Il colpo che mancò il bersaglio
È un giovedì come tanti, uno di quelli in cui tutto sembra svolgersi all’insegna della normalità. Tranne che, per il Club dei delitti del giovedì, i guai sono sempre in agguato. Un personaggio della televisione locale, a caccia di un titolo forte per l’apertura del telegiornale, si mette in contatto con i nostri quattro protagonisti, che stanno indagando sul presunto suicidio di Bethany Wate, precipitata mentre era a bordo della sua auto da una strada di montagna, il cui corpo non è mai stato trovato. Nel frattempo Elizabeth, uno dei quattro membri del Club, viene avvicinata da un uomo che ha una proposta per lei: o accetta di uccidere una certa persona o sarà lei a morire… Mentre Elizabeth è alle prese con la sua coscienza (e una pistola), la banda e i suoi improbabili nuovi amici, tra cui star della tv, riciclatori di denaro ed ex colonnelli del KGB, cercano di risolvere il mistero. Riusciranno a catturare il colpevole e a salvare Elizabeth prima che l’assassino colpisca di nuovo? L’ultima indagine di una banda di vecchietti arzilli, investigatori
RECENSIONE
È sempre piacevolissimo tornare nei posti in cui si è stati bene e le pagine di Richard Osman sono, senza dubbio, uno dei miei posti letterari preferiti. Dopo aver conosciuto Elizabeth, Joyce, Ron e Ibrahim ne “Il club dei delitti del giovedì”, un club particolare composto da quattro pensionati che si divertono ad analizzare casi irrisolti, ho continuato la loro conoscenza in un secondo e incredibile capitolo “L’uomo che morì due volte”, dove le atmosfere si sono fatte decisamente adrenaliniche; in questo terzo libro della serie, l’autore ha continuato a regalarmi momenti esilaranti e conoscenze tecniche interessanti su metodi investigativi, settori speciali delle forze dell’ordine e omicidi irrisolti dai connotati davvero interessanti.
«Tenete duro, arrivo più veloce che posso. Vi serve che vi porti qualcosa?» «Sì, grazie, caro. Potrebbe portarmi un thermos di tè e una pistola?»
La cosa che mi lascia sempre entusiasta è lo stile ironico e delicato con il quale vengono affrontati temi scottanti e situazioni ai limiti della legalità. Un perfetto esemplare di ‘cozy crime’ in grado di appassionare tutti gli amanti del giallo, ma anche i lettori che non amano gli ambienti splatter o polizieschi, pur cercando comunque una lettura stimolante e con degli enigmi da risolvere.
Ognuno dei quattro protagonisti dà il suo contributo unico alla trama: Elizabeth è la mente principale del club, Ron è quello che più ama l’azione, Joyce sembra una nonnina inoffensiva, ma con i suoi modi pacati è quasi più “letale” di Elizabeth, e Ibrahim è la parte più razionale del gruppo. Adoro anche la coppia di agenti di polizia, Chris e Donna, che li affiancano e che danno un senso di legalità alle loro azioni, benché al limite del consentito.
Il mio consiglio è di leggerli in ordine, in quanto soprattutto questo libro è strettamente collegato alla trama del secondo e finireste per non apprezzarlo pienamente, senza conoscere il precedente.
Sono certa che resterete anche voi affascinati da questa banda improbabile e dalla loro passione per il crimine!
Traduzione: Roberta Corradin
Editore: Sem
Pagine: 368
Anno pubblicazione: 2022
AUTORE
Richard Osman è un presentatore televisivo, regista, produttore, e autore inglese. Nel 2020 debutta come scrittore con Il club dei delitti del giovedì (SEM, 2020) che lo lancia in breve tempo ai vertici delle classifiche inglesi e i cui diritti sono stati acquistati da Steven Spielberg per un adattamento cinematografico. Al primo romanzo sono seguiti, L’ uomo che morì due volte (SEM, 2021) e Il colpo che mancò il bersaglio (SEM, 2022).