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Predatori notturni: Assedio a Roma Sud di Marzia Musneci

Predatori notturni

Predatori notturni: assedio a Roma Sud

I gemelli congiunti Zek e Sam, piccoli balordi di periferia, sono davvero nei guai: devono rigare dritto. Stanno scontando una pena alternativa e, oltre al viceispettore Nick Badile, c’è mezzo quartiere che li controlla.

Quartiere che sta vivendo una specie di incubo: cadaveri carbonizzati, aggressioni, minacce ed estorsioni; e inquietanti personaggi che si aggirano per le strade dei Ponti, in particolare nelle ore notturne o crepuscolari.

Ma cosa hanno a che fare con tutto questo una bella bruna che somiglia a Black Dahlia, un finanziere di Giakarta, un cane pulcioso e una ragazzina di dieci anni che vuole fare a pugni?

Si sa, il Male non ha confini e va dove vuole. Ma se finisce ai Ponti, capita che una banda improbabile di personaggi strambi gli dia filo da torcere e lo metta al tappeto. Almeno per un po’.

RECENSIONE

Dopo Grosso guaio a Roma Sud, comparso nel 2020 per Todaro Editore, ritroviamo nuovamente i due gemessi siamesi Zek e Sam in una nuova, rocambolesca avventura, basata nella capitale.

Al loro fianco ci sono gli atipici personaggi del quartiere: il vice ispettore Nick (Badile) Castillo; il giornalista Bob Carrezza; Minny Morelli, il loro allenatore di boxe; e per finire la coppia Abbe e Luz. Per non parlare di tanti altri, strambi figuri.

Predatori Notturni si presenta come un noir estremamente complesso, con personaggi apparentemente privi di legami tra loro, che vivono tra i bassifondi di Roma e i grattacieli di Giakarta.

Sullo sfondo ci sono omicidi e malavita di alto livello, ma anche piccole furbizie e malaffare da scapestrati, perdigiorno, gente che si arrangia come può.

Come i due protagonisti, Zek e Sam, che ricordano i Chicco e Spillo della canzone di Bersani, due fratelli schiacciati da un mondo troppo complesso per loro, dalla mancanza di opportunità e da una sfortuna nera che sembra seguirli con il lanternino.

Lo stile agile e la scrittura pulita, con un ampio ricorso ai dialoghi e il supporto di capitoli brevi e graffianti, permettono al lettore di farsi prendere dal ritmo, soprattutto nella parte iniziale dell’opera, in cui le vicende appaiono svilupparsi parallelamente, senza una apparente connessine logica.

La seconda parte del romanzo, in cui i vari fili narrativi vengono congiunti grazie a un macchinoso piano che non ha nulla da invidiare a quello del Conte di Montecristo, perde un poco lo slancio, avendo tolto al lettore la curiosità di capire il nesso tra le varie e i suoi protagonisti.

Resta però una lettura piacevole, con una trama fantasiosa, quasi da favola urbana, e personaggi molto particolari che lasciano indubbiamente il segno, a partire dai due gemelli siamesi Zek e Sam.


Editore: Todaro Editore
Pagine: 392
Anno pubblicazione: 2023

AUTORE

Marzia Musneci, nata a Roma, vive e lavora ai Castelli Romani.

Esordisce nel 2008 con Nessuno al suo posto seguito poi, nel 2011, da Doppia indagine, opera vincitrice del Premio Tedeschi e pubblicato dal Giallo Mondadori.

Appariranno in seguito Luna di Sangue (Mondadori 2013) Premio Città di Ciampino 2013, La donna di cenere (Damster 2018), Dove abita il diavolo (Mondadori 2019) e Grosso guaio a Roma sud (Todaro Editore 2020)

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