C’era la luna di Serena Dandini

C'era la luna
“Non ero piccola e non ero grande. Mi vedevo come un essere senza forma che brancolava nel buio”

C’era la luna

Recensione di: Giorgia Gallerani

Trama:

Roma, 1967. Sara Mei è stanca di essere una bambina. La terra di mezzo del ginnasio, su cui è appena approdata, già non le basta piú. Il suo sguardo punta dritto ai piani superiori della scuola, dove ci sono le classi del liceo. Ad affascinarla è soprattutto un gruppo di ragazze spavalde, portatrici di una femminilità che ancora non conosceva: una femminilità non rassicurante. Una di loro ha un fratello, Saverio. È bello, colto, impegnato: impossibile non innamorarsene, anche se lui sembra sempre perso in pensieri immensi, o sospeso fra le note del suo pianoforte.

Coraggiosa, piena di ironia, Sara si butta senza rete nel vortice di cambiamento che travolge la società. Passa senza sosta dal Piper ai cineforum, dalle prime impacciate esperienze con i maschi ai contrasti familiari, soffre e gioisce insieme alle amiche. Vive una stagione irripetibile, diverte, si diverte, sboccia. E arriva il 1969. Un anno incredibile, il 1969. Per il mondo è l’anno dello sbarco sulla luna, per Sara quello in cui si scopre grande, per una generazione, la sua, quello in cui le illusioni si sbriciolano nel fragore di una bomba.

Recensione:

C’era la luna è l’ultimo romanzo di Serena Dandini, pubblicato nel febbraio 2025 da Einaudi. Ambientato nella Roma del 1967, il libro racconta le vicende di Sara Mei, una giovane adolescente curiosa e piena di vitalità che si affaccia alla vita adulta. Intrappolata in un’età che non le appartiene più, Sara guarda con ammirazione un gruppo di ragazze più grandi, affascinata dalla loro femminilità sfacciata e dalla sicurezza che sembrano possedere.

Del resto, Sara è animata dall’ardente desiderio di crescere in fretta, di varcare la soglia dell’età adulta con un balzo improvviso, lasciandosi alle spalle l’incertezza, il senso di inadeguatezza e la vulnerabilità tipici della sua età. Desiderosa di sottrarsi al controllo soffocante di una figura paterna fin troppo autoritaria e di prendere le distanze da una madre ai suoi occhi passiva e arrendevole, la protagonista intreccia una serie di rapporti e relazioni che diventano fondamentali nel suo percorso di autodeterminazione.

Sara si specchia e si misura, da una parte, con la sua amica storica Lucy Palumbo, goffa e a disagio nei suoi anni proprio come lei, e, dall’altra, con Beba Sforza, Violante Rossi e Lola Saint-Just, un gruppo di ragazze più grandi, dalle quali è affascinata per la loro sicurezza e libertà apparente. E poi c’è Saverio, un ragazzo più grande e impegnato politicamente, in cui trova una guida e una possibilità di scoperta, un amore acerbo che si mescola alla sua ricerca di identità.

Serena Dandini in C’era la luna dipinge i legami tra i giovani con autenticità, catturando quel senso di appartenenza e condivisione che contraddistingue l’adolescenza.

Uno degli aspetti più riusciti del romanzo è la rievocazione di un periodo storico denso di cambiamenti. La Roma del 1967 si presenta come un personaggio a sé, un mondo vibrante che accoglie i protagonisti e ne influenza le scelte. Il fervore politico, la voglia di emancipazione femminile e l’insofferenza verso le regole tradizionali emergono nelle conversazioni e nei gesti dei personaggi, restituendo il senso di una gioventù sospesa tra il desiderio di cambiamento e il bisogno di certezze.

La prosa di Serena Dandini si distingue per una freschezza narrativa che rende la lettura scorrevole e piacevole. Senza cadere nel nostalgico, l’autrice riesce a evocare con autenticità l’atmosfera della Roma degli anni Sessanta, tra proiezioni nei cineforum e fermento politico. La capacità di coniugare intimismo e analisi sociale emerge attraverso la voce di Sara Mei, che racconta non solo la propria crescita personale, ma anche la tensione generazionale che ha caratterizzato un periodo storico tumultuoso. In conclusione, C’era la luna offre uno spaccato vivido e coinvolgente di un’epoca in cui il passaggio dall’infanzia all’età adulta era intriso di sfide, passioni e rivoluzioni interiori.

Editore: Einaudi

Pagine: 216

Anno di Pubblicazione: 2025

Autrice:

Dandini Serena

Dandini Serena è autrice, conduttrice televisiva e scrittrice. Tra i suoi libri, tutti best seller, Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini (Rizzoli 2011), Ferite a morte (con Maura Misiti, Rizzoli 2013), Avremo sempre Parigi. Passeggiate sentimentali in disordine alfabetico (Rizzoli 2016), Il catalogo delle donne valorose (Mondadori 2018), La vendetta delle Muse (HarperCollins 2023). Per Einaudi ha pubblicato La vasca del Führer (2020 e 2022) e Cronache dal Paradiso (2022 e 2023).

Condividi questo articolo:

Potrebbero interessarti anche: