I fiori della morte
Recensione di: Elisa Toninelli
TRAMA:
La prima indagine del commissario Rinaldi. Brunico, Trentino-Alto Adige. Una serie di omicidi sconvolge il comune universitario. Il killer agisce lasciando dietro di sé i corpi senza vita di giovani donne. L’assassino non si limita a ucciderle, ma depone i cadaveri nudi nelle fonti d’acqua, circondandoli di fiori. A investigare è il commissario Alfredo Rinaldi, un uomo profondamente ferito che ha lasciato la sua città, Bari, insieme al passato che però continua inesorabile a seguirlo ovunque.
Ad affiancarlo nelle indagini c’è la neoarrivata profiler, Elena De Benedetti Riari, che ha trent’anni e un animo tormentato. Gli ostacoli e le false piste non mancano e l’assassino sembra essere sempre un passo avanti rispetto alle forze dell’ordine. Riuscirà il commissario Rinaldi a trovare e fermare il serial killer prima che compia un altro omicidio?
«Il tempo fermava ogni cosa, i vivi e i morti. Così era ottobre, un mese di morte, un mese di attesa. Un mese in cui gli ultimi brevi bagliori della bella stagione lasciavano il passo alle lunghe dita del freddo che avvolgevano ogni cosa. La notte aveva lasciato al giorno uno dei primi sottili manti di brina ghiacciata, che di lì a poco si sarebbe sciolta sotto il sole tiepido. Il paese iniziava a svegliarsi. I vivi uscivano dal buio delle loro case. I morti rimanevano sottoterra, mentre uno di essi galleggiava sulla riva ghiacciata del lago, avvolto dai fiori.»
RECENSIONE:
Vittorio Colitta pubblica il suo romanzo d’esordio “I fiori della morte” con la Newton Compton editori.
La storia è ambientata a Brunico, comune italiano in Trentino Alto Adige, dove il protagonista, il commissario Alfredo Rinaldi, si trova a dover indagare sulla morte misteriosa di alcune ragazze del posto. Gli eventi si sviluppano in un lasso di 10 giorni, dal 17 al 26 ottobre, periodo in cui l’autunno comincia a cedere il passo al freddo dell’inverno. La descrizione dei posti in cui si svolge la vicenda è molto particolareggiata, e denota ricerca e studio del posto da parte dell’autore, Vittorio Colitta.
L’equilibrio della squadra del commissario Rinaldi verrà destabilizzato dall’introduzione nel team della profiler Elena De Benedetti Riari. I due si troveranno a dover collaborare insieme per dipanare il mistero che aleggia sul ritrovamento dei corpi di ragazze immerse in specchi d’acqua, nude e circondate da viole, margherite e ruta, i fiori della morte.
In questo primo romanzo di Vittorio Colitta ci possiamo fare un’idea generale del commissario Alfredo Rinaldi. Veniamo a conoscenza degli eventi che lo hanno portato a spostarsi da Bari, sua città d’origine, a Brunico. Nonostante la curiosità che fa nascere in noi questa vicenda esterna alla storia principale, l’attenzione resta ferma sul caso delle ragazze uccise, accompagnando il lettore pagina dopo pagina alla ricerca di risposte e della verità che si cela dietro questi strani omicidi. Le tematiche toccate non sono particolarmente ricercate, ma il lettore resterà piacevolmente sorpreso della piega che prenderanno le indagini verso la fine della storia.
“I fiori della morte” è un libro di cui la lettura risulta scorrevole e lineare, ma ahimè qualche refuso rischia di comprometterne la fluidità. Anche l’utilizzo di termini un po’ troppo aulici allontana provvisoriamente in alcuni casi il lettore, alla ricerca del significato degli stessi, non permettendo alla storia di catturare completamente chi approccia il testo. La storia è raccontata da diversi punti di vista, permettendo al lettore di conoscere meglio anche gli altri personaggi della squadra e rendendo dinamico l’approccio all’opera.
Il finale è ben strutturato e porta il libro a una conclusione lineare e chiara, senza margine d’errore. Resta tanta curiosità in primis per la figura di Alfredo Rinaldi, e di conseguenza delle varie figure che gli gravitano attorno.
In conclusione, “I fiori della morte” di Vittorio Colitta è un libro che saprà intrattenere il lettore che vuole approcciarsi a un’opera con una storia piacevole, non troppo intricata e che porta a una fine soddisfacente, nonostante alcuni refusi possano abbassare un po’ il livello della lettura.
Editore: Newton Compton editori
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 2025
AUTORE:

Vittorio Colitta ha venticinque anni, vive e studia a Bari dove sta per conseguire la laurea magistrale in Filologia Moderna. I fiori della morte è il suo romanzo d’esordio.