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Il delitto di Sophie Crows. La prima indagine di Nell Ward di Sarah Yarwood-Lovett

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Il delitto di Sophie Crows. La prima indagine di Nell Ward

Nell Ward sta perlustrando i sotterranei di Manor House, nella tranquilla cittadina di Cookingdean, per studiare l’ecosistema dei pipistrelli della zona. Dei rumori in lontananza la distraggono dal lavoro ma, convinta siano soltanto degli animali, prosegue l’ispezione. Non sa che quel trambusto è collegato a un omicidio.

Poco distante da Nell, infatti, è stata uccisa Sophie Crows, la proprietaria della villa. Quando le forze dell’ordine cominciano a indagare sul caso, Nell diventa subito la prima sospettata: si trovava nei pressi del luogo del delitto, aveva un appuntamento con la vittima e ha molti, troppi segreti da nascondere. Anche il marito di Sophie, David Stephenson, è nell’elenco dei sospettati, ma al contrario di Nell ha un alibi di ferro.

Nel tentativo di scagionarsi dalle accuse, Nell si improvvisa detective insieme al collega Adam, facendo appello alle sue conoscenze scientifiche. Ben presto i due si accorgeranno che le loro ricerche intralciano i piani dell’assassino e che la loro indagine parallela potrebbe causare più guai del previsto.

Un’antica dimora inglese, Manor House; la giovane proprietaria ed ereditiera, Sophie Crows, trovata assassinata al suo interno; i sospetti che convergono tutti su Nell Ward, ecologa, che si trovava a pochi passi dalla scena del delitto e che ha tanto da nascondere, a cominciare dalla sua identità completa; un vedovo apparentemente affranto, che avrebbe un buon movente per assassinare la giovane moglie, ma che ha un alibi inattaccabile…

Questi gli elementi de Il delitto di Sophie Crows che dovrebbero dare vita ad un thriller coinvolgente, appassionante e dal ritmo serrato.

Il condizionale è d’obbligo, leggendo infatti ci si rende subito conto che, nonostante gli ingredienti per la sua riuscita ci siano tutti, qualcosa non ha funzionato nella loro amalgama.

Il risultato è un romanzo scialbo, dove il giallo si mescola al rosa e quest’ultimo colore finisce col prevalere troppo su tutto il resto, travolgendo anche la protagonista, Nell Ward, una nobile in incognito che

preferiva tenersi a distanza dagli altri

a causa di un passato scabroso da nascondere a tutti i costi e che, proprio per questo, non esita a trasformarsi in detective quando si ritrova, suo malgrado, in cima alla lista dei sospettati

se le informazioni raccolte fino ad allora non avevano dimostrato la sua innocenza, doveva trovare qualcosa che indicasse la colpevolezza di qualcun altro

Questa intraprendenza però non riesce a fare breccia nel lettore e non suscita quell’afflato di empatia necessario a un personaggio destinato a inaugurare una serie da protagonista.

Probabilmente ad inficiare la caratterizzazione di Nell è la descrizione fin troppo dettagliata della sua professione di etologa.

I troppi tecnicismi riportati, che possono essere apprezzati solo dagli addetti ai lavori, finiscono col renderla noiosa e priva di appeal.

Tutto questo, accompagnato da un’attenzione eccessiva alle vicissitudini sentimentali dei due protagonisti, spezza decisamente il ritmo deIl delitto di Sophie Crows, pregiudicando l’intreccio giallo e privandolo dell’adrenalina e del pathos necessari a coinvolgere e catturare l’interesse dei lettori, consegnandogli un thriller che di fatto è una promessa non mantenuta.

Traduzione: Elena Vaccaro
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 320
Anno pubblicazione: 2023

Sarah Yarwood-Lovett ha lavorato per sedici anni come ecologa, prima di dedicarsi a scrivere cosy crime enigmatici e divertenti.

Il delitto di Sophie Crows è il primo libro in cui appare Nell Ward, esperta nello studio degli ecosistemi, nonché detective improbabile, che utilizza le sue conoscenze scientifiche per risolvere delitti.

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