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Il porto segreto di Maria Oruña

il porto segreto

Il porto segreto

Recensione di Samantha Placucci

Oliver è nato e vive a Londra, ma una parte della sua famiglia è legata alla Cantabria.

Quando, alla morte della madre, Oliver eredita una grande casa coloniale nella cittadina costiera di Suances, decide di cambiare vita e stabilirvisi per fare di Villa Marina un hotel sulla spiaggia.

Ma durante i lavori di ristrutturazione, nel seminterrato viene scoperto il cadavere murato di un bambino: accanto a lui oggetti desueti, come in una tumulazione rituale.

La scoperta causa un brivido in tutta la piccola comunità, e subito si sussegue una serie di omicidi in varie cittadine della regione.

Fra autopsie che non quadrano e la paura che sale, la tenente Valentina Redondo si ritroverà a dover affrontare una minaccia nascosta e antica, e sarà costretta a un viaggio indietro nel tempo, fino alla Guerra civile e alle origini di un crimine terribile.

Recensione

Finalmente arriva in Italia il primo capito della serie scritta da María Oruña, Puerto Escondido.

Avevamo già conosciuto i protagonisti lo scorso anno nel romanzo Quel che la marea nasconde, recensito da Thriller life, e proprio in quell’occasione avevamo potuto fare una bellissima chiacchierata con María, dove ci aveva anticipato che anche noi italiani, grazie a Ponte alle Grazie, avremmo potuto vivere le avventure di Valentina Redondo dall’inizio.

E così eccoci ritornare sulla costa cantabrica al fianco di Valentina che questa volta dovrà fare luce sul ritrovamento del cadavere di un bambino murato all’interno della casa di Oliver.

Il ritrovamento del piccolo sembra scoperchiare un terribile vaso di Pandora, che da inizio ad una serie di delitti che dimostrano sin da subito avere radici nel passato, un passato di sangue che risale fino ai tempi della Guerra Civile Spagnola.

La storia si snoda su questi due piani temporali differenti: da una parte il presente fatto di delitti e indagini, dall’altra un passato che ci racconta la vita di una ragazza e la sua famiglia durante i duri anni della Guerra Civile.

Il piano temporale del passato, narrato sotto forma di diario, è una finestra aperta su quegli anni e permette all’autrice di raccontarci le difficoltà del ceto più povero, i sacrifici e a volte i sotterfugi necessari per sbarcare il lunario e l’amore che non sempre può essere il motore dell’universo.

Un racconto vivido e ricercato che trova riscontro anche nei ringraziamenti dell’autrice dove dichiara di aver fatto un lavoro di ricerca per rendere la narrazione più reale; impegno che si percepisce e che le va assolutamente riconosciuto.

La medesima attenzione l’autrice la usa anche per farci immergere nell’ambientazione cantabrica con una descrizione dei luoghi che incanta il lettore e lo fa ancora di più entrare nella storia.

Ovviamente, per chi come me, non conosce la zona, può essere un po’ complicato intuire la posizione dei luoghi, ma oramai la tecnologia è alla portata di tutti ed è un attimo ritrovare città come Suances, Comillas sulla cartina.

Meno attenzione però viene data ai personaggi: ci vengono presentati, ci vengono descritti, ci viene raccontato il loro passato e ci vengono anche riportati i loro pensieri, però è una conoscenza superficiale, che non scava in profondità e che lascia con la voglia di conoscerli di più.

Scelta però che lascia grandissimo spazio alla trama.

La storia è la vera protagonista.

Passato e presente si intrecciano in modo perfetto travolgendo il lettore con il loro carico di intrighi, sangue, follia, potere e amore rendendo davvero difficile fermarle la lettura, questo anche grazie allo stile dell’autrice semplice, fluido e privo di orpelli che rende davvero piacevole leggere il romanzo.

Traduttore: Elisa LeandriMonica MagninTiziana MasochErsilia Serri 
Editore: Ponte alle Grazie
Pagine: 516
Anno pubblicazione: 2023

Maria oruna

María Oruña è una scrittrice spagnola, laureata in legge, che ha esercitato per dieci anni come avvocato.

Nel 2013 pubblica il suo primo romanzo, La mano del arquero, e nel 2015, con il successo internazionale de Il porto segreto, decide di dedicarsi interamente alla letteratura.

In Italia per Ponte alle Grazie sono usciti Quel che la marea nasconde (2022) e Il porto segreto (2023), capitoli della serie di Puerto Escondido.

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