,

Mannequin: per Greta e Marlon il delitto è di moda di Erica Arosio e Giorgio Maimone

mannequin

Mannequin

Mentre nell’estate 1965 il mondo acclama i Beatles e si preoccupa per la guerra in Vietnam, a Milano apre la nuova sede della casa di moda newyorkese della stilista italiana Egle Bianchetti.

Dopo la sfilata di inaugurazione, però, la sarta viene trovata morta e tutti i sospetti ricadono subito su Ines, la sua mannequin prediletta.

Greta Morandi fa di tutto per difenderla, scontrandosi con il giudice Nardi e addirittura con Marlon, che ha molti dubbi sull’innocenza della modella.

Tra giornalisti, spionaggio aziendale e il passato della seconda guerra mondiale non ancora dimenticato, niente è come sembra in quello che potrebbe essere l’ultimo caso di Greta e Marlon.

Nuova indagine per l’avvocato Greta Morandi e il suo braccio destro, il detective Mario Longoni detto Marlon.

Siamo a Milano – non ancora la “Milano da bere” del noto spot TV anni ‘80, ma sicuramente una Milano da vestire e da amare.

La vicenda si svolge tra Maggio e Giugno 1965: siamo nell’Italia

senza divorzio, senza possibilità di aborto se non clandestino, dove le donne votano da neanche vent’anni e non occupano nessun posto di potere.  Un Paese in cui esiste ancora il delitto d’onore ed il matrimonio riparatore, dove chi viene dal Sud viene considerato diverso e non in possesso degli stessi diritti dell’uomo del Nord

ma anche in un Paese che ha voglia di crescere e diventare internazionale: in Inghilterra fanno furore le prime minigonne da una parte, i Beatles dall’altra – e parallelamente a Milano arriva la White Eagle, a Maggio e i Fabulous Four al Vigorelli, a Giugno.

Egle Bianchetti è la fondatrice della casa di moda Whyte Eagle; la moda è un settore in grande sviluppo in Europa e da New York Egle, ha deciso di compiere il passo portando oltre oceano, proprio a Milano, le novità dei suoi modelli.

È una donna abituata a comandare e a essere ascoltata, a combattere e vincere, fredda e controllata – e ha organizzato una sfilata che lascerà tutti a bocca aperta, invitando le maggiori personalità milanesi, dal Sindaco di Milano ai giornalisti, e anche Greta e Marlon sono tra il pubblico per assistere a questa nuova meravigliosa collezione.

E già nella prima pagina del romanzo c’è il morto: dopo una inaudita sfuriata tra Egle e la sua prima mannequin Ines Corelli, che avviene proprio davanti all’esigente pubblico milanese, Egle viene trovata cadavere nel proprio appartamento.

La lite con Ines è scaturita dalla scelta compiuta inaspettatamente da Egle circa gli abiti da presentare (si tratta di modelli non di punta) e dal suo tentativo di escludere proprio la migliore mannequin dal palco.

Ines la bellissima, fiera, spavalda, perfetta ed impeccabile come solo la migliore mannequin deve essere, è stata esclusa dalla sfilata, ed all’indomani del rinvenimento del cadavere di Egle ovviamente Milano punta il dito contro la mannequin tutta fascino e sfrontatezza.

Cosa può essere successo in questo epico scontro Eva contro Eva?

Due donne: una giovane ed ambiziosa, l’altra anziana (…)  Hanno successo insieme: lei firma i capi ed Ines li indossa al meglio.  Diventano una squadra vincente, conosciute da tutti come le italiane che hanno fatto fortuna negli Stati Uniti

Ines la mannequin si affida a Greta per la difesa: la “gatta morta” non riesce però a convincere Marlon che, benchè sempre sensibile al fascino femminile, stavolta non si fa blandire dalle moine della bella mannequin – mentre Greta tenta a più riprese di interrogarla e farle confessare quanto accaduto.

La vicenda è piacevolissima da tutti i punti di vista, anzitutto nella descrizione del rapporto tra i due protagonisti Greta e Marlon: lei è il capo, la mente della coppia anche se sembra ancora una fanciulla da proteggere – lui il braccio, quello che si occupa di indagare sul campo, affascinante anche se gli anni passano, divertentissimo quando parla in milanese

non beve più, mangia poco, non fa più l’amore … cosa gli resta?  Pensa.  Pensa tanto

Fra di loro il giudice Umberto Nardi, paterno nei confronti di Greta, che un po’ si prende cura della sua protetta, e un po’ vuole confondere le acque:

Un diavolo! Un principe del foro!  Sa sempre stimolare il dubbio, sa sempre presentare la realtà dando un’altra lettura, quella a lui più confacente

I frequenti flashback tra i capitoli ce lo fanno conoscere a fondo e ci permettono di vivere il passato e i tempi della guerra, rendendo la vicenda più complessa ma ancora più avvincente.

Una menzione anche per “la pasionaria” Elisabetta: è il vento delle novità che serpeggia per Milano, ragazza schietta e modernissima.

Il ritmo del romanzo è serrato, i capitoli brevi – e anche se scopriamo fin da subito chi è il colpevole, la sfacciata regina delle passarelle ha in serbo un colpo di scena sconcertante per l’ultimo capitolo del volume; quindi sarà bello seguire le indagini al fianco di Greta e Marlon, e possibile immedesimarsi alternativamente in costoro o nella bella Ines – tutto dipende dall’età del lettore!

La confessione del killer nulla toglie alla trama, che procede avvincente ad opera delle penne taglienti ed intense dei due autori.

… e poi c‘è una splendida Milano, elegante, prima protagonista della passerella e punto di forza del romanzo: con Marlon si passeggia per le vie, si chiacchera con l’amico panettiere, si assaggiano i piatti tipici della cucina lombarda pagando con le vecchie lire, si ascoltano le meravigliose canzoni dei Beatles… sarà davvero questo l’ultimo capitolo della serie?

Editore: Mursia
Pagine: 248
Anno pubblicazione: 2023

Erica Arosio e Giorgio Maimone sono giornalisti e scrivono a quattro mani dal 2013.

Innamorati di Milano e della sua bellezza discreta, insieme hanno pubblicato una serie di gialli ambientati negli anni Cinquanta e Sessanta, entrando a pieno titolo tra i cantori più appassionati della città.

Per Mursia hanno pubblicato Macerie (2022).

Condividi questo articolo:

Potrebbero interessarti anche: