I segreti della casa di Rye Lane
INTERVISTA A CURA DI: Laura Crottini e Giovanna Lauretta
SPAZIO A CURA DI: Laura Crottini
Buongiorno cari lettori, la graditissima ospite del nostro spazio interviste di oggi è Susan Allott con il suo “I segreti della casa di Rye Lane” (HarperClins, 2024) letto e recensito dalla nostra Alessandra Boschini per Thriller Life e che potete trovare QUI.
Susan Allott è una giovane scrittrice britannica già nota in Italia con il suo primo romanzo “Una vita migliore” sempre edito da HarperCollins; vive poco a Sud di Londra con il marito e due figlie e nel 2020 è stata vincitrice di un noto premio britannico per gli scrittori nel ramo del Thriller. Andiamo quindi a conoscerla meglio.
THRILLER LIFE: Un tema presente nel “I segreti della casa di Rye Lane” è quello dei fiumi nascosti della Londra georgiana, da dove è nato questo tuo interesse?
SUSAN ALLOTT: Il fiume Peck scorre nella zona suburbana di Peckham dove vivo e una parte di esso è presente nel parco del quartiere; durante il lock down del 2020 ho iniziato a percorrere quotidianamente il parco e così ho iniziato a scoprire la storia del luogo, proprio la quiete di questo periodo rese la storia di Londra più vicina che mai: potevo immaginare come fosse prima degli aerei e delle macchine quando il sud di Londra era semplicemente una zona rurale.
Da qui sono stata catturata dal fiume Peck – che divenne la mia musa quando scrissi le prime stesure del romanzo. L’idea di un fiume che scorra al di sotto delle strade che percorriamo quotidianamente era incredibilmente inquietante per me, era come se un fantasma della storia di Londra fosse stato spinto sottoterra nella quiete e nell’oscurità e solo ogni tanto – dopo le forti pioggie – allora riemergeva in superficie. Qualcosa di tutto ciò mi diede i brividi e proprio per questo il mio romanzo iniziò a tingersi di oscurità.
Thriller Life: La casa di Rye Lane è il protagonista indiscusso di questo romanzo, quindi ci sorge una curiosità: esiste davvero l’edificio che ha ispirato il tuo romanzo o è frutto della tua penna?
SUSAN ALLOTT: C’è una via di case Georgiane affacciate sul parco di Peckham e dall’ufficio in cui io scrivevo vedevo proprio il retro di queste abitazioni e loro giardini sul retro. Durante la prima stesura di “I segreti della casa di Rye Lane” ho chiesto ad uno dei proprietari se potessi dargli un’occhiata. È stato di vera ispirazione passeggiare per una casa con così tanta storia e così – quando iniziavo a scrivere – la mia immaginazione prese il controllo; proprio per questa ragione la casa nel libro non è propriamente simile a quella da me visitata, ma sicuramente è stata il mio spunto di partenza.
Thriller Life: I personaggi, nonostante il dipanarsi dei secoli, sembrano seguire lo stesso destino, commettendo i medesimi errori, quindi ti chiediamo: tu credi veramente nel destino?
SUSAN ALLOTT: No, non penso di credere nel destino. In questo racconto ho provato ad esplorare l’idea di storia che ripete se stessa attraverso le generazioni. Sono molto interessata all’idea di trauma intergenerazionale: il modo il cui qualcuno possa finire nel trauma dei propri predecessori e passare così il trauma alla nuova generazione.
Ci sono alcune prove che un trama possa esser trasmesso attraverso il DNA, così mi sono chiesta: può una casa trattenere i traumi non risolti delle persone che ci hanno vissuto? Mi piace l’idea che sbagli, bugie e crimini vengano assorbiti dai pori dei mattoni di cui la casa è fatta; per questo gli abitanti della casa commettono gli stessi errori ancora e ancora: hanno assorbito il trauma della casa!
Thriller Life: La letteratura horror e Thriller (e non solo la letteratura, ma anche quando si parla di film e serie TV) è piena di case infestate. In cosa pensi Rye Lane sia riuscita a distinguersi mostrandosi così diversa?
SUSAN ALLOTT: La mia intenzione non era quella di esser originale poiché tutte le belle idee sono già state usate prima; ho scelto di scrivere nell’ambito gotico delle case infestate dove cose brutte accadono e dove gli sbagli del passato corrompono il presente.
Quello che io penso sia importante – più che originale – è l’autenticità per questo ho cercato delle verità a livello emotivo durante la stesura, ho cercato di dare ai miei personaggi sentimenti ed esperienze che suonassero come reali e proprio questo spero che sia passato ai lettori.
Thriller Life: Da cosa è scaturita l’ispirazione per “I segreti della casa di Rye Lane”? Prendi qualche spunto della vita reale?
SUSAN ALLOTT: Ho avuto la prima scintilla di idea per questo libro mentre ristrutturavo la mia casa diversi anni fa; questa esperienza mi ha fatto pensare a quanto la mia casa abbia vissuto durante gli anni e tutte le persone che vi sono passate, proprio come stavo facendo io. Mi ricordo fissare i mattoni scoperti e pensare: “se qualcuno veramente buono o veramente cattivo è passato da qui, quel sentimento se ne sarà mai andato del tutto? “Ma è stato solo molto dopo che ho iniziato a scrivere queste idee su carta mentre ero alle prese con la mia prima novella.
Nel Gennaio 2020 ho assistito ad un incontro in libreria riguardo i fiumi scomparsi di Londra e mi ricordo di aver pensato che quel fiume sotterrato (per via del suo inquinamento che stava facendo ammalare le persone) era la metafora perfetta di come nascondiamo crimini, rimorsi e vergogna e così ho iniziato ad “incastrare” il fiume nel libro.
Thriller Life: Ora una piccola curiosità: c’è un nuovo romanzo in cantiere? Se sì, puoi dirci qualcosa?
SUSAN ALLOTT: Si, ci sto lavorando, ma non voglio dire nulla per il momento, è troppo presto e non vorrei distruggere la mia “bolla creativa”.
Thriller Life: In quanto autrice ti chiediamo: quali sono i tre libri che sono stati fondamentali per te che sia a livello di ispirazione, di emozioni trasmesse o anche solamente come libri del cuore?
SUSAN ALLOTT: Questa si che è una domanda difficile! Ma i tre che mi vengono subito in mente sono anche quelli che mi hanno ispirata mentre scrivevo e che sono – secondo me – fra i migliori che io abbia mai letto:
“Abbiamo sempre vissuto nel castello” di Shirley Jackson
“Stazione undici” di Emily St John Mandel
“Olive Kitteridge” di Elizabeth Strout
Thriller Life: Prima di salutarci quale messaggio o augurio desideri lasciare ai nostri lettori?
SUSAN ALLOTT: Sono veramente entusiasta ed orgogliosa di pubblicare i miei romanzi in Italia! Se vi è piaciuto “I segreti della casa di Rye Lane” vi invito a leggere il mio libro di debutto “Una vita migliore” edito in Italia nel 2021.
Grazie mille!