“La notte ha il suo profumo” di Marco Azzalini

La notte ha il suo profumo
“Credevo di conoscerlo, anche nel profondo. Invece delle persone forse non si sa mai niente per davvero, e si capisce ancora meno.”

La notte ha il suo profumo

Recensione di: Barbara Casavecchia

TRAMA:

Padova, agosto 2023. Un cadavere malconcio spunta dall’argine di un canale. Sembra la fine violenta di un clochard, ma uno strano testamento collega l’omicidio a un sanguinoso attentato degli anni Settanta, che per tutti ha un colpevole, morto nell’esplosione della bomba che portava con sé.

Per venire a capo di un caso che ne riapre un altro, il vicequestore Carlo Oriani e la sua squadra dovranno fare i conti con un mistero durato cinquant’anni, una serie di delitti che sparigliano le carte, una strage mai superata, la Padova livida degli Anni di Piombo e la città di oggi ancora prigioniera del passato; ma anche un gruppo di amici legati da un segreto indicibile, una canzone indimenticata, un amore spezzato, in una tensione crescente e ineluttabile che condurrà a un epilogo amaro e sorprendente, dove niente e nessuno sarà risparmiato.

RECENSIONE:

La notte ha il suo profumo di Marco Azzalini è il romanzo vincitore del premio NebbiaGialla 2024 per la sezione romanzi inediti.

La storia inizia nell’estate del 2023 con il ritrovamento di un cadavere sul Canale di San Gregorio, vicino Padova. Quello che inizialmente appare come un semplice incidente si rivela essere il tassello di un omicidio legato a un attentato terroristico avvenuto in quella stessa città nel lontano 1974, in concomitanza con le manifestazioni per il quinto anniversario della strage di Piazza Fontana.

Il vicequestore Oriani viene richiamato dalle ferie per seguire il caso, coadiuvato dall’ ispettrice Cinzia Cartia, dal sovraintendente Guido Carminati e dalla giovane giornalista Sara Lamberti.

Le indagini partono a seguito della lettura del testamento olografo della vittima, un uomo che sembrava vivere in povertà ma che, sorprendentemente, ha lasciato sei milioni di euro alle famiglie delle vittime della strage. Di questa somma, due milioni sono stati destinati alla famiglia del giovane accusato di essere l’attentatore.

“Lo sai. In genere bisogna capire chi sia l’assassino, qua fatichiamo a capire chi fosse il morto, maledizione.”

La svolta nelle indagini arriva con la morte “accidentale” di Paolo Catena, un uomo considerato il “matto del paese”, noto per raccontare da sempre i fatti accaduti all’epoca dell’attentato senza essere creduto, proprio perché ritenuto poco lucido. Tuttavia, dopo la divulgazione del testamento, le sue parole assumono una nuova rilevanza: le sue presunte farneticazioni sembrano ora più credibili, sollevando il sospetto che fosse diventato un testimone scomodo.

L’inchiesta porta Oriani a indagare su un gruppo di ex studenti del Patavium, un prestigioso collegio cattolico guidato da Monsignor Barba. Tutti sembrano avere qualcosa da nascondere, specie coloro che si sono allontanati dalla città, preferendo vivere altrove dopo i tragici fatti del 1974.

L’indagine, nonostante la reticenza e l’omertà di tutte le persone coinvolte, porta pian piano alla luce un complicato intreccio di poteri nascosti, ricatti e verità scomode.

“Maledizione, più andiamo avanti e più mi convinco che la chiave di tutto stia nel silenzio dei sottintesi”

Uno dei maggiori punti di forza del romanzo è la sua capacità di intrecciare la dimensione investigativa con una riflessione profonda sulla storia, anche se, come sottolinea Marco Azzalini nelle note a margine, “La notte ha il suo profumo” non è un giallo politico.

Altra nota positiva è la presenza di un sottofondo musicale che accompagna l’intero romanzo, a partire dalla celebre canzone di Lucio Dalla “Cara” che contiene il verso che dà il titolo al romanzo, ma anche Fabrizio De André, Brian Eno e Frank Duval.

La notte ha il suo profumo e puoi cascarci dentro

Che non ti vede nessuno

Ma per uno come me, poveretto

Che voleva prenderti per mano e cascare dentro a un letto

Che pena, che nostalgia

Non guardarti negli occhi e dirti un’altra bugia

Ed è proprio questo verso che dà il senso all’intero romanzo e diventa il filo conduttore della narrazione, evocando il tema della solitudine e della ricerca della verità in un mondo che preferisce ignorare il passato.

La notte ha il suo profumo è un romanzo imperdibile per gli amanti del noir d’autore, capace di lasciare un segno profondo, perfetto per chi cerca una storia intensa, ricca di vita e umanità, senza filtri né compromessi. Un’opera che non si limita a intrattenere, ma invita alla riflessione, raccontando con audacia le contraddizioni di un’epoca e di un territorio. Merita di essere letto e discusso per la sua qualità narrativa e per la profondità con cui esplora le ombre del passato.

Editore: Laurana Editore – Collana Calibro 9. Gialli & noir

Pagine: 344

Anno di pubblicazione: 7 febbraio 2025

AUTORE:

Marco Azzalini

Marco Azzalini vive a Treviso con la sua famiglia. Professore all’Università di Bergamo, è autore di numerose pubblicazioni e di racconti gialli e noir. Ha vinto i premi I sapori del Giallo 2023 e Spoleto Noir 2023, ha ottenuto il secondo posto al premio Scerbanenco Lignano 2023, il secondo posto al premio Spoleto Noir 2024, ed è stato finalista al premio Gran giallo città di Cattolica. La notte ha il suo profumo ha vinto il premio NebbiaGialla 2024, sezione romanzi inediti.

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