Morte in Cornovaglia di Daniel Silva

Morte in Cornovaglia
Un intrigo tra arte e mistero, immerso nella suggestiva cornice della Cornovaglia.

Morte in Cornovaglia

Recensione di: Laura Ferrari

TRAMA:

Provetto restauratore e spia leggendaria, Gabriel Allon è a Londra per partecipare a un ricevimento alla Courtauld Gallery in onore del ritrovamento di un autoritratto rubato di Vincent van Gogh. Ma quando un amico del Devon e la polizia della Cornovaglia chiedono il suo aiuto per risolvere uno sconcertante caso di omicidio, si ritrova suo malgrado a dare la caccia a un nuovo avversario, potente e pericolosissimo. La vittima è Charlotte Blake, una professoressa di Storia dell’arte di Oxford.

L’omicidio sembra opera di un serial killer che da tempo terrorizza le campagne della Cornovaglia, ma ci sono parecchie cose che non tornano, prime fra tutte un cellulare che non si trova e delle misteriose lettere che la donna ha lasciato scritte su un bloc-notes nel suo studio… Gabriel scopre ben presto che la professoressa Blake era sulle tracce di un Picasso rubato di valore inestimabile, così si mette alla ricerca del quadro come solo lui può fare: armato di sei tele impressioniste dipinte di suo pugno e affiancato da un team di collaboratori che comprende una violinista di fama mondiale, una bellissima e inafferrabile ladra e un letale sicario che è diventato un agente segreto britannico.

RECENSIONE:

Morte in Cornovaglia è un thriller che mescola arte, spionaggio e mistero.

Il protagonista, Gabriel Allon, ex agente israeliano e restauratore d’arte, si trova coinvolto in un’indagine che ruota attorno all’omicidio di una professoressa di storia dell’arte e alla scomparsa di un prezioso Picasso. Ciò che sembrava un semplice crimine si trasforma presto in un intrigo internazionale, portando Gabriel in un viaggio ricco di suspence e pericoli.

Sebbene la trama sia ben delineata, ma la prima metà del libro può risultare un po’ difficile da seguire a causa dell’elevato numero di personaggi e delle molteplici informazioni fornite lungo la narrazione. Quest’abbondanza di personaggi può far perdere il focus della storia e rallenta in parte il ritmo narrativo. Inoltre, la rappresentazione di luoghi esclusivi, hotel di lusso, auto costose e ambienti altolocati, potrebbe non risultare coinvolgente per tutti i lettori, dando l’impressione di un mondo distante, quasi inaccessibile, cosa che potrebbe creare in alcuni un certo distacco emotivo. Al contrario, gli amanti delle spy story alla James Bond apprezzeranno proprio questo tipo di ambientazione.

Dopo la prima metà di “Morte in Cornovaglia”, la vicenda prende slancio e il ritmo diventa più serrato e avvincente, con colpi di scena ben orchestrati che tengono alta la tensione. L’indagine di Gabriel diventa sempre più intricata, intrecciandosi con segreti del mercato nero dell’arte e con pericolosi giochi di potere. Ciò permette all’autore di catturare l’attenzione del lettore fino alla fine della storia.

Uno degli elementi più riusciti è sicuramente l’ambientazione in Cornovaglia, con i suoi paesaggi affascinanti e la sua atmosfera quasi malinconica. Questa regione diventa un vero punto di forza del romanzo, rendendo la lettura piacevole anche nei momenti più lenti della trama. Inoltre, lungo la vicenda il lettore viene trasportato in un vero e proprio viaggio letterario attraverso alcune delle città più affascianti d’Europa. Questi continui spostamenti non solo arricchiscono la narrazione, ma donano alla storia un respiro, rendendola ancora più avvincente.

Daniel Silva è maestro nel descrivere con precisione e attenzione ai dettagli ogni ambientazione, permettendo al lettore di sentirsi parte della scena, quasi come se potesse passeggiare tra le scogliere della Cornovaglia o le strade di Parigi. La sua scrittura è elegante, ricercata e al tempo stesso scorrevole.

Altro punto di forza di “Morte in Cornovaglia” è l’elemento artistico. Il mondo del restauro, della compravendita illecita di opere d’arte e dei falsi di grande valore è raccontato con grande realismo e maestria, rendendo la trama interessante tanto per gli appassionati di arte e storia che per il lettore medio.

In sintesi, questo romanzo risulta convincente per la grande capacità di Silva di intrecciare realtà e finzione, amalgamando in maniera omogenea tanto gli elementi legati al mercato nero dell’arte che quelli relativi allo spionaggio internazionale.

Traduzione: Seba Pezzani

Editore: HarperCollins Italia

Pagine: 416

Anno di pubblicazione: 2025

AUTORE:

Daniel Silva

Daniel Silva è un autore statunitense. Considerato tra gli i migliori scrittori di spionaggio della narrativa contemporanea, i suoi romanzi, capaci di intrecciare tensione, storia e geopolitica, hanno conquistato i lettori di tutto il mondo, scalando regolarmente la classifica dei bestseller del New York Times. Dopo aver lavorato come giornalista per la United Press International e come produttore alla CNN, Silva ha esordito nella narrativa con The Unlikely Spy (La spia improbabile, Mondadori 1997), un thriller ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale che si è subito imposto nella top 20 del New York Times. Nel 2001 ha dato vita al personaggio che lo ha reso celebre: Gabriel Allon, restauratore d’arte e agente segreto israeliano.

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