Il ritorno alla Golden Age del Giallo classico
L’intervista a S.J. Bennett, autrice di Il nodo Windsor e Un problema da tre cani
primi due romanzi cosy della saga dedicata a The Queen Elisabeth II
“ Ho puntato ad inserirmi in quella che è una tradizione letteraria che io faccio risalire ad un’età aurea del genere giallo, adesso cosy crime è sulla bocca di tutti, tutti vogliono quello, gli editori non chiedono altro che quello … è diventato il trend più attuale, quello prevalente e sono orgogliosa di esserne entrata a farne parte ”
Sophia Bennett, autrice inglese profondamente legata alla Famiglia reale dei Windsor,dopo aver scritto diversi libri pluripremiati per ragazzi, ha dato inizio ad una saga mistery per adulti tradotta da Monica Pavani e pubblicata da Mondadori, in cui la Regina Elisabetta veste i panni di un’investigatrice in incognito.
Cresciuta con la valigia in mano e circondata dai libri gialli della mamma, gira il mondo con la famiglia e soggiorna spesso in Italia, dove coltiva non solo l’amore per la lingua italiana, ma anche per la ricchezza del nostro patrimonio artistico.
Consegue un dottorato di ricerca in Letteratura italiana moderna presso l’Università di Cambridge.
Ora vive a Londra, è docente di scrittura e Fellow del Royal Literary Fund. Dopo il successo del primo romanzo della serie, Il nodo Windsor, ambientato all’epoca delle celebrazioni del novantesimo compleanno di Elisabetta II nel castello di Windsor, Sophia Bennett ci porta tra i corridoi di Buckingham Palace, in Un problema da tre cani, dove troviamo la Regina alle prese con un altro caso di omicidio.
Humor e ironia bonaria, stile garbato, ambientazioni accoglienti, scene poco cruenti e un personaggio che investiga sui generis, al di fuori delle forze dell’ordine, coadiuvato da un pool di assistenti più o meno consapevoli di far parte di un’indagine criminale.
Nella vita tranquilla e pacifica del giallo classico il male non vince mai e la giustizia è garantita. Agatha Christie insegna.
Questi i canoni del Cosy crime.
Rimanere entro i confini di questo genere letterario può essere più difficile di quanto si possa immaginare, ma così non è stato per Sophia
Mi è venuto abbastanza naturalmente, perché per tendenza io propendo per il genere comico, i miei primi libri sono lì a dimostrarlo.
Ho anche provato a scrivere dei romanzi letterari poderosi, molto seri, ma non mi riesce, non è proprio la mia vena.
La mia vena è comica.
Tra l’altro mi è sempre piaciuto leggere libri comici, adoro Wodehouse e poi come scrittrice mi piace divertire chi mi legge, cioè viviamo in tempi già abbastanza difficili, ho voglia anche di offrire ai lettori e alle lettrici dei libri che alleggeriscano un po’ l’atmosfera, che possano distrarre, interessare e anche rallegrare.
Il Cosy crime è diventato una sorta di moda nazionale e a me fa molto piacere fare parte di questo filone, ma scrivo cercando di tenere a mente chi sono i miei lettori e le mie lettrici ideali e lì mi viene in mente mia madre, che ha sempre letto moltissimi romanzi gialli.
Certo ogni scrittore sa quanto sia difficile trovare la voce giusta per i suoi personaggi, in questo caso mi ha aiutato, nel primo libro della serie sulla Regina investigatrice, il Principe consorte Filippo di Edimburgo. Ad un certo punto c’è una scena di un dialogo in cui il Principe stesso parla del delitto che è stato commesso e da principio Elisabetta è un po’ infastidita; attraverso lo svolgersi di questo dialogo credo di essere arrivata a trovare la voce giusta.
Devo ringraziare Filippo per l’aiuto che mi ha dato.
Questo cosy crime non era un genere affatto popolare quando ho cominciato a scrivere questi libri nel 2019, però ci sono tanti validi scrittori di questo genere, non solo nel Regno Unito.
Per esempio Richard Osman, che ho incontrato in Francia in un incontro pubblico il mese scorso, ha avuto un enorme successo e al centro del suo libro c’è una Elisabetta che ha ottant’anni, guarda caso… adesso questo del cosy crime è diventato il trend più attuale, quello prevalente e sono orgogliosa di esserne entrata a farne parte. Adesso le Case editrici del Regno Unito non chiedono che questo.
La grande ammirazione per i gialli di Agatha Christie si esprime in molteplici forme nei romanzi di Sophia e il fatto che la Regina abbia solo un anno in più di Miss Marple, che è apparsa per la prima volta sui giornali nel 1927, non sembra affatto una coincidenza.
C’è di più, un potente fil rouge lega le protagoniste dei romanzi della Bennett all’eroina tanto amata di Agatha Christie.
Artemisia Gentileschi, Rozie, Miss Marple e la Regina Elisabetta, sono donne forti, indipendenti, che combattono per essere ascoltate, diventando esempi d’ispirazione per molte donne.
Il tema del libro in fondo è il modo in cui vengono maltrattate le donne e se non maltrattate, trascurate. Prendete ad esempio Hilary Clinton che ha perso le elezioni […] e come le donne di una certa età vengono scartate e ignorate. L’elemento della poca considerazione delle donne di una certa età , che non riescono più ad ottenere i risultati che meritano si è inserito naturalmente nella trama del libro.
Capita a tutte di essere trascurate o ignorate, capita anche a donne potenti, forse anche alla Regina.
L’ultimo libro che ho scritto per la Tate gallery parlava di artiste dimenticate e mi sono dovuta documentare.
Ho visto come Artemisia sia caduta nell’oblio. È stata apprezzata molto, stimata e poi è sparita dalla storia dell’arte. Mi interessava Artemisia come donna e come artista e ho colto con piacere l’occasione per recuperare delle artiste dimenticate.
Recuperare alla storia figure dimenticate, donne e artiste uniche, è il tema centrale della Biennale di Venezia.
Grazie alla curatrice Cecilia Alemani la prospettiva si è spostata su un piano più femminile.
Mi sento come se facessi parte di una sorellanza dice Sophia Bennett.
Il fascino dei Cosy Crime sta anche nelle descrizioni ambientali.
Le storie si svolgono in mondi caldi e umani, che potremmo preferire ai nostri, scrive Sophia sul The Guardian, posti di villeggiatura nella campagna inglese, salottini accoglienti dove rilassarsi davanti ad una tazza di thè, luoghi in cui c’è un vissero felici e contenti e la giustizia è servita , dice Amanda Flowers, giallista e vincitrice del premio Agatha, un cosy è una breve fuga dai problemi del mondo reale.
Windsor prima e Buckingham Palace poi sono luoghi iconici per eccellenza, dove l’ordine e la disciplina regnano sovrani e sono perfetti per un viaggio narrativo lontano dal mondo quotidiano.
Questa ambientazione mi ha attirato molto! Ho dovuto fare delle ricerche per l’ambientazione, ma è un’ambientazione imbattibile! conferma Sophia.
Porre al centro della scena investigativa la Regina Elisabetta è stata una delle idee migliori.
Avevo cominciato a scrivere un giallo, con al centro un cyber detective miliardario, che non mi stava venendo per nulla bene e l’idea della Regina mi è venuta dal nulla, come le idee migliori, anzi forse guardando un episodio della prima stagione di The Crown.
La Regina ha davanti un modellino di un campo di battaglia e prende su un soldatino e poi lo rimette al posto sbagliato ed è una cosa che non sarebbe mai potuta succedere.
Lei è una grande esperta di tattiche militari e quell’errore non l’avrebbe mai fatto, lo so anche grazie a mio padre, che la conosce bene.
Ho capito di conoscere la Regina in realtà molto bene. Io conosco da sempre la Regina, da cittadina britannica e poi mio padre l’ha conosciuta.
Lei è una persona che è sempre sotto i riflettori e nota cose che ad altri sfuggirebbero. Lei sa guardare, è una donna molto curiosa e per condurre le sue indagini si deve appoggiare a persone esperte, può chiedere a tutti ciò che vuole, ma d’altro canto non può essere vista come persona che interferisce con l’operato della polizia e tutto ciò che chiede lo deve chiedere in segreto.
Insomma la struttura del libro era praticamente già fatta
_ Quando ho deciso di scrivere della Regina come detective segreto, volevo esplorare un mondo gestito da una donna guidata da un forte codice morale.
Il tipo di donna che il giorno del suo ventunesimo compleanno avrebbe « la mia vita, lunga o breve che sia, sarà dedicata al vostro servizio» e lo avrebbe fatto davvero _ così precisa l’autrice su The Guardian.
Oggi si è affermata una bella tradizione di inserire persone famose nei romanzi.
Angela Merkel, Caravaggio, Oscar Wilde… è una cosa interessante!
La persona che ho descritto, l’ho descritta con particolare affetto e rispetto.
Ho un rapporto d’affetto con la Regina, da che sono al mondo lei è Regina e sentiremo la sua mancanza quando non ci sarà più:
Registrare fino a che punto arriva la popolarità di questa figura e tramandare nella storia che cosa avrà significato averla avuta come Leader, come figura di prua, una personalità così amata e stimata in tutto il mondo.
Questo è ciò che vorrei rimanesse
ThrillerLife ringrazia Sophia Bennett per la disponibilità, Marina Astrologo per la perfetta traduzione e Anna da Re, responsabile ufficio stampa Mondadori, che ha organizzato l’incontro.
Questo è il momento perfetto per scegliere un bel romanzo poliziesco da leggere.
La narrativa del genere giallo, nel Regno Unito, ha superato per la prima volta la narrativa generale; la gamma delle sfumature mistery sono tantissime, dall’hard-boiler al Legal-thriller, dal Nordic noir alla spy-story, ma i titoli più apprezzati sono quelli che hanno diverse tonalità di leggerezza – i Cosy Crime – che fanno leva sul bisogno di autoprotezione che molti lettori sentono in questo momento.
Oltre alle mirabili riedizioni dei romanzi della Christie, che non sono mai andati fuori catalogo, troviamo in vetta alle classifiche i gialli di scrittori contemporanei del calibro di Anthony Horowitz, che gioca con un editing davvero brillante, ringiovanendo lo spirito british del giallo classico.
Un libro nel libro e un cast di supporto particolarmente variegato rendono questo Whodunit una delizia.
I delitti della gazza ladra e I delitti della bella di notte i suoi titoli più Cosy del momento!
Anche la Germania si rivela grande estimatrice di storie leggere e in cima alle vendite troviamo David Safier, scrittore e autore televisivo di successo, con Miss Merkel e l’omicidio nel castello.
Quando il Cosy diventa Cozy allora le pagine parlano statunitense e il personaggio del momento è quello di Nita Prose, La Cameriera che gareggia in originalità con il giallo post moderno di Janice Hallett, The Appeal, di cui attendiamo con ansia l’edizione italiana.
Tra gli scaffali di gialli italiani il Re incontrastato dell’ironia e della raffinatezza è Camilleri , che con il suo Riccardino chiude una serie indimenticabile, ma i libri ci riservano voci inaspettate tra cui quella di Nora Venturini, che con Paesaggio con ombre ci porta tra le vie Roma, assieme alla tassista più insubordinata che possiate conoscere.
Buon Cosy Crime a tutti!
a cura di Patty Pici