Il profanatore di tesori perduti
Gerusalemme è appena caduta nelle mani dei cavalieri crociati quando, in un affollato caravanserraglio vicino ai sobborghi del Cairo, giunge un uomo avvolto dal mistero.
È alla ricerca di un’antica città sotto la quale – così narra la leggenda – si nasconderebbe un inestimabile tesoro.
Molto poco si sa di lui, se non che il suo nome è Sufrah e che, attraverso l’arte divinatoria della geomanzia, domina le menti umane e sottomette gli spiriti maligni.
Nel viaggio lo accompagna Alif, un giovane servo dal passato di ladro, sul quale ricadranno inaspettatamente le sorti della spedizione.
Raggiungere le rovine maledette di Zarzourah si rivelerà un’insidiosa caccia al tesoro, capace di attirare uno sciame di avventurieri: infidi cammellieri, spie cristiane, sicari della setta degli assassini.
Ambientata nel deserto egiziano, uno dei luoghi più inospitali del Medioevo, questa storia dal sapore esotico fa rivivere un mondo affascinante, in cui, attraverso personaggi dall’ammaliante bellezza, risuonano gli echi di meravigliose, antiche culture.
RECENSIONE
Con Il profanatore di tesori perduti, il nuovo Thriller storico di Marcello Simoni, ci immergiamo in un viaggio avventuroso disseminato di intrighi che, attraverso luoghi esotici e culture antiche, affascina dalla prima all’ultima pagina.
La vicenda si snoda sulle strade polverose delle città arabe, sui monti e sulle vallate sperdute e desertiche ricche di paesaggi suggestivi, in cui si disvelano le abitudini dei popoli che vi abitano.
In un mondo leggendario e fiabesco l’autore ci presenta un Medioriente dai mille volti dove popolazioni tra loro diverse per cultura e tradizioni, convivono e si intersecano alla ricerca di tutto ciò che suscita stupore e terrore, in un arcobaleno di colori caldi e vivi.
Tra i protagonisti incontriamo Sufrah, un enigmatico mago dotato di abilità ipnotiche che si muove alla ricerca dell’antica città perduta di Zarzourah e dei suoi tesori.
Al suo fianco, Alif, un giovane ladro devoto al padrone da cui è stato salvato da una morte impietosa.
Ma il loro viaggio attira l’attenzione di altri personaggi, anch’essi interessati alle ricchezze promesse.
Muẓaffar l’avido cammelliere, Ziryab al-Zubayr, pachidermico e ricco mercante di stoffe, in accoppiata con la giovane ma astuta figlia Azda, che preferisce la lettura al ricamo.
Poi ancora il Pisano, ovvero sia Leonardo de Bonaccis, passato alla storia con il nome di Leonardo Fibonacci, grandissimo matematico, e il suo servo Regulus, insieme ad altri.
Tutti sono fermamente intenzionati a decifrare gli indizi e a raggiungere il tesoro, eliminando chiunque ostacoli il loro cammino.
I protagonisti, chi prima chi dopo, si mettono in cammino nel deserto, affrontando difficoltà e pericoli lungo tutto il tragitto.
La loro avventura è carica di suspense e tensione, con colpi di scena e sviluppi inaspettati, tra cui il confronto con la temuta Setta degli Assassini, decisa a dominare a tutti i costi gli esiti della ricerca.
Il legame tra Sufrah e Alif viene messo alla prova, mentre si incontrano sempre più imprevisti.
La città perduta di Zarzourah è, infatti, protetta da trappole e insidie mortali e, una volta raggiunta, i nostri avventurosi si trovano faccia a faccia con una verità sorprendente che scaturisce dalle profondità dei tempi.
Nel romanzo ci viene proposta tutta la complessità di un mondo multietnico che, in un equilibrio dinamico, espone un paesaggio umano e geografico ammaliante.
La ricchezza della trama introduce diverse interpretazioni della realtà e mette in discussione l’identità apparente dei personaggi.
L’elemento favolistico propone una dimensione ludica, puntando però, ad un livello più profondo, a rappresentare l’affascinante relazione tra il mondo interiore dei personaggi, tutti ben delineati, e l’immensità del mistero che permea il libro.
Ecco che, anche se incatenato al piacere dello scorrere narrativo, il lettore coglie, poco alla volta, i segnali di altri e diversi livelli di approfondimento.
Questo romanzo non solo conduce alla scoperta di paesi fascinosi, ma stimola anche la riflessione sulla convivenza e sulle diversità culturali.
Al contempo, mostra lo spaccato di un mondo dove la conoscenza scientifica si fonde con la magia e con le credenze popolari.
Il tutto narrato in una prospettiva mediorientale, nell’esatto e irripetibile momento in cui la realtà è ancora miracolosamente in equilibrio, e si può essere spettatori di un mondo che si prepara alla tempesta.
La scrittura è pregevole sia per la forma che per la ricchezza dei contenuti e dei riferimenti storici.
Lo stile è incisivo e incalzante, capace di evocare vividamente le diverse ambientazioni e di far sentire al lettore ciò che i personaggi provano, in uno scenario storico indimenticabile.
La ricostruzione è curata nei dettagli, ma non per questo eccessivamente descrittiva.
Gli avvenimenti si susseguono rapidi, ma non per questo privi di spessore e di significato.
Tra caravanserragli, oasi, sapori e profumi esotici, l’autore riesce a ricreare un mondo lontano fatto di turbanti, cammelli, giochi antichi, e oggetti a noi inusuali, esercitando un fascino da Le mille e una notte.
I personaggi sono complessi e presentano tratti unici e distintivi. Sufrah, il misterioso mago protagonista dell’opera, incarna una passione smisurata per l’ignoto.
La sua figura imperscrutabile è arricchita da pericolose abilità ipnotiche.
Alif, il giovane servo che lo accompagna, è un personaggio in evoluzione, che riesce a maturare nel corso della trama, acquisendo sempre maggiore autostima e consapevolezza.
La sua natura innocente e leale si contrappone all’astuzia innata; quest’ultima è proprio quella che gli permette di sopravvivere in un mondo spietato e pericoloso.
Muẓaffar, il cammelliere avido e opportunista, rappresenta la figura di chi è disposto a tutto pur di arricchirsi.
Ziryab al-Zubayr, il ricco mercante di stoffe è, nonostante le sue enormi ricchezze, un personaggio ingenuo e credulone, mentre la giovane e ribelle figlia Azda, rappresenta una figura femminile desiderosa di indipendenza e forte abbastanza per tentare di prevalere in un mondo dominato dagli uomini.
Gli altri personaggi sono altrettanto ben costruiti e approfonditi, ognuno con la propria storia e la propria personalità, caratterizzati dal modo di parlare, di muoversi e di pensare
Consiglio questa lettura a tutti coloro che sono alla ricerca di un’esperienza coinvolgente e appassionante, supportata da una qualità narrativa pregevole.
Editore: Newton Compton Editore
Pagine: 336
Anno pubblicazione: 2023
AUTORE
Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975.
Ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, suo romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella.
Ha vinto inoltre il premio Stampa Ferrara, il premio Salgari, il premio Ilcorsaronero e il premio Jean Coste.
La saga che narra le avventure di Ignazio da Toledo ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di thriller storici: i diritti di traduzione sono stati acquistati in venti Paesi.
Con la Newton Compton ha pubblicato numerosi romanzi tra cui la trilogia Codice Millenarius Saga e la Secretum Saga, vendendo oltre un milione e mezzo di copie.