L’incisore: di Luigi Boccia e Nicola Lombardi

L'incisore
“Io non uccido. Io incido.”

L’incisore

RECENSIONE DI: Emanuele Di Filippo

TRAMA:

Firenze, anno 1679. Flaviano Altobrandini viene nottetempo convocato d’urgenza a casa di Paolo de’ Medici. Il nobile affida a Flaviano il compito di indagare su alcuni delitti commessi da un misterioso individuo che la cronaca popolare ha già battezzato l’Incisore, per via delle oscure pratiche chirurgiche a cui sottopone le sue vittime. Esiste un filo rosso che pare collegare le vittime, una pista che conduce a un noto medico e alchimista, Ermete Moraldi, scomparso quindici anni prima in un incendio. Fra le terzine di una copia della Divina Commedia realizzata nel quattordicesimo secolo dal folle alchimista Alberigo Grifi sono celati ermetici indizi e spetterà a Flaviano trovarli per cercare di comprendere il disegno del misterioso Incisore.

RECENSIONE:

“L’Incisore”, di Luigi Boccia e Nicola Lombardi è un validissimo thriller storico che riesce pienamente a immerge il lettore nelle atmosfere fiorentine del Seicento, un’epoca oscura in cui scienza, superstizione e politica si intrecciano in una trama ben confezionata, ricca di tensione e mistero.

Una serie di delitti efferati danno il via alla vicenda, compiuti da un enigmatico assassino conosciuto come “l’Incisore”, che si firma lasciando assurde mutilazioni e perpetrando pratiche chirurgiche all’avanguardia, che suggeriscono una conoscenza anomala per l’epoca. Su questi crimini indaga Flaviano Altobrandini, un personaggio davvero riuscito, medico e filosofo cacciato da Roma per motivi politici, un protagonista molto umano e psicologicamente complesso. Con la sua figura i due autori hanno voluto richiamare i razionalisti del tempo, e tramite i suoi occhi viene filtrata, con intelligenza, una città in fermento, impregnata di inquietudine.

Ciò che rende “L’Incisore” un romanzo affascinante è il ricercato stile narrativo adottato da Boccia e Lombardi, che con un linguaggio elegante ma mai ampolloso, evocano con precisione l’ambientazione storica, senza appesantire la narrazione. Questo salta all’occhio soprattutto nella scelta lessicale dei dialoghi serrati, che si gustano credibili, grazie a una meticolosa ricerca linguistica che restituisce il contesto seicentesco, senza però rinunciare alla leggibilità del lettore moderno. La terminologia medica e alchemica, i riferimenti alla cultura dell’epoca, l’attenzione per le cadenze fiorentine restituiscono una buona dose di realismo, senza mai scadere nel didascalico. Si percepisce un lavoro documentale solido alla base della scrittura, che valorizza la componente storica senza snaturare il genere thriller.

Il duo equilibra bene il ritmo della narrazione, che accompagna una trama mai scontata e dai twist imprevisti, alternando ai dialoghi descrizioni dense che imprimono dinamismo alla storia. Altro punto a favore è il finale, che pur mantenendo la cupezza che pervade tutto il libro, riesce a sorprendere per il modo in cui vengono chiusi i giochi. Le tematiche morali ed esistenziali non vengono messe da parte con una semplicistica risoluzione investigativa, e fino alle ultime parole il lettore non ha che da riflettere sul male, che forse si annida nei meccanismi della stessa società, più che nella figura di un singolo uomo nero.

Con “L’Incisore”, Boccia e Lombardi appassionano, in un perfetto equilibrio tra intrattenimento e accurata ricostruzione storica, capace di parlare sia agli appassionati, sia a chi cerca nella narrativa un’esperienza colta e immersiva.

EDITORE: Newton Compton Editori.

PAGINE: 256.

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2025

AUTORI:

Luigi Boccia è uno scrittore, sceneggiatore e regista e ha lavorato per diverse case di produzione cinematografica.

Nicola Lombardi

Nicola Lombardi è uno scrittore con all’attivo numerosissime pubblicazioni.

Condividi questo articolo:

Potrebbero interessarti anche: