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Il corpo della ragazza di John Banville

Il corpo

Il corpo della ragazza

La Seconda guerra mondiale è finita da poco e in un piccolo monastero tra le Dolomiti si presenta un uomo, indossa un loden sbiadito e ha un vecchio zaino di tela sulle spalle. È atteso.

Arriva dalla Germania, ha superato di nascosto le frontiere e cerca accoglienza prima di continuare la sua fuga verso nord. Diretto in Irlanda. Dublino, dodici anni dopo. Rosa Jacobs, giovane storica e ricercatrice al Trinity College, viene trovata morta in un garage, in circostanze che fanno inizialmente pensare a un suicidio.

Incaricato dell’autopsia, l’anatomopatologo Quirke arriva però alla conclusione che la ragazza è stata uccisa. Il caso è affidato all’investigatore Strafford, verso il quale Quirke nutre ancora del risentimento per quello che è successo in Spagna, dove qualche mese prima sua moglie è morta (se solo Strafford…).

Nonostante le acredini i due iniziano a indagare insieme: le frequentazioni di Rosa, le sue origini ebraiche e il suo impegno politico e civile, aprono una pista inaspettata, che affonda le radici nel passato e riporta alla luce alcune delle pagine più oscure della storia europea.

Mentre Quirke e Strafford sembrano sempre più vicini alla soluzione, le loro vicende personali incrociano le indagini e rischiano di mettere in pericolo tutte le persone coinvolte.

Chi avrebbe voluto uccidere Rosa Jacobs?

è questa la domanda a cui sono chiamati a rispondere, ne Il corpo della ragazza, due vecchie conoscenze dei lettori di John Banville: l’Ispettore Strafford e l’anatomopatologo Quirke.

I due hanno da sempre rapporti estremamente tesi:

Avrebbe fatto meglio a stare zitto, lo sapeva, ma in Strafford c’era qualcosa che infiammava sempre la sua ira

peggiorati drasticamente dopo la morte della moglie di Quirke, avvenuta in Spagna, a seguito di un conflitto a fuoco che ha visto coinvolto anche Strafford, come ricorderanno i lettori più assidui.

Quirke che

aveva il talento del bevitore abituale di dissimulare le sue condizioni dietro una parola borbottata, un’alzata di spalle e un sorriso pigro … un uomo spinto da un impulso irrefrenabile

e Strafford che

sapeva come gestire le cose fuori dal comune, essendo lui stesso fuori dal comune

non potrebbero essere più diversi, ciononostante, la misteriosa morte di Rosa Jacobs, giovane storica e ricercatrice al Trinity College, li vede affiancati a collaborare nell’indagine alla ricerca della verità.

Ambientata a Dublino, agli inizi degli anni ‘50, la storia affonda le proprie radici nel recente passato, alla fine della seconda guerra mondiale, con la narrazione che segue quindi, un duplice piano temporale, alternando il presente ai giorni che segnarono la fine del conflitto.

Gli elementi “gialli” si intersecano con una serie di riferimenti storici e politici legati alla guerra e al suo epilogo che collocano di diritto il romanzo nel genere thriller storico.

L’andamento narrativo lento, scandito dalle molte descrizioni ambientali e dai tanti dialoghi tra i diversi protagonisti, aderisce perfettamente all’epoca dei fatti, dove tutto scorreva con maggiore lentezza rispetto ad oggi, privando il racconto del ritmo incalzante dei thriller moderni.

Gli aspetti storici, ma anche la trama thriller, risultano però poco approfonditi, mentre l’attenzione dello scrittore è tutta incentrata sui personaggi, personalità dolenti e problematiche che influiscono sull’atmosfera del romanzo, rendendola cupa e malinconica.

L’indagine psicologica è estremamente accurata ed emerge, in particolare, nel racconto delle vicende personali dei protagonisti che si vanno ad incastrare nella storia principale, spezzando ulteriormente il pathos che dovrebbe accompagnare ed alimentare la lettura di un thriller.

Tuttavia, la prosa elegante e raffinata, che si concretizza nell’utilizzo di una terminologia ricercata, conferisce a Il corpo della ragazza quel “quid” distintivo rispetto ad altri dello stesso genere, che lo fa apprezzare nonostante l’andamento lento penalizzi pesantemente l’evoluzione dell’intreccio e lo stesso interesse del lettore.

Traduzione: Irene Abigail Piccinini
Editore: Guanda
Pagine: 372
Anno pubblicazione: 2023

John Banville è nato a Wexford, in Irlanda, nel 1945.

Banville è conosciuto per la sua prosa precisa e fredda, caratterizzata da un’inventiva Nabokoviana, e per l’umorismo nero del suo spesso malizioso narratore.

Scrive nel «The New York Review of Books» fin dal 1990.

Nel catalogo Guanda sono presenti: La spiegazione dei fatti, La notte di Keplero, Atena, L’intoccabile, Eclisse, L’invenzione del passato, Ritratti di Praga, Il mare (vincitore del Booker Prize 2005), Isola con fantasmi, La lettera di Newton, Teoria degli infiniti, Un giorno d’estate, Il buon informatore, Una educazione amorosa, False piste, La musica segreta, La chitarra blu, Il cerchio si chiude e, della serie dedicata all’anatomopatologo Quirke Dove è sempre notte, Un favore personale, Congetture su April e Delitto d’inverno.

Ha anche scritto, sotto lo pseudonimo di Benjamin Black, La bionda dagli occhi neri.

Tra i numerosi riconoscimenti, ha ricevuto anche il Premio internazionale Nonino nel 2003 e il Premio Principe delle Asturie per la Letteratura nel 2014.

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