris

TRAMA:

È l’alba del 23 giugno a Lignano. Giannuzzo Masetta giace disteso sulla spiaggia morto da diverse ore, con un coltello accanto. Così lo trova Gertrude Leuter, una giovane turista tedesca in vacanza nel vicino campeggio. La donna conosceva bene Giannuzzo, un uomo soltanto all’apparenza innocuo. Dopo aver gettato in mare quel coltello così minaccioso, Gertrude parte precipitosamente per la Germania: teme di essere accusata dell’omicidio, perchè avrebbe avuto diversi motivi per ammazzare Masetta.

Ma quello che più la spaventa è un dettaglio che ha notato sulla sabbia, accanto al cadavere. Chi ha ucciso Giannuzzo? Il ragazzo ha un passato poco limpido e molti possibili nemici: una donna sedotta e abbandonata, diversi creditori, un uomo venuto dal sud per un regolamento di conti. Anche gli innocenti come Gertrude mentono, o tacciono. Ciascuno ha un motivo per nascondersi. E così, inevitabilmente al primo, segue un secondo omicidio. Protetto da una rete di omertà, l’assassino attende con pazienza che passi la tempesta, ma la sabbia di Lignano non può non ricordare.

RECENSIONE:

La sabbia non ricorda è un libro estremamente attuale, nonostante sia un giallo risalente agli anni ‘60, pubblicato per la prima volta nel 1963.

Benché il romanzo si apra con l’omicidio di Giannuzzo Masetta, trovato morto sulla spiaggia di Lignano, la prima metà si concentra molto sui personaggi, quasi da farci credere di essere un romanzo di narrativa, anziché un giallo.

Giorgio Scerbanenco punta l’attenzione, infatti, nelle prime pagine in particolar modo, sulla figura femminile, la cui capacità di realizzazione è legata in maniera quasi dipendente e malata alla figura maschile, il cui ruolo, invece, si focalizza sull’essere un pilastro forte e protettivo per la donna.

L’autore entra in modalità lenta e precisa nella storia dei numerosi personaggi, soprattutto nei loro bisogni e nelle loro necessità, facendo capire al lettore tutte le sfumature del loro carattere, le loro abitudini, le loro debolezze e i loro punti di forza.

Ci fa vivere questi protagonisti attraverso un percorso nella loro psicologia, creando personalità con caratteristiche complesse, diverse e, soprattutto, reali.

Nella seconda parte di La sabbia non ricorda, invece, pur mantenendo il focus sui vari personaggi, Scerbanenco si dedica con puntualità e precisione all’indagine, creando situazioni in cui il lettore avrà difficoltà a capire il vero colpevole, grazie ad un intreccio di dinamiche che porterà a collegare i personaggi l’uno all’altro.

Il caso verrà preso in mano dunque da Alberto Missaglia, un poliziotto, che attraverso sospetti, interrogatori e sesto senso degni di un vero professionista, ci porterà a quella verità che farà emergere quanto una persona possa essere manipolatrice.

Un punto interessante che troviamo nelle pagine finali de “La sabbia non ricorda” è come viene rappresentato il contrasto tra una legittima difesa e un’azione dettata da un impulso consapevole e irrefrenabile. Una differenza che, chi compie queste azioni, sa bene riconoscere e, soprattutto, distinguere. L’istinto incontrollabile che sfocia in atti violenti o decisioni sbagliate.

Nella pagine del romanzo, Giorgio Scerbanenco si dedica ad un aspetto psicologico profondo e, in modo sottile, si concentra in svariate situazioni e nella diversità dei suoi personaggi.

Donne emotivamente sottomesse dagli uomini, uomini che vivono di ricatti e vendette senza fine o senza un lieto fine. È riuscito, inoltre, a far emergere anche differenze di stile di vita e di pensiero tra nord e sud Italia, differenze che c’erano allora e che possiamo ancora trovare concrete ai giorni nostri.

La sabbia non ricorda, è un romanzo che possiamo reputare molto attuale, sia per l’aspetto psicologico mostrato dai personaggi, che per la realtà delle situazioni, delle dinamiche e dei fatti.

Per questo motivo è quindi un libro piuttosto complesso, anche per le molteplici storie che caratterizzano ogni personaggio, tutte storie diverse, uniche ed intricate.

Editore: La nave di Teseo

Pagine: 352

Anno di pubblicazione: 2024

AUTORE:

La sabbia non ricorda

Giorgio Scerbanenco (1911-1969), nato a Kiev, cresce a Roma e a sedici anni si stabilisce a Milano. Negli anni ‘30 approda nell’editoria come collaboratore alla Rizzoli e in seguito come caporedattore dei periodici Mondadori, per tornare alla Rizzoli nel dopoguerra come direttore dei periodici femminili. Collabora con I maggiori quotidiani e riviste dell’epoca, tra cui “Il Corriere della Sera”, “La gazzetta del popolo”, “il Resto del Carlino” e “Novella”.

Scrittore prolifico, ha sperimentato tutti I generi della narrativa ed è riconosciuto come uno dei maestri del giallo italiano, consacrato dal successo della serie di romanzi con protagonista Duca Lamberti e dall’assegnazione del Grand Prix de littèrature policière nel 1968. Da questo romanzo Fernando Di Leo ha tratto nel 1969 l’omonimo film. Tutta l’opera di Scerbanenco è in corso di pubblicazione presso La nave di Teseo.Nel 2024 con la Nave di Teseo pubblica appunto La sabbia non ricorda

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