Never Flinch
Recensione di: Federica Salzano, Marta Gargiulo, Michelangela Barba, Silvia Deriu
TRAMA:
Quando il dipartimento di polizia di Buckeye riceve una lettera che minaccia una diabolica missione di vendetta, per l’ispettrice Izzy Jaynes inizia un’indagine oscura e pericolosa. Per fermare chi promette di «uccidere tredici innocenti e un colpevole» come riscatto per «l’inutile morte di un innocente», c’è bisogno della detective Holly Gibney.
Nel frattempo, Kate McKay, attivista carismatica, simbolo di una nuova ondata di femminismo, inizia un tour di conferenze che attraverserà diversi Stati. Mentre le sale si riempiono di sostenitori e detrattori, qualcuno trama nell’ombra per metterla a tacere. All’inizio si tratta solo di piccoli sabotaggi, ma presto il pericolo si fa reale. Holly accetta di fare da guardia del corpo a Kate, tra la difficoltà di difendere chi non accetta protezione e l’accanimento di uno stalker rabbioso che agisce nel nome di una verità distorta.
Le due storie si rincorrono e si intrecciano, tra personaggi nuovi e volti noti, come la leggendaria cantante gospel Sista Bessie e un assassino che ha fatto della violenza il suo culto, in un finale stupefacente che solo un maestro come Stephen King poteva concepire.
Never flinch – La lotteria degli innocenti è una delle prove narrative più intense di Stephen King. Un romanzo che esplora le ombre della giustizia, la rabbia che si fa ideologia e la capacità umana di resistere e trasformare il dolore in consapevolezza. Un’opera che fonde suspense, profondità psicologica e grande intrattenimento, confermando, ancora una volta, la maestria di uno scrittore che non ha mai smesso di esplorare ciò che ci rende umani e ciò che ci rende mostri.
RECENSIONE:
Per tutti gli amanti di Stephen King abbiamo letto con il gruppo di lettura di Thriller Life la sua ultima opera Never Flinch pubblicato in Italia con il sottotitolo “la lotteria degli innocenti”, riferendosi ad un punto preciso della trama.
Nel nuovo libro ritroviamo l’investigatrice privata Holly Gibney, personaggio amato e apparso in sei precedenti opere di King come per esempio Mr. Mercedes (2014), Holly (2023) e The Outsider (2018) …
Come lo stesso King ha ammesso in una sua recente intervista il personaggio di Holly ha subito una significativa evoluzione nel corso degli anni. Iniziata come un personaggio nevrotico e solitario si è gradualmente sviluppata in un’investigatrice privata capace e fondamentale guadagnandosi lo status di protagonista principale.
In Never Flinch, le abilità di Holly vengono messe alla prova mentre assiste la detective della polizia di Buckeye City, Izzy Jaynes, nel fermare un assassino seriale e, contemporaneamente, viene assunta come guardia del corpo per la controversa attivista femminista Kate McKay.
Il romanzo presenta due trame distinte ma interconnesse che convengono in una “conclusione agghiacciante e spettacolare”: la prima riguarda un assassino seriale che si impegna a uccidere “13 innocenti e 1 colpevole” come atto di ritorsione per un uomo incastrato per pedopornografia e ucciso in prigione. Il secondo filone narrativo segue un membro di una chiesa estremista anti- aborto che sta perseguitando e disturbando gli eventi di una popolare autrice femminista e attivista per i diritti delle donne, Kate McKay.
Tra fondamentalismi, egocentrismi e rancori trascinati negli anni, Stephen King ci racconta di una società incapace di empatia, comprensione e perdono, incapace di essere davvero umana e nella quale la soluzione di una tragedia (anzi, due in questo caso) sembra essere nulla più che una piccola pausa in attesa di quella successiva.
Non si può non provare repulsione per l’atroce atto di cinismo che ha portato all’errore giudiziario che scatena i delitti seriali né evitare l’intenso fastidio che scatenano il narcisismo spinto di Kate e la caparbia, ottusa dedizione di Corrie.
