La verità sul caso Cara Dune di Patricia Gibney
Recensione di Francesca Pica
In una fredda mattina d’inverno, Cara Dunne viene trovata impiccata nel suo bagno. È vestita da sposa e tutto fa pensare che si tratti di un suicidio, anche se c’è uno strano dettaglio: le manca una ciocca di capelli. Nello stesso pomeriggio, però, viene trovato un secondo corpo: la giovane infermiera Fiona Heffernan è precipitata giù dal tetto della casa di riposo dove lavorava.
Anche lei indossa un abito bianco e anche lei è priva di una ciocca di capelli. L’ispettore Lottie Parker, a cui è stato affidato il caso, intuisce che queste morti non sono semplici suicidi e, mentre iniziano le indagini, scopre un altro pezzo dell’inquietante puzzle: Lily, la figlia di otto anni di Fiona, è scomparsa. Da quel momento in poi, Lottie intraprende una disperata corsa contro il tempo per catturare l’assassino.
Chi è questo individuo? Perché ha ucciso le due donne? E, cosa più importante, è la povera Lily la prossima vittima designata?
Recensione
Patricia Gibney ha ideato un personaggio a cui non si può non voler bene. Lottie Parker è un mix di pregi e difetti che la fanno sembrare reale e l’autrice sa ben dosare queste caratteristiche in ogni nuovo capitolo di questa serie.
Veniamo a La verità sul caso Cara Dune: Lottie si trova a investigare sue due casi di apparenti suicidi, ma le dinamiche non la convincono, perché le due inchieste mostrano troppe similitudini e lei sente quel formicolio lungo la schiena che, di solito, l’avvisa che c’è qualcosa che non va.
Da un lato abbiamo Cara Dunne, insegnante in aspettativa dopo la rottura del suo fidanzamento e il conseguente annullamento del suo matrimonio. Una donna che si sente come:
“una valigia sgangherata e rotta. Come lei. Oddio, pensò, sono proprio un clichè
e dall’altra Fiona Heffernan che, invece, aveva già fissato la data delle nozze.
Tutte e due sono state trovate morte con indosso degli abiti da sposa che, però, non sono i loro. Perché? Che significato hanno?
A complicare il quadro di La verità sul caso Cara Dune, ecco il primo colpo di scena: la figlia di Fiona è scomparsa… dov’è finita Lily? L’assassino vuole uccidere anche lei?
Ed è così che in una Ragmullin imbiancata si avvicendano una serie di personaggi che entrano prepotentemente nella storia, portando con loro ambiguità e segreti perché:
“l’esperienza le aveva insegnato che, di solito, quella verità veniva svelata a suon di colpi di scena e, più spesso di quanto non si credesse, era coperta di bugie
E Lottie, di chi può fidarsi se ogni testimone o persona implicata nella storia ha dei segreti che fa di tutto per tenere nascosti? Può fare affidamento sui colleghi? Nemmeno, perché la sua squadra sta andando in pezzi e al suo interno, forse, si nasconde un traditore.
In un alternarsi di personaggi che entrano prepotentemente in scena con i loro misteri e le loro storie personali, la Gibney accompagna il lettore verso la verità.
L’intreccio de La verità sul caso Cara Dune è coerente, i colpi di scena sono ben dosati e, di conseguenza, l’attenzione del lettore rimane sempre alta.
I protagonisti sono ben caratterizzati. Del resto, chi ha letto altri romanzi della Gibney, sa benissimo quanto lei sia brava a tratteggiare i personaggi sia dal punto di vista fisico che psicologico.
Un piccolo particolare per chi ama la serie di Lottie Parker: in questo capitolo, le vicende personali della protagonista sono poco sviluppate, quindi il giallo scorre come l’acqua di una cascata.
Traduzione: Laura Miccoli
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Anno pubblicazione: 2023
Patricia Gibney è nata in Irlanda. La serie incentrata sul personaggio di Lottie Parker è diventata un caso editoriale, con oltre 2 milioni di copie vendute e traduzioni in numerosi Paesi.
La Newton Compton ha pubblicato L’ospite inatteso, Le ragazze scomparse, Uccidere ancora, Nessun luogo è sicuro, I bambini silenziosi, Un alibi di ferro e La verità sul caso Cara Dunne.