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L’estate di Sicari di Luigi Galluzzo

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L’estate di Sicari

Sicari, un paese sospeso tra terra e mare. Lea Icardi, scrittrice di successo, viene trovata morta nella sua casa in centro città. Le prime indagini, frettolose e sbrigative, additano come colpevole la giovane fidanzata. Ma è la verità?

Elena Martire, ex commissaria con la gravosa abilità di presentire i delitti, si vede suo malgrado coinvolta nelle indagini, catturata dalla bellezza di Thea e dalla straordinaria somiglianza con Eva, il suo grande amore.

In un crescendo di mezze verità, vicoli ciechi e colpi di scena, Elena si troverà a fare i conti con il suo passato, la sua sessualità e anche le sue idee di giustizia e lealtà. Un intreccio che coinvolgerà scrittori, notai, un editore e una misteriosa ragazza, tutti accomunati da sentimenti incerti e un agire contraddittorio e inconfondibilmente umano.

Con L’estate di Sicari, Luigi Galluzzo firma il secondo volume delle indagini di Elena Martire, a cui nel 2021 aveva dedicato il suo romanzo d’esordio, intitolato I giusti e i peccatori.

Il libro si presenta come un giallo deduttivo ambientato in Sicilia, isola che viene descritta tanto nella sua ricchezza culturale, eno-gastronomica e paesaggistica, che nelle colpevoli mancanze, a cominciare dall’abusivismo edilizio, che ne deturpa il magnifico paesaggio.

La protagonista, Elena Martire, è una ex-commissaria di polizia, che ha abbandonato la divisa dopo i fatti tragici narrati nel precedente romanzo, di cui aimè, l’autore fa un vero spoiling, per cui si consiglia di recuperarlo prima di leggere questo volume.

Elena ha due caratteristiche principali: da un lato una sessualità molto spinta, con un orientamento principalmente ma non esclusivamente omosessuale, e dall’altro la capacità di predire gli omicidi.

Era andata sempre peggio, soprattutto in concomitanza delle sua entrata in polizia. Fin dal primo omicidio, quello di un’anziana prostituta, che aveva sentito il giorno prima. E poi tutti gli altri, a uno a uno, ineluttabilmente. E non era certo un dono, no, era una condanna.

Infatti questa capacità si rivela tanto dolorosa, proprio a livello fisico, come se fossero degli attacchi di un qualche tipo, con forte fitte al ventre, che la lasciano stremata, quanto inutili, nel senso che oltre al generale sentimento di malessere, non forniscono nessun elemento conoscitivo di quanto successo.

Da lì era nata la decisione di fuggire da quella condanna, lasciando la polizia.

Aveva deciso di dimettersi dalla posizione di commissario proprio per uscirne, sperando che così… E invece di nuovo, le sue dannatissime vertigini, le sue premonizioni.

Ma poi, la morte della diva locale, la scrittrice di romanzi rosa Lea Icardi, e l’incontro con la sua fidanzata, la bellissima e conturbante Thea, che casualmente assomiglia come una goccia d’acqua a Eva, il grande amore perduto della ex-poliziotta, e che viene subito accusata dell’omicidio, la spingono a immischiarsi nella vicenda.

A rendere possibile e anzi doveroso il coinvolgimento di Elena, è il modo di condurre le indagini di Armandi, il poliziotto che ha preso il suo posto.

Infatti il suo sostituto colleziona i passi falsi e le imprudenze, arrestando subito la bella Thea senza aver uno straccio di prova, e poi rivelandosi incapace di compiere i più banali atti istruttori, rimanendo così al palo.

Quindi, un po’ per amore, un po’ per metter una pezza all’evidente incompetenza delle autorità, Elena Martire si metterà a indagare, e con lei il lettore, che sarà sempre un passo avanti alla commissaria nello scoprire gli eventi che hanno portato all’atto criminale.

Lo stile piacevole, i tanti riferimenti a poesie e canzoni, che fungono da vero e proprio sfondo musicale alla storia, e la brevità del romanzo, permettono al lettore di rimanere focalizzato nella vicenda, nonostante un finale facilmente prevedibile e una protagonista con una vita amorosa così fluida, da far sorgere alcune perplessità.

Editore: Laurana Editore
Pagine: 240
Anno pubblicazione: 2023

Luigi Galluzzo è nato ad Aragona, in Sicilia, dove ha lavorato come giornalista televisivo fin dal 1984, per l’emittente Teleacras.

Nel 2004 è passato a Mediaset come redattore di Studio Aperto, poi del Tg4.

Dal 2011 lavora per Tgcom24.

Dal 2023 conduce il programma pomeridiano di Rete 4, “Diario del giorno”.

Nel 2008 scrive, con Gaetano Savatteri, l’opera teatrale Un bellissimo novembre.

Nel 2011 compone La solitudine dell’onestà.

Il suo primo romanzo, intitolato I giusti e i peccatori, esce nel 2021 per la casa editrice Augh!

Il secondo romanzo L’estate di Sicari, che racconta il ritorno alle indagini di Elena Martire, esce nel 2023 per Laurana Edizioni.

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