Sono davvero inquietanti le radici religiose dell’odio e del massacro.
In mezzo a questa umanità disumana gli unici che suscitano un moto di sincera pietà alla fine sono i “cattivi”, pur con la scia di sangue e morte che si lasciano alle spalle, perché mossi da una sofferenza autentica, quasi palpabile.
Uno sfondo cupo davanti al quale si dipanano i fili della trama che King, sapiente burattinaio, ora tira ora allenta per tenere alta l’attenzione del lettore fino all’ultima pagina con il ritmo incalzante al quale la narrativa nordamericana ci ha da tempo abituati.
Che anche il maestro dell’horror abbia capito che l’orrore, quello vero, è molto meno soprannaturale di quanto si possa pensare?
Stephen King, un nome e una garanzia.
Quasi sempre.
In Never Flinch l’eroina, Holly, ormai arrivata al suo quarto libro da protagonista non riesce a reggere, del tutto, su di sé l’intero peso del romanzo.
Pur essendo presenti diverse sottotrame, è chiaro che da lei ci si aspetti quel quid in più che non è emerso.
Probabilmente sarebbe stato opportuno inserire anche un “recap” riassuntivo su di lei e sulla sua storia, cosa che non ritroviamo nel libro e che diventa, di fatto, godibile solo per i lettori che già la conoscevano e hanno avuto modo di seguire tutta la sua evoluzione.
Non gioca a favore del libro nemmeno l’idea delle molteplici sottotrame a cui abbiamo accennato sopra, per la maggior parte del tempo la narrazione appare confusionaria e si fa fatica ad entrare nel vivo delle varie storie.
I fan più sfegatati di Stephen King potrebbero trovarsi un po’ disorientati per questa leggera virata nel suo stile narrativo. Il maestro dell’horror, dà vita ad un’opera che ci racconta attraverso la voce e il vissuto di alcuni dei protagonisti, le perversioni alle quali può arrivare la mente umana in contesti familiari e societari complessi.
In Never Flinch, Stephen King ci fa entrare appieno in un racconto in cui due menti folli viaggiano in parallelo sprigionando quella malvagità mista a convinzione del giusto che porterà Holly e suoi amici a combattere un nemico che sembra irraggiungibile.
L’unica nota negativa sono le ultime frasi scritte a conclusione del romanzo che danno un po’ la sensazione di forzatura nella chiusura della storia e poca credibilità nel finale.
Cosa rende, allora, Never Flinch interessante? Le tematiche inserite.
Stephen King ama dar voce alle sue idee, pensieri e convinzioni attraverso i personaggi e le storie che crea e questo libro non fa eccezione: sicuramente gli spunti di riflessione sugli errori giudiziari, e le conseguenze disastrose a cui portano, o sull’aborto, altro tema scottante a livello etico, saranno molte e porteranno i lettori a rivalutare le proprie convinzioni.
Si tratta di un thriller puro quindi tutti i fan dello Stephen King maestro dell’horror e del paranormale dovranno fare i conti con un’altra versione del proprio beniamino.
Traduzione: Luca Briasco
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 512
Anno di pubblicazione: 2025
AUTORE:

STEPHEN KING è l’autore di bestseller mondiali che hanno venduto centinaia di milioni di copie e hanno ispirato registi di culto come Stanley Kubrick, John Carpenter, Brian De Palma, David Cronenberg e George A. Romero. Alcuni dei film tratti dai suoi romanzi sono diventati pietre miliari del cinema: tra questi, Stand by me – Ricordo di un’estate, Le ali della libertà, Il miglio verde e It, il film horror con il più alto numero di incassi di sempre. Tra i suoi ultimi romanzi pubblicati in Italia ci sono L’uomo in nero, Holly e Fairy Tale. Vive nel Maine con la moglie, la scrittrice Tabitha King.