La festa di compleanno
Campi, filari di alberi e strade provinciali, qualche fabbrica abbandonata e pugni di case abitate dai pochi agricoltori che decidono di non cedere alle sirene del posto in banca in città.
In uno di questi borghi – due case, più una terza in vendita, e una stalla – abitano Patrice e Marion con la figlia Ida e, accanto, una pittrice parigina ritiratasi in campagna: Christine.
Aria eccentrica, capelli rosso fiamma e tutto l’anticonformismo d’ordinanza del parigino trasferito nella Francia profonda.
In questo micromondo irrompe un bel giorno non soltanto un terzetto di personaggi inquietanti, ma il passato di Marion. È il giorno del suo compleanno e il marito e la figlia le organizzano una festa a sorpresa.
Ma la festa non si farà, l’arrivo prima di Christophe, poi di Tartaglia e infine di Denis, manderà all’aria i programmi in un crescendo di tensione e di terrore degno, con il procedere della storia, di un ottimo thriller.
Ci sarà sangue e ci saranno colpi di pistola e un finale forse aperto in cui tutti saranno un po’ colpevoli e un po’ vittime, ma senz’altro protagonisti di una specie di terribile catarsi.
RECENSIONE
Patrice, Marion e Ida Bergogne, una famiglia come tante, conducono una vita piuttosto tranquilla in una frazione di un piccolo borgo della campagna francese.
Sveglia all’alba per Patrice, allevatore di bestiame e produttore di latte, uomo rozzo, di nessun fascino e di poche pretese.
Innamorato della bella moglie e, dopo tanti anni, ancora incredulo di averla incontrata e convinta a sposarlo, disposto a tutto pur di vederla felice: almeno questo è ciò di cui è convinto.
Marion, bella, solare, sicura di sé, dal carattere forte e combattivo.
Lavora in una tipografia in cui dà prova non solo di essere molto creativa, ma anche capace di risolvere problemi, di fare gruppo e di creare quell’atmosfera gradevole che sul lavoro consente a tutti i colleghi di dare il massimo.
Tanto è allegra e briosa in ufficio e con le amiche, tanto Marion è sopraffatta dalla vita familiare e dalla noia di un ménage con un marito dal quale si sente sempre più distante.
Ida, dieci anni, la beniamina dei suoi genitori.
È una bambina molto intelligente, estremamente intuitiva.
È capace di osservare e comprendere con grande acutezza sia le dinamiche interne alla famiglia che i rapporti che mamma e papà hanno costruito con il mondo esterno.
I Bergogne vivono nel casale di famiglia e hanno una vicina.
Christine, detta Tatie, è una donna anziana, ma ancora affascinante.
Pittrice di talento e di una certa fama, ha preferito lasciare Parigi, molti anni prima, per ritrovare se stessa e dedicarsi anima e corpo alla sua arte.
Anticonformista, eccentrica, dai capelli rosso fuoco, Christine ha sempre dato scandalo a La Bassée.
In realtà, nonostante il carattere all’apparenza freddo e spigoloso, è molto affezionata ai Bergogne, soprattutto alla piccola Ida.
La festa di compleanno si apre con due antefatti…
Da qualche tempo Christine riceve delle lettere minatorie che le provocano ansia e molta rabbia, tant’è che, nel primo capitolo, Patrice l’accompagna alla géndarmerie per sporgere denuncia.
Il giorno successivo sarà il quarantesimo compleanno di Marion e bisogna festeggiarlo come si deve.
Patrice e Ida hanno organizzato un dopocena al quale interverranno anche Christine e le colleghe più affezionate di Marion, Nathalie e Lydie.
La festa di compleanno, però, sarà funestata da eventi imprevedibili legati al passato misterioso di Marion.
La presenza inattesa di tre uomini pericolosi, vendicativi e fuori di testa, non potrà che avere conseguenze drammatiche.
Con questa sua ultima fatica, Laurent Mauvignier costruisce un romanzo psicologico forse un po’ prolisso, ma estremamente affascinante, in cui gioca con il tema ricorrente della casa isolata invasa da estranei ostili.
Utilizzando una scrittura complessa, impegnativa, ma nello stesso tempo stimolante, crea una forte tensione fin dalle prime pagine.
La vicenda viene narrata da una terza persona onnisciente con un fraseggio molto ampio, che rifugge dall’uso delle virgolette e mette spietatamente a nudo i protagonisti.
Ne svela i pensieri più segreti, talvolta i più meschini, attraverso un flusso di coscienza.
Un vero e proprio fiume di parole che rischia di travolgere l’incauto lettore.
Eh sì, perché solo un incauto potrebbe affrontare un romanzo di tale complessità a cuor leggero!
Traduttore: Yasmina Mélaouah
Editore: Feltrinelli
Pagine: 448 p.
Anno pubblicazione: 2023
AUTORE
Laurent Mauvignier, nato a Tours nel 1967, è uno degli scrittori francesi più apprezzati dal pubblico e dalla critica.
Ha all’attivo sei romanzi, tra i quali Apprendre à finir (Editions de Minuit, 2000, Prix Wepler e Prix Livre Inter 2001) e Dans la foule (Editions de Minuit, 2006, Prix Fnac).
L’editore Zandonai ha pubblicato in Italia La camera bianca (2008) e Lontano da loro (2009).
Per Feltrinelli è uscito Degli uomini (2010), Storia di un oblio (2011), Intorno al mondo (2016), Continuare (2018) e La festa di compleanno (2023).