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Nessun luogo è sicuro di Mark Edwards

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Nessun luogo è sicuro

Due anni fa, durante un viaggio a Seattle per far visita al fratello Aidan, la quindicenne Scarlett è svanita nel nulla. Dopo molte false piste e vicoli ciechi, Aidan ha quasi rinunciato a cercarla. Ma quando una donna vede una ragazza attraversare di corsa una radura nella foresta della California settentrionale e si convince che si tratta della giovane Scarlett, in Aidan si riaccende la speranza.

Dirigendosi verso sud, trova una città devastata dagli incendi e tappezzata da manifesti di adolescenti scomparsi. La gente del luogo appare spaventata, la polizia non risponde a nessuna domanda e tutto sembra indicare un altro vicolo cieco, fino a quando l’incontro fortuito con Lana, una ragazza del posto da poco tornata in città, fornisce a Aidan il primo indizio. Tuttavia, mentre cercano di ricostruire insieme l’accaduto, si fanno dei nemici disposti a qualsiasi cosa pur di metterli a tacere per sempre.

Ma per Aidan conta una sola cosa: ritrovare Scarlett, anche a costo della sua stessa vita.

La vita di alcuni a un certo punti subisce uno strappo. Un momento in cui cambia tutto. Non uno di quei momenti per cui si è preparati, come la nascita di un figlio o la morte di un genitore avanti con l’età, ma qualcosa di inaspettato: una vincita alla lotteria o un incidente che lascia paralizzati.

Per Aidan, il momento in cui è sparita sua sorella Scarlett.

Una ragazza di quindici anni che era andata a trovarlo a Seattle, una ragazza sveglia per la sua età, interessata ai temi dell’ambiente, della politica e dell’attualità.

Scarlett che ama i Nirvana e il grunge anni ’90 e che a Seattle può andare in pellegrinaggio alla casa del suo idolo: Kurt Cobain.

Quello di Mark Edwards sulla carta potrebbe sembrare il classico thriller: una ragazzina scomparsa, il fratello che non si rassegna, il punto di svolta per trovarla davvero e, in un certo senso, è così.

La bravura di Edawards è quella di mescolare il thriller e la suspense, con l’attualità e, in particolare, con il cambiamento climatico.

La storia di Aidan si intersecherà a quella di Lana che è alla ricerca della verità sulla morte di suo fratello: due storie che, apparentemente, corrono parallele ma che troveranno un’intersezione.

E mentre Aidan e Lana lotteranno contro corruzione, personaggi new age estremisti, fanatismi e omertà, la California inizierà a bruciare.

Il fuoco della purificazione o quello del castigo?

In una corsa contro il tempo si ritroveranno invischiati in qualcosa che è più grande di loro, anzi che sembra più grande di loro, ma che, come tutto, ha una falla che farà crollare tutto.

La falla, nel caso di Nessun luogo è sicuro, sta nel ritornare sempre ai “soliti sospetti”: la setta.

In questo caso il “capo” della setta è Shannon: una donna forte che si è costruita da sola e che è disposta a tutto pur di proteggere ciò che ha costruito:

quando si incomincia da zero, si è sempre pronti a vedersi tolto quel poco che si possiede, così si impara a proteggerlo. Lo si custodisce a costo della vita.

Shannon che diventa il fulcro delle vicende: è lei che decide, è lei che impone ed è lei che manipola. Shannon come padre e padrone, che usa bastone e carota, che tiene tutti alla corda e quella corda sa allentarla e stringerla all’occorrenza.

È lei la vera protagonista del romanzo, perché è da lei che tutto inizia e tutto finisce. Lei che non è vigliacca, lei che crede nelle sue teorie per salvare il Pianeta, ma che allo stesso tempo si concede piccoli “vizi” poco green e molto poco sostenibili, ma d’altronde lei è il guru e lei sa.

In questa piena e totale presunzione si muovono due ragazzi poco più che trentenni accomunati dalla voglia di ritrovare i loro cari: la determinazione, in questo caso, è lampante così come l’utilizzo di pratiche anche poco politicamente corrette.

Ma ad Aidan e Lana è tutto concesso, perché loro non si ergono sullo scranno della “pura verità”, ma su quello della verità e della giustizia.

In Nessun luogo è sicuro, la ricerca di Scarlett diventa il pretesto per interrogare il lettore su quale sia il limite da imporre a battaglie ritenute eticamente giuste e questa ricerca sarà resa adrenalinica dal thriller che avvolge la questione ambientale.

Traduzione: Francesca Clemente
Editore: TimeCrime
Pagine: 320
Anno pubblicazione:2023

Mark Edwards è uno scrittore di romanzi di successo con sede a Londra.

I suoi libri hanno venduto oltre quattro milioni di copie e sono stati tradotti in 12 lingue.

Edwards ha scritto 13 thriller dal suo debutto nel 2013 The Magpies, e il suo romanzo No Place to Run è entrato nella top ten della classifica Kindle.

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