Le notti della morte blu
Recensione di: Simona Martignetti
TRAMA:
Primavera 1832: la paura corre per le vie di Parigi. Un’epidemia di colera, subito ribattezzato «morte blu» per la cianosi che colpisce i corpi poco prima del trapasso, sta devastando il poverissimo quartiere di Saint-Merri. Eppure il colera non è l’unico timore dei parigini inorriditi: tre cadaveri vengono ritrovati a breve distanza l’uno dall’altro, diversamente mutilati. Tutte le vittime erano già state colpite dalla malattia, quindi l’assassino ha anticipato di poco una morte «naturale».
Ma chi mai può essere in grado di estrarre di volta in volta dai corpi un polmone, il fegato o i reni, e soprattutto perché? Nella città della Monarchia di luglio, una città di nebbia e rancore, si muove un’ombra che solo l’ispettore Valentin Verne può fermare, l’uomo in cui un passato mostruoso si mescola alla passione per le ultime conquiste della scienza e della medicina. Incaricato da Vidocq, ex celebrità criminale e ora capo della Sûreté, di indagare su quello che più che mai è un caso per l’Ufficio degli affari occulti, l’ispettore non tralascia alcuna pista: dai complotti che vedono i ricchi avvelenare l’acqua dei poveri, ai piccoli traffici che animano i bassifondi, fino alla prostituzione.
Tuttavia, seppur affiancato da nuovi compagni – Tafik, un mammalucco ex soldato delle armate napoleoniche, e l’amata Aglaé –, Verne non riesce a dimenticare l’oscura presenza del Vicario, il fantasma che aleggia sulla sua vita, la cui identità da sempre brama di svelare. Nel terzo volume della serie L’Ufficio degli affari occulti, Éric Fouassier dà vita a un romanzo rocambolesco e macabro, in cui l’orrore del soprannaturale incontra quello, profondissimo e assai più terrificante, che alligna nel cuore degli uomini.
RECENSIONE:
Le notti della morte blu è il terzo volume della fortunata serie “L’ufficio degli affari occulti”, che vede come protagonista l’ispettore Valentin Verne. Era stato preceduto da L’ufficio degli affari occulti e Il fantasma del Vicario , di cui trovate una recensione sul nostro blog. Anche se fa parte di una serie, il romanzo può essere letto indipendentemente poiché i riferimenti ai precedenti volumi sono minimi e vengono sempre spiegati tramite note a margine.
È passato un anno da quando abbiamo lasciato l’ispettore Valentin Verne e adesso, nella primavera del 1832, Parigi si trova ad affrontare una nuova serie di omicidi misteriosi. La causa sembra essere la “morte blu” a cui fa riferimento il titolo, ossia l’epidemia di colera che dilaga in città, soprattutto tra i ceti più bassi della popolazione. Ma la vera causa di questi decessi potrebbe essere ben più macabra…
In questo giallo storico, Éric Fouassier riesce a creare un’ambientazione realistica, mescolando personaggi realmente esistiti ad altri di fantasia, e supportando la vicenda con rigorose informazioni mediche sulla sintomatologie e le politiche di profilassi. Così facendo, la storia sembra uscire dalle pagine, coinvolgendo il lettore in un vortice di emozioni. Ci imbatteremo nel personaggio di George Sand, giornalista intelligente e a suo modo sovversivo, che incarna il pensiero femminista e socialista. Altro personaggio storico è Vidocq, ex galeotto ora collaboratore e uomo di mano di Verne.
Calandosi nelle atmosfere del tempo, Fouassier nel suo “Le notti della morte blu” sceglie un registro linguistico medio, non complesso ma altisonante, che rimanda a quella prosa vivida ma al contempo dettagliata tipica dei classici francesi. Si pensi a Victor Hugo e alle sue descrizioni nei Miserabili, ma anche a Patrick Süskind e al suo Profumo. Quest’ultimo, in particolare, sembra essere stato d’ispirazione per Fouassier nella descrizione degli orrori degli omicidi e nell’utilizzo dei cinque sensi.
Proprio la centralità dei sensi è il punto di forza di questo libro. Nel racconto spiccano gli odori nauseabondi dei cadaveri in putrefazione e degli ambienti cittadini dove vivono masse abbrutite dall’ignoranza e dalla povertà. Sullo sfondo, c’è il contrasto politico e sociale tra lo sfarzo delle classi abbienti e la miseria del popolo.
La bravura dell’autore sta nel combinare, in un connubio perfetto, i personaggi ed il contesto storico e sociale. Non stupisce che Éric Fouassier abbia vinto il premio Maison de la Presse nel 2021.
Le notti della morte blu non è solo un giallo storico, ma è un romanzo a tutto campo sullo spaccato della società parigina dell’Ottocento. Soddisfa chi cerca storie che esplorino la psicologia dei personaggi, le relazioni interpersonali e amorose; strizza l’occhio a chi cerca un romanzo storico accurato, e parla a chi ha voglia di mettersi in gioco e diventare ispettore al fianco di Valentin Verne.
Traduzione: Maddalena Togliani
Editore: Neri Pozza
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 2024
AUTORE:

Éric Fouassier è nato nel 1963, è professore universitario, membro dell’Accademia Nazionale di Farmacia e Cavaliere della Legion d’Onore. Ha scritto diversi romanzi e racconti. L’Ufficio degli affari occulti (Neri Pozza 2022), il primo romanzo della serie con protagonista l’ispettore Valentin Verne, ha vinto il premio Maison de la Presse nel 2021. Il secondo volume, Il fantasma del Vicario, è uscito presso Neri Pozza nel 2023.