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La luna di Saffo di Franco Montanari

Saffo

La luna di Saffo

Isola di Lesbo, 600 a.C. Mentre il sole al tramonto infiamma la spiaggia dorata di Mitilene, un’ombra fugge da una casa che lambisce le onde. La mattina seguente, un’ancella scopre a terra, in un lago di sangue, il corpo esanime della sua padrona, una delle donne più in vista della città.

La comunità è scossa da questo assassinio apparentemente inspiegabile, e ha bisogno di un colpevole, così i sospetti ricadono su Saffo, che come la vittima è sacerdotessa di un tìaso, il luogo dove vengono educate alla vita in società le giovani dell’isola.

È da Saffo, infatti, che l’aristocrazia cittadina manda – per istruirle nel canto, nella danza e nella ricerca della bellezza – le proprie figlie, che la poetessa ama di un amore unico e appassionato. Ma lo stile di vita della poetessa è una minaccia per le convenzioni sociali della tranquilla Mitilene, e in più corrono voci sulla libertà con cui vive il suo matrimonio, un’unione di convenienza impostale dalla famiglia.

Così Saffo viene arrestata, ed è costretta a difendersi da un destino spaventoso che le toglierebbe, oltre alla sua reputazione e ai diritti sulla figlia Cleide, anche il suo vero amore: il poeta Alceo. Per scagionarsi, dovrà ricorrere al suo intuito e alla sua inimitabile capacità di interpretare i moti del cuore, aiutata dal fedele barcaiolo Faone, suo braccio destro nelle indagini alla ricerca del vero assassino di Andromeda.

Ispirato a una vicenda storica davvero avvenuta, Franco Montanari ci restituisce un affresco vivido della protagonista indiscussa della lirica greca e del suo mondo, guidandoci in un viaggio a ritroso nel tempo per le strade di un’isola che non ha mai smesso di farci sognare. Un raffinato giallo storico che per primo ci racconta la poetessa d’amore più famosa dell’antichità nei panni inediti di detective.

La luna di Saffo di Franco Montanari, edito da Rizzoli è un giallo storico che ci riporta sull’isola di Lesbo nel 600 a.C.

In quel periodo era importante per le ragazze delle famiglie più abbienti fare un’esperienza prematrimoniale in un tìaso, nel quale venivano educate a prendersi cura di se stesse e del loro futuro sposo.

Due tìaso erano in competizione: quello di Saffo e quello di Andromeda.

Erano così diverse le due maestre. La prima, Saffo, veniva definita in modo dispregiativo “la contadina” per il suo incarnato olivastro e i suoi capelli scuri. Andromeda, invece, era algida, bionda, bella e indisponente.

Le due signore si salutarono con evidente freddezza, con un cenno del capo, e non si fermarono.
< Strega! > mormorò a mezza voce Saffo, che era sempre gentile con tutti, ma con Andromeda proprio non ci riusciva.
< Contadina! Guarda che pelle … e quei capelli, neri come la pece! > disse fra i denti l’altra, acida.

Tutta la ricostruzione storica del romanzo è accurata e fedele alle scarse fonti del periodo. È ben spiegato dall’autore nella “Nota” finale. La biografia dell’epoca si basava essenzialmente sulle opere poetiche di cui, spesso, ci sono giunti solo dei frammenti.

Nel caso di Saffo, le notizie biografiche sono estrapolate dai versi scritti dalla stessa poetessa. Montanari ha fatto un lavoro davvero accurato dando credibilità alla storia narrata.

Il romanzo ha inizio verso la fine della primavera, quando le ragazze si preparavano a festeggiare la cerimonia in onore di Afrodite.

Il gruppo era arrivato al grande tempio di Afrodite: un edificio maestoso, con sei colonne sui fronti e undici sui lati, che circondavano la cella rettangolare. Intorno cresceva un boschetto di meli, attraversato da un ruscello di acqua fresca che finiva in mare: le foglie frusciavano leggere e il giardino era pieno di rose in fiore, accarezzate da una leggera brezza marina.

Le ragazze indossavano il loro abito sacerdotale più bello e si erano acconciate i capelli in trecce avvolte intorno al capo.

Lo stile dell’autore è raffinato e ogni descrizione è molto precisa, sia nella descrizione degli ambienti che in quella del cibo consumato.

Pensierosa, Saffo prese un fico secco, morbido e dolce, e lo spezzettò in una coppetta di latte cagliato, poi aggiunse una spolverata di cannella e una punta di miele.
< Mmm, che delizia … > disse, dopo averlo assaggiato.

Furono i genitori a scegliere il marito alla poetessa. Cercila è un uomo rude e aggressivo. Prendeva Saffo con la forza e non si faceva mancare avventure durante i suoi numerosi viaggi di lavoro.

In quel periodo i rapporti di omoerotismo erano un aspetto fondamentale della fase educativa di uomini e donne. Infatti, Saffo si intratteneva con le sue ragazze anche se il suo cuore batteva solo per Alceo.

Il personaggio più simpatico del romanzo è Carasso, lo scapestrato fratello della poetessa. Agisce d’impulso, senza pensare alle conseguenze. Per risolvere un guaio, finiva per commetterne un altro, ancora più grosso!

La luna di Saffo è un giallo, di cui si ha un assaggio subito nel Prologo e di cui non se ne parlerà più sino alla seconda metà del romanzo, quando Saffo sarà in pericolo e, dal quel momento, il racconto si arricchisce di tensioni e di emozioni.

Saffo rifletteva. Doveva trovare una soluzione a quell’enigma che le era piombato addosso. Nessun altro si dedicava alla ricerca della verità, perché gli abitanti di Mitilene (…) avevano già la loro colpevole. Perché cercare un’alternativa?

Durante tutto il romanzo la luna, alta e splendente sul cielo di Lesbo, illumina gli incontri e custodisce i segreti.

Lo consiglio a chi legge gialli e romanzi storici.

È stato un piacere aver avuto l’opportunità di conoscere la penna dell’insigne professore Franco Montanari.

Editore: Rizzoli
Pagine: 288
Anno di pubblicazione: 2023

Franco Montanari è uno dei più noti studiosi della letteratura greca in Italia.

È stato ordinario di Letteratura greca all’Università di Genova e fa parte delle più prestigiose istituzioni scientifiche europee nell’ambito della filologia antica.

Autore di numerose pubblicazioni, ha curato il GI – Vocabolario della lingua greca, edito da Loescher a partire dal 1995 e tradotto in greco moderno, inglese e tedesco.

Questo è il suo primo romanzo.

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