Incontro ed intervista ad Alice Basso per “Le ventisette sveglie di Atena Ferraris”

Alice Basso

Le ventisette sveglie di Atena Ferraris

DOMANDE DI: Alessandra Colombo

SPAZIO CURATO DA: Laura Crottini

Le ventisette sveglie di Atena Ferraris

Buongiorno cari lettori, la graditissima ospite del nostro spazio interviste di oggi è Alice Basso con il suo nuovo libro “Le 27 sveglie di Atena Ferraris” (Garzanti, 2025) letto e recensito dalla nostra Alessandra  (QUI il Link della recensione).

Alice Basso, scrittrice, redattrice e valutatrice per diverse case editrici; Nel tempo libero finge di avere ancora vent’anni, ama cantare e scrivere canzoni, suonare il sassofono e disegnare. Cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne. Già nota per la sua serie trattante le ghost writer Vani Sarca, nel 2025 introduce una nuova protagonista, Atena Ferraris, con Le ventisette sveglie di Atena Ferraris.

THRILLER LIFE: Mercoledì 12 febbraio sei stata nuovamente a Novi per presentare il tuo nuovo romanzo giallo Le ventisette sveglie di Atena Ferraris, ne vogliamo parlare?

ALICE BASSO: Sì, presto ci rivediamo! Parleremo di una nuova protagonista, Atena Ferraris, che ha trent’anni, vive a Torino e fa l’enigmista (cioè crea e pubblica una rivista online di giochi). Atena ha un fratello gemello, Febo, che fa lo scrittore, ma dopo aver pubblicato due bestseller ha perso l’ispirazione e ora per ritrovarla si ficca nelle esperienze più avventurose, così ogni tanto ad Atena tocca intervenire e levarlo dai guai.

Ma la cosa più interessante da dire di Atena è che è neuro divergente: la sua testa segue percorsi speciali, tutti suoi, la sua attenzione non va mai dove dovrebbe, e cose che per la maggior parte delle persone sono scontate e spontanee non lo sono per lei, e viceversa.

THRILLER LIFE: Accanto al romanzo per adulti, ti sei cimentata, per la prima volta, anche in un libro per bambini, quale è la genesi di questo nuovo filone letterario?

ALICE BASSO: Lo scorso agosto ho avuto il privilegio di pubblicare il mio primo libro per ragazzi, I fratelli Difendieroi, nel quale due ragazzini entrano nei grandi classici della letteratura per l’infanzia per salvare i protagonisti dei libri da tutte le sfortune terribili che capitano loro (per esempio, impedendo che Beth March in Piccole donne prenda la scarlattina e muoia).

THRILLER LIFE: La protagonista dei tuoi precedenti gialli era Anita Bo, leggendo le sue avventure sembra di averti accanto, quanto, in verità, però Alice influenza Anita?

ALICE BASSO: Ahah, lo prendo come un gran complimento, visto che Anita Bo era una vera vamp! Scherzi a parte: io cerco di fare in modo che le mie protagoniste siano dotate di personalità precise e specifiche, che non si confondano l’una con l’altra, ma una cosa in effetti devono averla tutte, altrimenti mi annoio io per prima a scrivere di loro: devono avere il senso dell’umorismo e un modo ironico e autoironico di guardare alla vita.

THRILLER LIFE: Tu sei milanese ma ambienti i tuoi scritti a Torino, da cosa è dettata tale scelta di campo?

ALICE BASSO: Da quando mi sono trasferita a Torino per lavoro nel 2006 ho pensato che questa città fosse perfetta per ambientarci dei libri, qualsiasi tipo di libro, perché offre mille scenari. Hai bisogno di scrivere una scena più noir? Puoi ambientarla nella periferia, in certe strade pittoresche e più dark. Preferisci un’atmosfera più vicina al giallo classico, ottocentesco? Eccoti il Lungo Po o Piazza Castello, con la loro aria elegante. E ho scoperto che il discorso valeva anche per il passato, quando ci ho ambientato la serie di Anita, appunto, che si svolgeva nel 1935.

THRILLER LIFE: Quanto il tuo lavoro di traduttrice e valutatrice di proposte editoriali, senza contare la passione per la musica, scrivi anche testi, lascia spazio alla scrittura?

ALICE BASSO: Ormai dal 2021 vivo solo di libri e le mie collaborazioni editoriali sono andate diradandosi fino praticamente a sparire. Ora collaboro occasionalmente con dei corsi di scrittura, che mi assoldano per singole lezioni o per valutare gli elaborati. Sono molto fortunata a potermelo permettere, lo riconosco.

THRILLER LIFE: Da esperta, secondo te, quali sono i motivi per cui oggi, più che in passato, si predilige leggere romanzi gialli?

ALICE BASSO: A dire il vero abbiamo sempre amato moltissimo leggere gialli, sin da quando questo genere letterario è nato ufficialmente (si usa datare la faccenda al 1841, quando Edgar Allan Poe pubblicò per la prima volta I delitti della Rue Morgue). Il giallo ha due anime: da una parte quella intrattenitiva, in cui si gioca a trovare l’assassino come si risolverebbe un rompicapo enigmistico, e dall’altro – e qui si ricade tipicamente nel noir – la denuncia sociale, il crudo ritratto della realtà. In pratica, che tu abbia voglia di evadere o che tu voglia al contrario calarti a fondo nella realtà, il giallo ha sempre un modo di darti quello che vuoi.

THRILLER LIFE: Hai letto “Il regalo del Mandrogno”? Cosa ne pensi?

ALICE BASSO: Non l’ho letto, ma c’è una ragione carina! Quando l’ho portato a casa, dopo il nostro ultimo incontro, una persona della mia famiglia, fortissima lettrice, l’ha visto e ha esclamato «Cavolo, questo sembra interessantissimo! Posso dargli un’occhiata?». Ed è stato come quando assisti all’incontro fra due persone che capisci subito essere anime gemelle e destinate a mettersi insieme. Insomma… mi sono fatta da parte e l’ho lasciato a lei!

La redazione di Thriller Life ringrazia Alice Basso per la disponibilità.

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