Dove vola la polvere
ll rombo degli elicotteri squarcia il silenzio delle risaie. Poi una raffica di colpi, e il fiume che si tinge di rosso… Trang ha ancora negli occhi l’ultimo bombardamento che ha devastato il suo villaggio, lasciando la propria famiglia senza più niente.
E allora lei e la sorella Quỳnh decidono di andare a Saigon, dove per ragazze carine come loro è facile guadagnare. Basta sedersi nei bar a bere con gli americani. La realtà, però, è molto diversa, e solo l’incontro con un ufficiale sensibile e gentile, che la tratta con rispetto, sarà per Trang una luce di gioia.
Ma di breve durata.
Phong ha avuto una vita durissima. Fin dalla nascita, ha subito i soprusi e le angherie delle persone. Perché lui è «meno della polvere», epiteto con cui vengono insultati i bambini nati dalle relazioni tra soldati americani e donne vietnamite.
E Phong, con la sua pelle nera e i capelli ricci, ha sempre portato le proprie origini scritte in faccia. Eppure, adesso che ha quarant’anni, spera che quel marchio d’infamia possa valere per lui e i suoi figli un visto per gli Stati Uniti. E il suo cammino s’incrocerà con quello di Dan, un veterano tornato in Vietnam per esorcizzare i fantasmi del passato e fare i conti con un segreto che potrebbe distruggere il suo matrimonio…
È stata la guerra a segnare per sempre Trang, Phong e Dan, a costringerli a compiere scelte dolorosissime, che si ripercuotono sulle generazioni successive.
Eppure sono proprio queste scelte a legare i loro destini, a permettere loro di superare le differenze e trovare una lingua comune, nella compassione e nella speranza di un futuro di pace.
RECENSIONE
Nguyễn Phan Quế Mai, scrittrice del libro Quando le montagne cantano, continua a raccontarci ciò che gli abitanti del Vietnam hanno subito durante e dopo la guerra.
Lo fa in maniera romanzata, raccontandoci la vita di tre persone che hanno sofferto e subito traumi profondi.
Trang: ha dovuto sacrificare il suo onore per risolvere i problemi economici della famiglia
Dan: ha trovato in Trang un’ancora di salvezza per scappare, anche solo momentaneamente, dall’orrore che sta vivendo.
Phong: frutto di una relazione sbagliata, verrà abbandonato, subirà maltrattamenti e per tutta la vita si sentirà inadatto.
Nguyễn Phan Quế Mai, per diversi anni, ha intervistato gli amerasiatici nati da madri vietnamite e soldati americani.
La maggior parte abbandonati in orfanotrofi o destinati a vivere per strada, allontanati perché considerati feccia e colpevolizzati perché figli di americani, come se fossero loro gli artefici del male subito.
Ha raccolto le loro testimonianze e le ha riportate in questo libro.
Un libro che parla di prostituzione, razzismo e abbandono ma anche degli effetti subiti dall’agente arancio, un diserbante lanciato dagli elicotteri per fare in modo che i Vietcong non si nascondessero nella vegetazione.
Un libro che ci aiuta a capire il dolore, quello causato dalla guerra, visto sotto due prospettive differenti, quello di chi lo ha causato e di chi lo subito.
Difficile immedesimarsi in certe situazioni e capire come possa reagire la mente, sono situazioni troppo complicate e forti per poter anche solo giudicare.
L’autrice riesce a sensibilizzare il lettore, permettendogli di vivere ciò che per il suo popolo è stato uno tra i periodi più brutti e difficili.
Non è un romanzo crudo perché non affronta il tema in maniera approfondita, si basa molto sui sentimenti e lascia spazio all’immaginazione e alla curiosità che induce all’approfondimento.
La scrittura è scorrevolissima e a tratti molto lineare.
Un romanzo che smuove le emozioni, porta alla riflessione sulla cattiveria dell’uomo e le sue azioni imperdonabili che hanno cambiato la vita di milioni di persone.
Traduzione: Francesca Toticchi
Editore: Nord
Pagine: 384
Anno pubblicazione: 2023
AUTORE
Nguyễn Phan Quế Mai è una scrittrice e poetessa vietnamita.
È conosciuta per aver scritto il romanzo Quando le montagne cantano e per aver pubblicato libri di poesia, narrativa e saggistica in lingua vietnamita e inglese