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La casa delle ombre di Helen Fields

La casa delle ombre

La casa delle ombre

Elspeth, Xavier e Maggy si risvegliano all’interno di una stanza in un edificio sconosciuto.

Non si sono mai visti prima, non hanno idea di come siano arrivati lì né del perché. L’unica cosa che sanno è di essere stati rapiti da una figura misteriosa, più simile a un’ombra che a un essere umano. Che cosa vuole da loro?

Al caso lavorano Connie Woolwine, psicologa forense americana, e Brodie Baarda, detective della polizia di Londra. Durante le indagini, i due capiscono che il caso potrebbe essere in qualche modo collegato alla morte di una donna di nome Angela.

Dev’esserci un motivo se il colpevole ha preso di mira proprio queste persone tra tutte, e bisogna scoprire qual è prima che sia troppo tardi.

Mentre i tre cercano di districarsi attraverso gli indizi e i segreti celati dai corridoi e dalle stanze della casa in cui sono prigionieri, i due investigatori lavorano febbrilmente per ritrovarli. Ma il tempo sta per scadere, e il sinistro piano dell’Uomo Ombra incombe…

RECENSIONE

Edimburgo è lo sfondo di questo inquietante thriller psicologico.

l centro cittadino era un corpo umano, le strade vasi sanguigni, con poche aeree dedicate esclusivamente agli affari o al commercio. Era una città che su poteva vivere, anziché limitarsi a esistere.

Nel primo capitolo la Fields, ci presenta già il serial killer: Fergus Ariss e ci dice che sta morendo.

Già questa è un’anomalia per un thriller, perché solitamente i serial killer e/o gli psicopatici sono in buona salute, attraenti, mentre Fergus emana quel senso di malattia e di scarsa igiene personale che farebbe impallidire anche la mummia della regina Cleopatra.

Fergus, non riesce a rapire la sua prima vittima: Angela che muore in casa sua in uno scontro corpo a corpo con lo stesso Fergus.

Ma Fergus non si arrende e continua la sua caccia, perché lui deve raccontare la sua storia, la deve mettere in scena.

Ed è così che entra in gioco l’antagonista di Ariss, la criminologa americana Connie Woolwine affetta da acromatopsia, una patologia che non le permette di distinguere i colori e le fa vedere il mondo in bianco e nero.

Viene subito presentata come una donna forte, cinica quanto basta e soprattutto determinata a svolgere il suo lavoro di consulente.

Accanto a lei troviamo l’ispettore Baarda, che rimane spiazzato dal carattere e dagli atteggiamenti della collega americana. Tra i due si instaura subito un feeling lavorativo che li porterà alla risoluzione del caso.

La trama è ricca di colpi di scena ed è un thriller “corale”, perché la storia ci viene raccontata da tutti i protagonisti: lo stesso Fergus, le vittime e i due investigatori.

Ed è proprio nella reazione delle vittime che si trova l’intreccio della storia: ognuna di esse è stata presa perché deve recitare un ruolo, ma mentre nella prima vittima c’è una sorta di rassegnazione e sottomissione, nelle ultime due vittime si scopre un forte istinto di sopravvivenza che darà filo da torcere a Fergus.

La particolarità di La casa delle ombre sta nel fatto che al lettore vengono forniti tutti gli elementi per conoscere la “soluzione”: sappiamo chi è l’assassino, sappiamo perché lo fa, sappiamo come si muove la polizia e quali strategie ha intenzione di attuare; quindi, siamo anche in grado di criticare le loro scelte.

Quello che non sappiamo è come Connie e Baarda arriveranno alla soluzione, quale sarà la chiave di volta per risolvere il caso e soprattutto quando ci arriveranno.

I colpi di scena, quindi, sono inseriti ad arte per dare quel giusto tocco di suspence al lettore, ma a mio avviso la peculiarità è tutto ciò che ruota attorno a Fergus: il come, il perché e il quando è iniziato tutto questo.

Perché, come ci ricorda la Fields:

l’unico fattore scatenante a cui gli esseri umani reagiscono è la paura.

Traduzione: MariaLuisa Amodio
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 384
Anno pubblicazione: 2023

AUTORE

Helen Fields è un’autrice bestseller di thriller, romanzi storici e crime. Ha studiato legge all’Università di East Anglia e alla Inns of Court School of Law di Londra.

Dopo aver lavorato per anni in tribunale, specializzandosi in Diritto penale e di famiglia, ha deciso di fondare insieme al marito una casa di produzione cinematografica, nella quale lavora anche come sceneggiatrice.

Vive a Los Angeles con la famiglia. I suoi romanzi hanno venduto milioni di copie, hanno vinto premi prestigiosi e sono stati tradotti in 20 lingue.

La Newton Compton ha pubblicato il suo romanzo d’esordio, Resti perfetti, La vittima sbagliata e La casa delle ombre.

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