Luci sulla città
Intervista a cura di: Sharon Lattanzi e Ilaria Galafassi
Spazio a cura di: Sharon Lattanzi

Autore: Massimiliano Virgilio, classe ‘79, è un autore italiano. Dopo essersi laureato in Scienze dell’Educazione, ha lavorato come operatore sociale. La prima pubblicazione risale al 2008: “Più male che altro” (Rizzoli). Oltre a dedicarsi alla scrittura si dedica anche alla sceneggiatura e al giornalismo. L’ultimo libro pubblicato è “Luci sulla città. Un’inchiesta per Matilde Serao” (Feltrinelli).
ThrillerLife: Ciao Massimiliano! Grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande. Perché hai scelto di scrivere un libro con protagonista Matilde Serao?
Massimiliano Virgilio: Ho conosciuto Matilde Serao e i suoi libri quand’ero un ragazzo, al liceo. La sua vita personale, quella di scrittrice e giornalista, di prima donna in Italia sul finire del XIX secolo ad aver fondato e diretto un giornale, hanno sempre esercitato su di me un fascino segreto ma anche intimo, familiare. Questa familiarità è forse rappresentata da Napoli, dai luoghi di Matilde Serao che sono anche i miei.
ThrillerLife: In “Luci sulla città” lo stile narrativo particolareggiato, denota un grande lavoro di ricerca. Quanto tempo ha richiesto la stesura di questo libro?
Massimiliano Virgilio: È strano da dire ma è così: per scrivere questo libro ho impiegato trent’anni per studiare, leggere, conoscere Matilde Serao e la sua vita, e meno di cinque mesi per scriverlo davvero. Era già tutto lì.
ThrillerLife: Arrivati all’ultimo capitolo si ha la percezione che il personaggio di Matilde potrebbe riservare ulteriori sviluppi. Possiamo sperare in una nuova indagine e un approfondimento del suo privato?
Massimiliano Virgilio: Lo spero anche io! E ho fondati motivi per credere che prima o poi Matilde tornerà con una nuova indagine.
ThrillerLife: Facciamo una domanda più “personale”: hai una routine di scrittura? Come alterni la ricerca delle informazioni alla stesura delle idee?
Massimiliano Virgilio: Non ho una routine di scrittura se non quando lavoro realmente al romanzo. Prima di sedermi a scrivere leggo, studio, cerco informazioni ma a un certo punto devo fermarmi per non imbrigliare l’immaginazione. A questo punto inizia la routine della scrittura ed è una routine molto semplice: scrivere per tutto il giorno fin quando non ho finito.
ThrillerLife: È stato difficile scrivere un romanzo che mettesse a nudo il passato della tua città? Quali stati d’animo ti hanno accompagnato?
Massimiliano Virgilio: Nulla può essere difficile da scrivere rispetto al vivere a Napoli. Città che amo e odio, piena di meraviglia e difficoltà insormontabili.
ThrillerLife: Hai da consigliare tre libri a cui tieni particolarmente?
Massimiliano Virgilio: Tengo a troppi libri per consigliarne tre. In questo momento, sento di consigliare: “Il ventre di Napoli” di Matilde Serao, “La ricreazione è finita” di Davide Ferrari e “Dolore e furore” di Sergio Luzzatto.
ThrillerLife: Prima di salutarci, quale messaggio vuoi dare ai lettori di Thriller Life?
Massimiliano Virgilio: Ai lettori di Thriller life voglio dire: La vita non è un thriller, ma i thriller – quando non si limitano a raccontare solo trame e storie – aiutano a comprendere la vita e le sue accelerazioni improvvise, gli snodi che a un certo punto capitano, i bivi che ci tengono con il fiato sospeso.
La redazione di Thriller life ringrazia Massimiliano Virgilio per la sua disponibilità.