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La morte delle sirene di Ben Pastor

La morte delle sirene

La morte delle sirene. Un’indagine di Elio Sparziano

306 d.C. L’Impero Romano sta attraversando uno dei suoi periodi più bui, e nel passaggio dalla Prima alla Seconda Tetrarchia la lotta per la successione è a dir poco feroce.

Determinato a mantenere l’ordine, l’imperatore Galerio affida al suo ufficiale Elio Sparziano una delicata missione diplomatica: consegnare un plico al giovane e ambizioso Massenzio, che si trova a Roma, in cui quest’ultimo viene apparentemente invitato a non comportarsi da usurpatore e a rispettare l’attuale, fragile equilibrio di potere. In attesa di essere ricevuto da Massenzio,

Sparziano si ferma alle pendici del Vesuvio, a Surrentum, ritenuta l’antica dimora delle sirene, creature mitiche, messaggere di sventura e incantatrici d’uomini.

Qui si dedica alle sue attività parallele di storico, bibliofilo e recensore dei migliori bordelli dell’impero, quando un ricco mercante del posto, tale Pelagio Teodoro, viene trovato assassinato nella sua villa.

Mentre cerca di districarsi tra moventi e false piste, Sparziano ha un incontro inaspettato, che rovescia le sorti della sua missione.

Mosso come una pedina di uno scacchiere più grande, l’ufficiale riceve un ordine che non può rifiutare e che metterà a repentaglio la sua stessa vita.

Una nuova, appassionante avventura a tinte gialle per lo straordinario Elio Sparziano. Una storia in cui gelosia e ambizione, sete di ricchezza e di potere, segreti di famiglia e intrighi politici sono le note di un canto ammaliatore che, come quello delle sirene, conduce inesorabilmente alla rovina

RECENSIONE

Il primo elemento che colpisce di questo libro, e non sempre è scontato, è la copertina; adeguata a un romanzo storico, ma anche evocatrice di emozioni ineffabili e di inquietudini, trasmesse dall’immagine delle due sirene alate con espressione tra loro contrastante: una sorride, l’altra piange sofferente, come le due facce dell’incontro col mito che riporta a significati simbolici presenti nella narrazione.

Il testo è molto curato, con pregevoli arricchimenti che, a chi ama il romanzo storico, appaiono un valore aggiunto: cartina illustrativa dei luoghi in cui si svolgono le azioni, lista dei personaggi principali, nota dell’autrice che presenta il periodo storico della tetrarchia e, al termine del testo, un glossario dei termini latini utilizzati

Per quanto riguarda la trama, il romanzo si struttura in un giallo, incardinato in una sorta di spy story.

Il protagonista, Elio Flavio Sparziano, storico per diletto, al pari di uno 007 dell’antichità, è in grado di trasformarsi, in caso di ordini superiori, da militare tutto d’un pezzo, al più abile dei sicari.

Elio giunge a Surrentum per incontrare Galerio, da cui viene incaricato di portare un dispaccio segreto a Massenzio, a Roma.

Il compito è molto delicato perché quanto è scritto nella missiva può cambiare il futuro dell’Impero.

Mentre Elio attende di essere convocato a Roma, a Surrentum si scopre un turpe omicidio, la conseguenza è che Sparziano viene incaricato di svolgere le indagini.

Nulla viene trascurato nella sua ricostruzione, tanto da penetrare nei segreti e nei vizi di tutti i sospettati, per i quali lussuria, cupidigia e rancore sono il pane quotidiano.

Ma la vicenda si complica ed Elio si trova sotto scacco, in una partita in cui è in gioco la sua stessa vita.

Il periodo storico riguarda una fase in cui l’impero è sull’orlo di una crisi epocale, e i potenziali aspiranti imperatori si sfidano con ogni mezzo.

Anche se Roma sembra ancora il centro del mondo, è già iniziata la sua inarrestabile decadenza.

Gli elementi per rendere intrigante la storia ci sono tutti, non esclusa la fascinazione che il crimine attiva nei protagonisti.

È come il canto ammaliatore delle Sirene che porta inesorabilmente alla rovina, ma Elio Sparziano non cadrà nell’inganno e opporrà la sua integrità morale, sconfiggendo il mito stesso, al pari, e più, di un novello Ulisse.

Le ambientazioni riportano ai fasti di un mondo in cui tresche, tradimenti e azioni abiette sono in primo piano, punteggiando l’accurata documentazione storica che ripropone riti, costumi ed elementi politico-religiosi, pregni degli odori degli uomini dell’epoca e delle loro meschinità.

I personaggi sono ben caratterizzati, coerenti e credibili.

È palese quanto l’autrice possieda una conoscenza approfondita del periodo storico trattato; infatti, la ricostruzione di ogni elemento è dettagliata e minuziosa.

Tale aspetto del romanzo, a mio parere, anche se apprezzabile in quanto ben integrato nel testo, oscura a tratti la trama del giallo/spy story, e ne rallenta il ritmo, diminuendone l’appeal.

Questo neo, comunque, non inficia la lettura che è avvincente e pregevole.

Il mio consiglio ai lettori è di dedicare a questo romanzo un giusto tempo di assimilazione per non rischiare di perderne la ricchezza dei contenuti.

Traduzione: Luigi Sanvito
Editore: Mondadori
Pagine: 523
Anno pubblicazione: 2023

AUTORE

Ben Pastor, nata a Roma da una famiglia di lontana origine ebraica, ma trasferitasi giovanissima negli Stati Uniti dove ha acquisito la cittadinanza, ha insegnato Storia e Scienze sociali presso diverse università americane.

Oltre al ciclo dedicato al soldato-detective Martin Bora, è autrice della serie thriller con protagonista Elio Sparziano, storico e investigatore del IV secolo d.C.

I suoi romanzi sono pubblicati in quindici paesi.

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