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La visita di C.M. Ewan

la visita

La visita

Restare sola con uno sconosciuto è la sua paura più grande. Da quando, due anni prima, Lucy ha subito un trauma di cui non ha ricordi, ogni giorno per lei è una sfida contro le sue insicurezze.

Persino la sua stessa casa la mette a disagio, ecco perché ha deciso di venderla. Ma adesso Lucy non ha scelta: con il suo compagno bloccato al lavoro e l’agente immobiliare in ritardo, lei è l’unica che possa accogliere Donovan, un potenziale acquirente, e fargli fare la visita della casa.

All’inizio, il turbamento che le provoca la presenza di quell’uomo sembra una «normale» reazione alle proprie fobie. A poco a poco, però, in Lucy si fa strada il sospetto che Donovan, così gentile e educato eppure così insistente, non sia lì per vedere la casa.

C’è qualcosa che non torna nel suo atteggiamento, nelle sue domande, nel suo interesse per alcuni dettagli della vita privata di Lucy che va ben oltre quanto sarebbe lecito aspettarsi da un estraneo. E l’inquietudine si trasforma in terrore quando Donovan le rivela una verità sconcertante.

Perché, in quel momento, Lucy si rende conto di essere in trappola…

La visita è un romanzo che presenta i tratti caratteristici del thriller psicologico, dove la fanno da padrone ansia e paranoie che accompagnano tutta la lettura.

Possiamo dire che questo tipo di thriller, in particolar modo quello domestico, sta affiorando in ogni dove.

Leggendo questo libro, le atmosfere e lo stile, infatti, mi hanno ricordato i romanzi di B.A. Paris.

Anche la scrittura di Ewan risulta molto piacevole e lineare mentre narra la giornata che Lucy, la protagonista, è costretta ad affrontare.

Non ci sono incongruenze, né eccessi stilistici che potrebbero stridere con quanto raccontato.

Lucy si ritrova, suo malgrado, ad aprire la porta ad un perfetto sconosciuto.

Durante la lettura, sin dalle prime pagine, emerge in modo prepotente, questa forte ansia che la ragazza ha nei confronti di qualsiasi cosa.

Presenta dei tic nervosi che caratterizzano e scandiscono le sue giornate, come, ad esempio girarsi in continuazione per vedere se dietro di lei ci sia qualcuno.

E, durante la lettura, d’un tratto, possono emergere dei frammenti del suo passato che sono sepolti e non riescono a venire del tutto a galla.

Sin da subito si evince un forte trauma che avvolge come un bozzolo la protagonista, un qualcosa di così spaventoso da sembrare inconcepibile.

Aprendo la porta a Donovan, Lucy si trova, suo malgrado, ad abbattere, almeno momentaneamente, le difese che si è costruita.

Donovan, d’altro canto, non fa nulla per nascondere il fatto di essere un po’ strano, facendo sicuramente domande inopportune e mostrandosi troppo interessato ad aspetti privati della vita della padrona di casa.

Avere a che fare con un estraneo, porta Lucy a rivivere il trauma che le ha cambiato la vita e, ciò che succede tra quelle mura durante la visita, la metterà in una situazione di pericolo costante.

Sicuramente lo scambio di dialoghi e azioni fra questi due non danno molto risalto alla presenza di un altro personaggio importante: il fidanzato di Lucy, anche lui in pericolo.

Nei capitoli del romanzo si alterna il punto di vista dei due protagonisti e la situazione si manifesta in tutta la sua gravità solo ad un certo punto della storia.

Durante la lettura il personaggio con cui si empatizza di più è Lucy, mentre quello della cui sorte ci interessa meno è il fidanzato.

Dopo qualche giorno dalla fine della lettura, posso dire con sincerità che La visita è davvero un  buon libro.

Non ha contribuito a migliorare o elevare il genere, ma mi ha sorpresa e intrattenuta.

Sicuramente lo consiglio

Traduzione: Serena Tardioli
Editore: Nord
Pagine:400
Anno pubblicazione: 2024

C.M. Ewan è nato a Taunton, nel Somerset, nel 1976.

Si è laureato in Studi americani e Letteratura canadese alla University of Nottingham e, dopo aver vissuto per anni sull’Isola di Man, è tornato nel Somerset dove attualmente risiede con la moglie e la figlia.

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